«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 21 ottobre 2017

Lei che parte



Amiche care, amici,

ecco, viene il giorno della partenza, del distacco, della lontananza. Viene sempre...
Non so farmene un'abitudine, non so accettare la solitudine che dopo si impossessa della mia vita, non so non piangere agli aeroporti, o alle stazioni, non so sentire il gelo dopo il calore dei giorni, delle ore trascorse tra le sue braccia, non so consolarmi nel pensare che presto tornerà…
In amore, come per i bambini, conta ciò che è ora, adesso, il passato non c'è più, il futuro non c'è.

Per tutte voi, amiche dilette, e amici, che amate chi vi ama…

M.P.





Lei che parte


È l'ora: e lei parte.
Non la seguirò all'aeroporto,
solo un bacio in fretta nell'alba
ancora madida di notte,
mentre un Roma 48 attende
fermo al nostro androne.

Non sarò con lei all'imbarco
a frignare tutta sola
sotto il pannello che s'aggiorna.
Resto piuttosto sola a casa,
a fissare una parete vuota
per un quarto d'ora ancora.

Sono le cinque scarse,
vorrei dormire, non pensare.
Non è per lei che però mi sento
così deserta e priva di pensiero:
ho l'amore, ho chi mi ama,
dovrei essere d'animo ricolmo.

Invece io mi sporgo
alla finestra del mio cuore
e vedo il vuoto, sotto di me
soltanto un severo vuoto,
Come un mare immoto
che mi chiama a sé insistente.

Oh, tuffarsi in questo mare!
Oh, lasciarsi andare
nelle onde gelide e profonde!
Oh, confondere i capelli
con le nere alghe, le falde
della mia veste con le meduse!

Oh, fermare il tempo della giovinezza,
farsi ritrovare, come una medusa
esanime sull'ultima battigia,
il volto al sole, la giovane bellezza
ancora intatta, la purezza
dell'anima ancora immacolata!

Penso che questo sia un privilegio
riservato all'anime più coerenti
e più dotate di coraggio.
Io so solo rimanere
aggrappata a questa vita
come un'ostrica allo scoglio.

(Non è, non sarà la prima volta
che un'amante lascia l'amore
per un'ora, un giorno,
o una vita intera: accade,
accadde, accadrà ancora.
La vita pare un valzer senza senso.)

Nel buio dell'aurora
che tarda ancora, canto a mezza voce
(chissà perché) una melodia d'Irlanda
che lei m'apprese, e intanto conto i tocchi
dei suoi tacchi sui gradini
come i rintocchi d'una condanna.

Ferma, ascolto: la vettura mormora
sotto il balcone e si allontana presto
nella caligine dell'abbandono.
A breve, il volo, e tra non molto
ci saranno mille miglia almeno
tra me e la mia vita.

La mia vita è in quel volo,
la mia anima nel suo petto,
il mio pensiero
è nel suo sguardo: qui da sola
sono solo una cosa sola,
sono solo una cosa morta.



Marianna Piani
Milano, 3 Maggio
.

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