tag:blogger.com,1999:blog-85008867511377812382024-03-13T15:43:33.111+01:00Mari PianiFrauenliebe und Lebenmaripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.comBlogger725125tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-15723516392723037012021-07-26T19:28:00.012+02:002021-07-30T13:35:06.043+02:00Mature, di SadAbe: Invito alla lettura<p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none;"><i><span style="background-color: #cfe2f3; font-size: medium;"><br /></span></i></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none;"><i><span style="background-color: #cfe2f3; font-size: medium;"><br /></span></i></span></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none;"><i style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: medium;">A</span><span style="font-size: x-small;">pprofitto di questo spazio personale, temporaneamente in fase di "sospensione montaliana" (ma mi auguro che non sia così lunga) per pubblicare qui un cordiale e sentito "invito alla lettura" dell’ultimo libro di una scrittrice molto interessante e intrigante (mi si passi il termine un po' da rivista illustrata) che già avevo avuto modo di conoscere per alcuni dei suoi suoi precedenti lavori, e che in questa occasione si firma non direttamente con il proprio nome, ma con lo pseudonimo, inedito, di SadAbe.</span></i></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-size: x-small;"><i style="background-color: #cfe2f3;">Il fatto che mi sia cimentata nella lettura di questo testo, che in realtà è una raccolta di racconti, tutti di genere erotico, quindi molto lontana dai territori da me più battuti (poesia a parte, la mia attività di lettura non di saggistica si limita a “classici” antichi e moderni, già più raramente mi avvicino a testi narrativi contemporanei, quasi mai ai cosiddetti "generi", inclusa la "giallistica" - perfino con Simenon ho scarsa familiarità) è dovuto in gran parte, posso dirlo in tutta sincerità, alla conoscenza, all'amicizia e alla stima, che ho sviluppato per l'autrice, frequentandola in modo del tutto casuale e disimpegnato su Twitter, l'unico "social" cui io mi sia iscritta. </i></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-size: x-small;"><i style="background-color: #cfe2f3;">Invece l'impulso e la vera motivazione a scrivere questo commento piuttosto lungo e articolato è venuto tutto esclusivamente dalla lettura del testo (e dei singoli testi raccolti nel volume), un testo che mi ha subito colpito e catturato, facendomi dimenticare quasi subito l'identità dell’autrice e il fatto che fosse una mia conoscenza diretta, spostando invece la mia attenzione sui valori oggettivi della scrittura e della narrazione. E nel fare questo ho incontrato molte sorprese e piacevoli scoperte.</i></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none;"><span style="font-size: x-small;"><i>Ecco quindi qui di seguito le annotazioni, quasi un piccolo diario in Progress, di questo mio breve viaggio sentimentale, da appassionata lettrice, in territori a volte a me sconosciuti o inusitati.</i></span></span></span></p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"> </span></p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i><span style="background-color: #cfe2f3; font-size: x-small;">MP</span></i></p></blockquote><p> </p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_DZEZFNshy8/YQPd7QC_TFI/AAAAAAAABtI/gniYM2vSqjEelDZnbtuUusxLfxN9rL3xACLcBGAsYHQ/s1200/SADABE_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-_DZEZFNshy8/YQPd7QC_TFI/AAAAAAAABtI/gniYM2vSqjEelDZnbtuUusxLfxN9rL3xACLcBGAsYHQ/s320/SADABE_3.jpg" width="320" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span><span style="background-color: #cfe2f3; font-size: medium;">Permettetemi ora una breve premessa…</span></span></p></blockquote><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">P</span>essimo modo per iniziare un commento a proposito di un libro che abbiamo appena finito di leggere (non la chiamo "recensione", perché non sono una letterata né una operatrice nel campo dell'editoria, ma una comune lettrice). Tuttavia la ritengo di una certa rilevanza per inquadrare in una prospettiva corretta il senso di queste note, dato il particolare posizionamento del libro all'interno di un <i>"genere"</i> - quello erotico - apparentemente molto ben definito e circoscritto.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Questo esile ma denso <i>volumetto</i> (uso il diminutivo senza alcun intento valutativo di merito ma solo di "dimensione" oggettiva) si presenta esplicitamente come una collezione di racconti di genere - appunto - “erotico”, che come è noto vanta una vasta e antica tradizione, nobile e ricca di risultati letterari anche eccellenti, assieme a una pletora di titoli dozzinali, di bassa cucina, dedicati per lo più a una platea di lettori/lettrici di bocca buona, non certo esigentissimi, più in cerca di emozioni facili e immediate che di raffinatezze letterarie. Un genere, insomma, almeno in parte da “edicola della stazione”, alla stregua dei gialli, dei rosa, dei fumetti di bassa fattura, ecc...</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">In ogni caso devo confessare di non essere mai stata particolarmente appassionata a questo genere di letteratura, anzi, a dirla tutta, non la amo e la frequento poco e con qualche noia anche nelle sue manifestazioni di più alto profilo e in un certo senso di conoscenza "obbligata" per una lettrice di media cultura, come Bataille, Lawrence, Miller, Nabokov... Posso quindi tranquillamente dire di non essere un’esperta in materia, tutt’altro. Ho avvicinato i testi raccolti in questo libro - come altri lavori di questa autrice - spinta inizialmente più che altro dalla naturale curiosità che si ha per uno scrittore o poeta che si ha la ventura di “conoscere” di persona (sebbene in questo caso con tutta la superficialità propria di una conoscenza puramente da "social") già prima e al di fuori dell’ambito letterario. Una curiosità condita sempre da una certa diffidenza, sebbene in questo caso moderata dalla stima maturata per la persona e il suo pensiero, molto spesso coincidente con il mio su molti temi e argomenti.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Ebbene, nonostante questi pregiudizi e lo scarso entusiasmo per il genere, già con i lavori precedenti avevo dovuto ricredermi. Ma ora, con questo volumetto, mi sono convinta di essere di fronte - uso definizioni volutamente “pesanti” e impegnative - a una scrittrice autentica e davvero a un livello raro di eccellenza. E, aggiungo, assolutamente non confinabile dentro l'angusta gabbia del “genere”, ma proiettata con sorprendente naturalezza in una prospettiva decisamente più ampia, che potremmo, per semplicità, definire schiettamente <i>“letteraria”</i>.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Ciò che vorrei dire è che, se vi aspettate da questi racconti “soltanto” lo stimolo sensuale, "facile" della descrizione/rappresentazione erotica - o/e pornografica - lo potete certamente fare, gli ingredienti ci sono tutti: si parla spudoratamente di cazzo, di figa, di penetrazione, di masturbazione, di sperma, di umori, di saliva; i rapporti sessuali sono descritti fisicamente, carnalmente, con minuzia da quadri fiammingo, o da technicolor, senza perifrasi, in modo diretto, tattile; si percepiscono sapori, odori, e perfino i suoni più intimi dei corpi, vivi e pulsanti nell'atto di godere. L’esperienza dunque, da questo punto di vista, è piena e coinvolgente, in modo perfino più efficace di un video da youporn, perché la fantasia, l’immaginazione, quindi la nostra immedesimazione e empatia è molto più viva e stimolata che nella passiva visione di immagini e suoni, spesso così artificiali da apparire desisamente fasulli.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Se volete, insomma, e se è questo che cercate, qui potete trovarlo, potete sentirvi eccitate, fino all'orgasmo, rivisitando le situazioni descritte riflesse nel vostro vissuto individuale, nel vostro letto, a tu per tu con la vostre più intime e audaci fantasie e fantasticherie.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><i>Potete farlo</i>, certo, ma perdereste molto se vi limitaste a questo.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Perché i racconti di questa raccolta, come dicevo, “sfondano” la barriera di genere, e tracimano impetuosamente, come da un alveo ristretto in cui si versa un fiume in piena, in un’area assai più vasta e fertile, quella della scrittura "alta", appunto. Proprio come la soddisfazione dei sensi e la sazietà fisica non sono gli unici, e neppure i primi obbiettivi dell’alta cucina.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">È questione di stile, di scrittura, di tematica, e, sopra tutto, di <i>narrazione</i>. È qualcosa che avevo intuito già visitando altre opere dell’autrice, ma che non avevo finora mai trovato così bene esplicitato come in questi racconti, che peraltro si “bevono” quasi d’un fiato, con il piacere e la gioia di una bibita fresca d’estate. A me è accaduto esattamente così, e vi assicuro che non mi capita spesso. Come ancor meno mi capita di trovarmi a rileggere non due, ma tre volte di seguito un testo, come mi è accaduto in questo caso con tutti i racconti del volume.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">E</span>videntemente c’è una speciale sintonia di questa autrice con il formato racconto, che con la sua brevità fulminante e incisiva ne esalta le doti di scrittura, sempre chiara e sintetica, densa, precisa, elegante e fluida. Difficile trovarle dei difetti, anche da un punto di vista puramente "formale". Questa dote da sola la proietta senza dubbio fuori dalle gore del ciarpame letterario sciatto e malscritto che di solito infesta il "genere", e che si ritrova fin troppo spesso anche in autori/autrici assai noti e almeno altrettanto sopravvalutati. Mi vengono in mente in proposito certe autrici da blockbuster e le assai limitate “sfumature” della loro scrittura.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">In più il formato del libro nel suo complesso, organizzato in una serie racconti tutti assai diversi tra loro, consente di snocciolare un'autentica collana di pietre preziose, ciascuna con la sua unicità di luce, taglio, colore, ma tutte perfettamente legate e coerenti, allineate lungo quel filo che, apparentemente in modo arbitrario e casuale, in realtà con grande tenacia le tiene insieme.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">In tutto questo ho ritrovato l’espressione quasi pienamente realizzata dei ben noti princìpi che Italo Calvino fissa nelle sue Lezioni Americane, praticamente rifondando la letteratura italiana che, in quel preciso momento, dal neorealismo passava al postmoderno, senza quasi soluzione di continuità. Princìpi peraltro che raramente ho visto applicati con tale coerenza ed efficacia e ancor più nella loro interezza anche da autori assai più noti e “celebrati”. Li ricordo qui, nell'ordine, per chi non li avesse a immediata portata di memoria:</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span>1 - Leggerezza</span></span> </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">2 - Rapidità</span> </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">3 - Esattezza</span> </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">4 - Visibilità</span> </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">5 - Molteplicità.</span> </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">[6 -<i> Consistency</i> - Mai scritta, per la precoce scomparsa dell'Autore]</span></p></blockquote><p><span style="background-color: #cfe2f3; color: #222222; font-family: Arial;">Potrei analizzare questo libro <i>interamente</i> alla luce di questa traccia ideale, sia nel suo insieme che fermandomi puntualmente racconto per racconto, ma esulerei dai confini di una “presentazione” amichevole e rischierei di sforare nel saggio, per il quale non avrei comunque la competenza e il respiro necessario, dato che mi considero e sono, come ho detto, una comune lettrice. Ad ogni modo posso dire che i 5+1 princìpi qui sono <i>tutti</i> perfettamente rappresentati, e sarei davvero curiosa di sapere se per l’autrice questo sia un riferimento puntuale e consapevole, oppure solo una lontana reminiscenza dietro un gesto letterario istintivo, del tutto spontaneo e assimilato.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Ma in fondo non è così importante saperlo, perché davanti a noi abbiamo il <i>risultato finito</i>, un'opera coesa, definitiva, e non un esercizio programmatico, o un laboratorio di intenti ed ambizioni non sempre commisurate alla reale tenuta tecnica e artistica dell’autore, come troppo spesso si riscontra nelle librerie - per non parlare dei (troppi) premi letterari. L'autrice al contrario crea un'opera coerente e conclusa, e tratta il lettore con grande umiltà, senza invadere il suo campo, lasciandogli lo spazio per viaggiare liberamente nel proprio mondo personale, per esplorare e, se gli aggrada, trovare sotto gli zerbini o in cima agli stipiti delle porte le chiavi di lettura che più lo ispirano o lo stimolano.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Ed è ancor meno importante, questa consapevolezza, perché lo “stile”, per questa autrice, è davvero solo un telaio, un un veicolo su cui caricare i materiali della sua esperienza vitale (e di scrittura) per poi salpare nel viaggio/avventura della narrazione, dello <i>storytelling</i>. Ed è proprio qui che si incontrano, in ogni singolo racconto, e nella loro successione priva di criteri d'ordine, le vere, autentiche sorprese, secondo me.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Cercherò di spiegarmi:</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">L’</span>autrice “mette in scena” (ed è proprio il caso di dirlo, come vedremo, data anche la sua esperienza nel mondo dello spettacolo, cosa che si rivela in controluce in ogni racconto) programmaticamente una serie di racconti erotici, soft core e anche con qualche voluto ma elegante sconfinamento nel pornografico più esplicito. Ma in realtà il suo robusto istinto narrativo (istinto, o scelta consapevole, o un po’ entrambe le cose) la porta a capovolgere la prospettiva, a scombinare decisamente le carte: non è più il racconto, come accade il più delle volte in questo genere, un plot di solito esile se non decisamente pretestuoso, a supportare, porgere, incorniciare quello che è il nòcciolo, il fine ultimo dell’operazione, dilazionato il più possibile per esasperare l’attesa: la "rappresentazione" cruda dell’atto - o degli atti - sessuali.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Al contrario, è quest’ultimo, o questi ultimi, che sono proposti come un pretesto, il telaio, il fildiferro su cui ancorare l’argilla, la sostanza di un racconto invece assai più ricco e articolato, polidimensionale.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Insomma, l’oggetto di questo racconto (anzi, di </span><i style="background-color: #cfe2f3;">tutti</i><span style="background-color: #cfe2f3;"> questi racconti) non è lo scambio sessuale, che può avvenire alla fine, al culmine, o anche all’inizio del plot, ma il ritratto di un personaggio, nella sua concretezza umana, mentale e fisica, dei co-protagonisti e comprimari, dei luoghi, dei veicoli (la MiniMinor, la motocicletta Aprilia - tocco sapiente quest'ultimo), dell’epoca, dell’atmosfera. E in questo la lettura si stratifica, diventa piacevolissima, stimolante, partecipata, MAI noiosa, e quando si raggiunge l’apice, sempre nel momento preciso voluto dall’autrice, né prima né dopo, siamo pronti ad accogliere quel momento “liberatorio” in tutta la sua sensualità e certezza.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">In altre parole l’obbiettivo finale del racconto non è (solo) il piacere nell’atto sessuale, ma il piacere nella scrittura tout court, <i>rivelata</i> nell'atto della lettura.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Il sesso così diviene<i> metafora di scrittura, e la scrittura è metafora di piacere </i>- fisico, sensuale, mentale.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Ma questo lo vedremo più avanti. </span><span style="background-color: #cfe2f3;">Perché c’è di più...</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">I</span>l tema primario e peculiare del volume, come è dichiarato esplicitamente dal titolo, <b>“Mature”</b>, propone una prospettiva del tutto nuova e sorprendente, inusitata nel main stream del genere, assai poco frequentata anche dalla letteratura “alta” e al di fuori di ogni definizione limitativa di genere: la esposizione, l’esplorazione di una fase della realtà femminile ancora tenuta accuratamente ai margini, come se fosse disdicevole occuparsene; eppure è un territorio estremamente interessante da indagare, proprio perché semi-inesplorato, intrigante, ricchissimo di tensioni e illuminazioni vitali: quello della donna ormai <b>“matura”</b>, consapevole di sé, spesso perfettamente realizzata, ma contemporaneamente alle prese con la trasformazione che la sta investendo come un terremoto profondo, plasmando e travolgendo la sua fisicità assieme alla percezione di sé, sul tornante strettissimo e vertiginoso della menopausa: da “fattrice” fertile, madre, moglie, compagna - ruoli già in sé in aperta crisi - a <i>nudo corpo femminile</i>, vissuto in modo contraddittorio come <i>“menomato”</i> ma proprio per questo anche <i>"svincolato"</i>, libero, restituito a una libertà mai provata - e meno ancora goduta - dai tempi della prima adolescenza. Per di più un corpo ancora intatto con tutto il suo vigore, la voglia di vivere, la libido ancora in gran parte da esprimere; la bellezza di un corpo formato, esperto di sé, consapevole, disinibito, sensualissimo e cosciente di essere ancora desiderabile.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Si dà il caso che anch'io sia giunta esattamente a questo bivio, a un passo dal mio atteso e paventato climaterio, con tutte le ansie, le frustrazioni, le spinte depressive che da ciò derivano; mentre contemporaneamente la nuova condizione di “libertà” da una gabbia sia biologica che di ruolo sociale, ormai donna realizzata, ma con molti sogni ancora rimasti inespressi, mi si sta scatenando dentro una inedita e forse perfino più intensa voglia di vivere, una libido che la "maturità" fatica addirittura a tenere sotto controllo, poiché ci sentiamo in una condizione emergenziale di “ora o mai più”, che rode dentro, spinge, preme, sotterranea ma ribollente come il bacino magmatico nel cuore di un vulcano. In me tutto questo vissuto con in più una particolarità personale di cui parlerò tra qualche capoverso.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Questo di certo mi ha fatto incontrare questo speciale volume “al momento giusto”, ma credo che nessuno, in qualunque momento della vita personale si trovi, potrà negare, in generale, la profonda, sentita, disarmata UMILT</span><span style="background-color: #cfe2f3;">À</span><span style="background-color: #cfe2f3;"> e SINCERITÀ di questi racconti.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">E questo probabilmente perché anche l’autrice stessa si trova in questa fase vitale di passaggio e trasformazione, che ricorda molto da vicino la transizione adolescenziale, per la carica “rivoluzionaria” che può avere sulla personalità e la storia di ogni donna. Non a caso uno dei racconti più risolti e delicati (e per coincidenza anche l’ultimo della serie: <b>“Allo specchio”</b>) narra proprio dell’incontro di un adolescente con una donna matura.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Anzi, a ben vedere, questo incontro/scontro di trasformazione, iniziazione e crescita, più o meno sviluppato ed esplicitato, si può trovare in quasi tutti questi racconti, compreso quello che, posso anticipare, considero il gioiello più luminoso della collana, di cui scriverò tra breve.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Comunque sia, entrare in questo mondo segreto, aprirlo, spalancando letteralmente e metaforicamente quelle gambe ancora perfette, nervose e pronte, mettendo allo scoperto quelle vulve bellissime, ma esperte, ma ingenue, ma assetate, ma folli, ma assennate, è un’operazione non solo originale e tutt'altro che consueta, ma anche carica di <i>coraggio</i>, perché occorre coraggio, oltre che precisione chirurgica e assoluta padronanza del mezzo, per portarla a termine con successo, senza cadere nel patetico, o nel grottesco, o nel banale, o nel torbido, o nell'improbabile, o nel morboso. Come occorre coraggio, coerenza e disciplina per presentare al pubblico, al particolare pubblico del genere erotico, e contemporaneamente, almeno idealmente, anche a quello generalizzato dei lettori adulti, una serie di storie con soggetti così particolari e definiti. Per di più offrendo a questo pubblico il proprio stesso corpo, la propria anima, messi a nudo, esposti quasi spudoratamente, nella loro consolidata bellezza e nelle imperfezioni, solchi e ferite incise dal tempo.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Perché l'ispirazione autobiografica dell’autrice, quand’anche non fosse dichiarata, è evidente nello stile narrativo stesso, con questo suo realismo asciutto, da film in bianco e nero, con suggestioni che vagano da Vittorini a Pavese, da Pasolini fino a (più di) qualcosa di Fellini (vedi in particolare il sesto racconto, “<b>L'anniversario del Senatore</b>”). E in effetti la lettura, per me almeno, scorre come una pellicola cinematografica, tanto che pare perfino di sentirlo il frullìo delle griffe provenire dalla cabina di proiezione. Dirò che questo effetto particolare , da solo, mi ha affascinata più di qualsiasi altro elemento, ma questa forse è una suggestione solo mia, perché molto vicina a ciò che faccio per vivere.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Comunque questo retrogusto di cinema è dato anche dal trattamento descrittivo, quasi fotografico, degli ambienti, delle location (una Roma sempre nitida, sovraesposta, anch’essa molto "felliniana"), e soprattutto delle ambientazioni temporali, tutte abilmente retrodatate, con piccoli tocchi e riferimenti (vedi a proposito dei "veicoli", poco sopra) che però immediatamente collocano l’azione in un’epoca ben definita, che non è mai quella attuale, ma fa affidamento alla <i>memoria </i>individuale e collettiva (esempio lampante Craxi e il lancio di monetine nel già citato "<b>Il compleanno del Senatore</b>").</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Leggendo l’intero corpus dei racconti si ricava la sensazione che l’autrice “giochi” continuamente una doppia partita, tra la<i> lei</i> qual è ora, una donna matura, nel pieno della vita e della creatività, e la <i>lei</i> di un tempo, che spesso coincide con quello narrativo: una giovanissima studentessa carica di energia, creatività, entusiasmo, desiderio, eccitabilità, curiosità. E la cosa interessante è che il più delle volte <i>è la "lei" ragazza</i> (pur in alcuni casi incarnata in un <i>ragazzo</i>, comunque sia l'incarnazione giovane dei personaggi) a narrare, descrivere, esaminare, destrutturare <i>la "lei" donna</i>.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><i>La "lei" di ieri</i>, qual era e avrebbe potuto/voluto essere, e di conseguenza <i>la "lei" di oggi</i>, direttamente o per interposta persona, quale effettivamente è o è diventata.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">E tutto questo è ben rappresentato in quello che, come ho già accennato, considero il migliore di questi peraltro bellissimi racconti: "<b>La Prof</b>".</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">A </span>questo punto conviene che mi soffermi brevemente su un’altra nota personale, in apparenza futile, ma che, per la peculiarità di questi racconti, non può essere sottaciuta: io sono lesbica (non è del resto una novità per chi mi conosce o frequenta queste pagine), felicemente sposata con una ragazza Irlandese, ovviamente dai focosi capelli rossi. Questo certo non può essere senza conseguenze sul mio personalissimo piacere di lettura, ma anche sul mio grado di immedesimazione nelle vicende narrate. Aggiungo, per soprammercato, che ho orrore del dolore fisico, e quindi di tutto ciò che rientra ad esempio nella categoria del sadomasochismo, rappresentato invece in questi racconti con un gusto compiaciuto e piuttosto insistito, che lungi dal provocarmi reazioni di eccitazione o desiderio mi spingono all'imbarazzo, o addirittura al riso, quando non mi muovono al ribrezzo. Non solo, ma la penetrazione maschile per me è stata sempre assai dolorosa, tanto da sovrastare e inibire il piacere e il desiderio. E tanto da farmi sospettare che la mia omosessualità abbia origine da questo problema, sebbene molti - inclusa la mia compagna - ritengano piuttosto il contrario.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Comunque, di certo questo spiega indirettamente il mio scarso entusiasmo per la letteratura erotica in generale, come dicevo all’inizio, e della quale, con questi pesanti limiti, mi perdo una buona parte dei “giochi e piaceri”. Questo può anche spiegare anche la mia preferenza accordata in pieno solo ad alcuni dei racconti raccolti nel volume, e il mio scarso entusiasmo per altri. Fermo restando che la qualità generale di quasi tutti (<i>salvo uno</i>) sia indiscutibile, come accennato poco sopra.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Per questo mi sono chiesta a lungo se la mia predilezione per “<b>La Prof</b>” sia dovuta al fatto che sia proprio il racconto/resoconto di un’esperienza saffica, per di più nel più classico - e saffico - dei canoni, quello dell’incontro insegnante-allieva. Alla fine sono giunta alla conclusione che no, si tratta DAVVERO del racconto più riuscito della raccolta, anche a prescindere della tematica omosessuale (...e dal titolo non particolarmente azzeccato) e dai miei "gusti" personali. Anzi no, ripensandoci: il racconto è “risolto”<i> proprio perché </i>è così perfettamente integrato nella dinamica omosessuale femminile, e solo una persona di grande sensibilità e che ha vissuto direttamente - anche se temporaneamente, magari solo per esplorarlo - questo mondo può averlo reso in modo così perfetto, con toni così spontanei e con un segno così naturalistico e leggero, estraneo a ogni morbosità.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">La bellezza, direi addirittura la poesia di questo racconto, comunque, sta ancora altrove, e precisamente nel sottile intreccio tra biografia e leggenda, tra descrizione quasi diaristica e affabulazione.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Incontrare questa giovanissima studentessa, sbozzata con grande vivezza con tutte le sue ambizioni, le sue illusioni, la sua sfacciataggine esibita e un po’ forzata, la sua indipendenza totale ma da poco conquistata, e le sue incertezze, i suoi dubbi, le sue angosce, è davvero emozionante, soprattutto considerando ciò che l’autrice si premura di avvisarci fin dalle prime righe del testo, nel caso nutrissimo ancora dei dubbi: quella ragazza è <i>lei stessa</i> tanto tempo addietro. E quell’incontro, avvolto in un profumo di mistero e di mito, <i>forse è davvero avvenuto così come è descritto,</i> e non solo nella finzione narrativa. È insomma l’incontro magico tra una ragazza giovanissima e quello che era - ed è - il suo modello ideale, quella donna cui a quel tempo lei avrebbe voluto più somigliare in un proprio progetto ideale del proprio futuro. E la cosa più interessante poi è che si tratta davvero di un innamoramento fulmineo e profondo, ma prima che fisico soprattutto intellettuale, e fin dal primo momento, anche “letterario”.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Perché la letteratura, e la scrittura, ovvero lo strumento stesso della letteratura, attraversano come un <i>fil rouge</i> tutto il racconto, dall’inizio alla fine. Fino all’acme, al climax, con quell’idea straordinaria e spiazzante della scrittura (tracciata a memoria, altro dettaglio importante!) di un testo letterario "nobile" sul corpo nudo, vivo, della donna "matura" che si concede, lasciandosi investire da crescenti onde di piacere, in un quadro inizialmente languido e febbrile quasi da personaggio dannunziano. Solo a questo punto, al culmine di una tensione portata fino quasi al punto di rottura, tutto si scioglie ed erompe in un amplesso travolgente, a calor bianco, quale solo due donne, con tutti i loro sensi liberati da ogni vincolo, da ogni convenienza, da ogni ritrosia, possono sapersi regalare.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Questa rappresentazione di una iniziazione al sesso e alla conoscenza, anzi al sesso COME conoscenza, mi suscita emozioni vivissime e estremamente coinvolgenti. Forse perché io stessa, altra coincidenza “elettiva” (e qui si spiega in fondo il motivo per cui ho sentito l'esigenza di fissare su carta le emozioni suscitate dalla lettura di questo racconto e da tutto il libro), a vent’anni esatti, mentre ero un’imbranata studentessa fuori sede iscritta al primo anno al DAMS a Bologna, ho vissuto, fin quasi nei minimi dettagli, un’esperienza molto simile a quella narrata. (Ma diciamolo, forse OGNI DONNA ha vissuto momenti simili, e questa è la universalità, voluta o improvvisata che sia, di questo racconto).</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">La mia “donna matura” in realtà non era una “prof”, era una studentessa più “grande”, una musicista, peraltro piuttosto nota che, da adulta, sebbene un po’ più giovane della Marina del racconto, si era iscritta alla facoltà per ampliare i propri orizzonti culturali, e approfondire competenze da spendere nella professione...</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Poi, BTW, mille anni dopo, ho finito per sposare, e credo non sia un caso, proprio una musicista di professione. Strani i corsi e ricorsi della vita…</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">T</span>ornando però al racconto, quello che affascina qui è l’intreccio strettissimo, inestricabile, tra finzione e realtà, tra memoria e leggenda, tra storia personale, analisi puntuale dei personaggi, ambientazione, immaginazione lirica e, soprattutto, il ruolo fondamentale, "agito", dell’atto stesso della <i>scrittura</i>.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Infatti, secondo me, in tutti questi racconti nel loro complesso, e in questo in particolare in modo più scoperto e diretto degli altri, dietro al paravento dei rituali del “genere” in senso lato, e del racconto erotico in particolare, si cela una profonda, esaltante, ma anche tutt’altro che consolatoria riflessione sulla SCRITTURA, di cui la narrazione tutta, e l’azione stessa fino al suo culmine rappresentativo, si fa metafora e apologia.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Non voglio andar oltre, per non togliere troppo all’esperienza della lettura diretta, e aggiungo solo una nota sul <i>finale</i>, apparentemente dimesso e quasi “buttato lì”, che però all'interno di questo quadro trovo architettonicamente assolutamente perfetto.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">N</span>on posso comunque rinunciare almeno a un accenno a un altro racconto/gioiello della collezione: si tratta del terzo titolo, nell'ordine di stampa: “<b>Vecchi tempi”</b>.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Anche qui la componente essenziale di memoria e autobiografia si fa sentire con prepotenza, ed è proprio questa la “materia” che l’autrice evidentemente sa dominare meglio, giostrando un sapiente gioco temporale e narrativo tra passato, presente, mito e finzione. Con in più un’escursione nella memoria che si concretizza, nel racconto, in un intensissimo atto di autoerotismo fisico e intellettuale. Anche qui la rappresentazione di epoche e ambienti è giocata con virtuosistica precisione, e anche qui l’obbiettivo preferito dal <i>photographer</i> è un grandangolare cinematografico spinto, dove tutto, dal dettaglio in primissimo piano allo sfondo più lontano è perfettamente a fuoco, mentre la prospettiva è forzata fino al limite della distorsione.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Il finale di questo racconto poi, che a lettura completata può apparire scontato, alla prima lettura irrompe invece a sorpresa, contraddicendo tutte le attese (anticipazioni) fino a quel punto fornite generosamente al lettore, esattamente come accade in un giallo per la soluzione finale con il criminale inesorabilmente smascherato. Normalmente non sono una fanatica no-spoiler (<b>Amleto</b>, o <b>Delitto e Castigo</b>, o <b>Il Processo</b>, o <b>Il pozzo e il pendolo</b> non perdono nulla del loro valore alla lettura anche se ne conosciamo da sempre perfettamente la trama), ma in questo caso particolare il lettore si perderebbe qualcosa, forse qualcosa di essenziale, l'emozione della "sorpresa"...</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">I</span>nfine, non posso evitare di dire qualcosa su quello che per me ė il racconto più debole, meno "risolto", da una parte perché ne ho già accennato e a questo punto so che l’autrice mi appenderebbe al pennone più alto se lasciassi la questione in sospeso; dall’altra perché questo contribuisce a ulteriormente valutare, in controluce, il valore effettivo della sua scrittura: si tratta dell'ottavo racconto, intitolato <b>“La signora della porta accanto"</b>.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Nonostante il bel titolo truffaultiano e la breve premessa dal tono tra l’ironico e il giustificatorio (un po' civettando con il classico espediente del “manoscritto ritrovato", di antica e moderna tradizione, da <b>Boccaccio</b>, a <b>Manzoni</b>, a <b>Eco</b>), questo è forse l’unico racconto del gruppo che sembra contraddire i canoni di stile dell’autrice, così coerentemente e quasi pervicacemente seguiti in tutti gli altri racconti, tanto da suggerire senz’altro una scelta voluta e consapevole. Probabilmente questo deriva dalla volontà di rendere al meglio il tono “popolare” o extra colto implicato dallo spunto iniziale, operazione un po’ azzardata e per certi versi perfino coraggiosa, che però rimane per me con un esito poco convincente.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">In altre parole, seppure con una lingua sempre controllatissima e senza cedere a effetti da porno di serie B, quasi impercettibilmente l’intenzione narrativa perde il suo delicato centro di equilibrio, il baricentro si sposta, fino al capovolgimento completo dell'impalcatura: la pulsione erotica e la sua soddisfazione non è più il "<i>pretesto</i>" per una narrazione che in realtà si spinge molto più in profondità, ma al contrario, come avviene nella maggior parte della produzione erotica e pornografica corrente, è il racconto, i fatti descritti e narrati, spesso esili fino ai limiti dell'inconsistenza, che diventa il mero pretesto per “incorniciare” il quadro principale, vale a dire l’atto sessuale nelle sue mille variazioni e dettagli.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Naturalmente l’autrice rimane la scrittrice di razza che è, e anche qui riesce a salvarsi abilmente dalla noia, al di là della scopata e della sega, e dal tono di genere nelle sue manifestazioni più scontate e, alla fine, volgari. Tuttavia, almeno secondo me, il racconto fallisce l'obbiettivo contemporaneamente su entrambi i fronti: troppo intellettuale per essere sinceramente e schiettamente pornografico, troppo schematico, inverosimile e teatrale per essere stimolante dal punto di vista letterario.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="font-size: x-large;">M</span>a, ripeto, si tratta di un’eccezione, e poi in questo “giudizio” - del tutto personale e discutibile - può pesare la mia scarsa conoscenza e attitudine per il genere, come ho cercato di spiegare all’inizio. Invece tutti gli altri racconti, anche se per un motivo o per l’altro non mi convincono in pieno come i due preferiti, rimangono tutti estremamente interessanti, anche al di fuori dell’occhio di bue abbagliante del sesso descritto e agito. Per questo, ad esempio, pur infastidita e disturbata dal contenuto sadomaso, per me più ridicolo che eccitante (io sono quella che se una mi si presenta dentro una tuta di latex nero con una palla rossa ficcata in bocca e penne nel culo scoppio a ridere), ho potuto apprezzare racconti come <b>“Fuorisede”</b> (per l’angolazione in soggettiva e la prospettiva in flash back, due “espedienti” ancora una volta - non a caso - schiettamente cinematografici). Oppure, per altri motivi, i racconti “etero” <i>quasi</i> tradizionali (<b>Liberté</b>, <b>Pacco regalo</b>, <b>L'Aragosta</b>, <b>Allo specchio</b>), diversissimi uno dall'altro, ma dove in quel “quasi” è espressa tutta l’originalità della visione, letteraria prima che di genere, di questa geniale scrittrice che si firma <b>SadAbe</b>, ovvero ...</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">...No,<i> non rivelerò qui il nome reale dell'autrice</i>: chi cederà alla tentazione e acquisterà il libro lo troverà agevolmente nel risvolto di copertina.</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Consiglio comunque a chiunque (insomma, sopra i 18 anni!) di acquistare e leggere questo stimolante e scorrevole libro, che potete trovare distribuito da AMAZON sia in forma cartacea (fortemente consigliata) che di e-book (vergognosamente economico).</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Qui sotto il link:</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Mk8kzSRnxyk/YQPeHd4IDUI/AAAAAAAABtM/OGTP7zOmqzsfyVwLf7rDsG5vYx2KX5CBwCLcBGAsYHQ/s1200/SADABE_4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="775" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-Mk8kzSRnxyk/YQPeHd4IDUI/AAAAAAAABtM/OGTP7zOmqzsfyVwLf7rDsG5vYx2KX5CBwCLcBGAsYHQ/w171-h265/SADABE_4.jpg" width="171" /></a></div><div style="background-color: #cfe2f3; caret-color: rgb(27, 149, 224); text-align: center; white-space: pre-wrap;"><a href="https://www.amazon.it/dp/B098GY3TWZ/ref=cm_sw_r_tw_dp_0MXTXJNJK6G15VC1A89Y" rel="nofollow" style="background-color: #cfe2f3; caret-color: rgb(27, 149, 224); white-space: pre-wrap;" target="_blank"></a><a href="https://www.amazon.it/dp/B098GY3TWZ/ref=cm_sw_r_tw_dp_0MXTXJNJK6G15VC1A89Y" rel="nofollow" target="_blank">Acquista "Mature"</a></div><p></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Un abbraccio a tutte e tutti, un bacio, a presto,<span><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Con amore</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;">Marianna</span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><br /></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><p style="color: #222222; font-family: Arial; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 15px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-58373093836337917442021-03-24T11:55:00.000+01:002021-03-24T11:55:18.307+01:00Non c'è verso<p><span style="font-family: Helvetica; font-size: 12px;"><br /></span></p><p><span style="font-family: Helvetica;"><span style="font-size: large;">I</span>nizierò trascrivendo una lirica breve breve di Valerio Magrelli:</span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Non avere da scrivere nulla</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>dà questa pena infantile, infinita,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>di chi non trova alloggio</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>in un paese straniero.</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Si cerca ovunque,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>ogni posto è occupato,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>provate altrove e intanto</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>si fa tardi e non c’è verso.</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Dove andremo a dormire?</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">(Valerio Magrelli - “Nature e venature” - 1987)</p></blockquote>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: x-large;">S</span>pero che il (da me venerato) Maestro mi perdonerà questo furto, ma non altre parole potrebbero meglio esprimere lo struggimento di questo mio lungo silenzio.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Vedo che è quasi un anno ormai (e in sincerità devo dire che pensavo anche di più) che non pubblico nulla in questo mio diario virtuale, che un tempo mi accompagnava quasi giornalmente; ma questo sarebbe nulla: da ben più di un anno non scrivo un solo verso compiuto, solo brevi note, scarabocchi sparsi, incipit troncati a mezzo, parole irrelate, polverizzate che mi passano nella mente scintillando per pochi istanti e poi svaniscono nel nulla, per non più tornare alla luce della memoria.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Nel frattempo la vita, incurante di me e dei miei incubi e sogni, ha continuato il suo corso e il suo confronto con il mondo al di fuori di me, ed eventi bellissimi, e terribili, e drammatici mi hanno coinvolta. Quasi vorrei dire travolta, ma almeno oggi non voglio essere melodrammatica.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Bellissimi</i>, perché sono emigrata (volontariamente, in luoghi che amo) e mi sono unita in matrimonio con l’amore della mia vita. E a questo amore ho dedicato tutti i pensieri e tutte le emozioni. Tutti i desideri e tutte le soddisfazioni. Tutte le ansie e tutte le consolazioni.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Terribili</i>, perché l’ombra nera dell’odio e della reazione si è allungata sul mondo come non era mai accaduto prima, nell’intera mia vita, e solo la sconfitta del fascista americano ha inceppato - spero non sia solo temporaneamente, ma assai lo temo - questa macchina infernale. Una "macchina" perversa che ha ricacciato indietro decenni di conquiste di civiltà date imprudentemente per scontate, rituffando l’occidente in un ciclo storico che pensavamo, da noi, ormai morto e sepolto.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Drammatici</i>, perché come tutti purtroppo sappiamo, da un anno siamo confinati, precariamente, nelle nostre case da un “nemico” esterno mortale e spietato, tuttora imbattuto, e le nostre democrazie pigre e privilegiate per la prima volta dopo decenni si trovano a dover fronteggiare una minaccia così assoluta e totalizzante. E a distanza di un anno dai primi allarmi lo stiamo facendo, nonostante le grandi conquiste tecnologiche per cui ci sentiamo onnipotenti, malissimo. E non parlo tanto dei governi, ma delle popolazioni, incapaci a quanto pare di reagire collettivamente in modo efficace alla minaccia, in alcuni casi addirittura incapaci di vederla, fino al punto di rifiutarsi attivamente di accettarne l’evidenza, sia pure per semplice protezione personale. Pare quasi che stiamo smarrendo il senso di autoconservazione, come masse di topi impazziti che volontariamente si gettano nel precipizio e si lasciano annegare.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Troppo estreme, troppo intense, troppo presenti tutte queste circostanze, troppo vive le emozioni che ne sono scatenate: troppo per poterne scrivere, per poterle spillare come farfalle morte nella vetrina di cristallo della scrittura “creativa”, della prosa o del verso.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Come ho sempre sostenuto per scrivere occorre distacco e studio, impossibile (almeno per me) intessere una trama, una struttura, un manufatto di parole quando l’emozione è ancora troppo viva, imponente, sanguinosa. È possibile scrivere un articolo, un pamphlet, un discorso, un saggio, ma non una architettura sapiente che possa trasmettere non solo i meri fatti, le sensazioni, il pathos, ma l'emozione, direttamente al cuore di chi ascolta/legge, e illuminarne nel contempo almeno un poco il senso.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Questo da solo tuttavia per me è un alibi, se devo essere onesta con me stessa fino in fondo. Io in passato scrivevo con urgenza, ed erano molte pagine, molti versi al giorno, tutti i giorni; molto dovevo eliminare per semplice sovrabbondanza, lasciavo decine di scritti a decantare anche per mesi, pur avendo sempre qualcosa da pubblicare qui, con regolarità, almeno una volta a settimana.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">È questa “urgenza”, in realtà, ad essersi spenta, come la fiamma di un lumino dei morti, che all'esaurirsi della paraffina che l’alimenta tremola, vibra, e infine, con un’ultimo guizzo che pare uno spasmo, cessa di mandar luce.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Dunque si è esaurita la vena, come si diceva un tempo con un curioso linguaggio minerario? Può essere, per anni ho potuto continuare a scavare, sempre più in profondità, e ne ho tratto del minerale, non so se di qualche valore, ma sempre abbondante, e sempre pensando che avrei potuto continuare ad estrarlo indefinitamente.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Invece, all’improvviso, letteralmente da un giorno all’altro, mi sono trovata tra le mani solo argilla, e sabbia, e sassi.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">O meglio, forse quello stesso materiale, pur continuando a riempire la vanga immutato, ha iniziato a sembrarmi del tutto privo di valore, dozzinale, superfluo. E mi sono fermata.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">E dopo che mi sono fermata, mi sono girata finalmente all’indietro, verso il grosso cumulo di materiali estratti e depositati in tutti questi anni, i molti testi scritti e anche, degnamente o meno, pubblicati. E con angoscia non ho trovato nulla o quasi nulla di tutto quel materiale, a una rilettura più accurata e distaccata, che non mi venisse a noia, che non mi sembrasse ingenuo, peggio, infantile, peggio, dilettantesco, peggio, scurrile, ciarpame da premio letterario di terza categoria, nonostante il tanto lavoro e studio profuso lungo tutti quegli stessi anni.</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Nulla che fosse davvero "urgente", davvero necessario.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non solo la vena si era dunque esaurita, ma ciò che credevo fosse oro ora lo sentivo come non si trattasse che di torba? Che altro avrei dovuto fare se non fermarmi?</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;">. . .</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Che accadrà ora?</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non lo so veramente, ma so che vagamente, ancora tenue, lontano, sento riaccendersi un timido calore, un vestigio vago di quella antica “urgenza”, alcune parole hanno ripreso a scorrere nella mia mente, a tentare di organizzarsi in versi: sapete, metrica, rima, contenuto, metafora, pensiero… E a depositarsi sulla carta.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non è un caso, comunque: in tutto questo tempo non ho mai smesso di leggere, di studiare, la scrittura in versi è rimasta sempre la regina della mia mente e della mia giornata, anche se il confronto con i Maestri, maestri per me “nuovi”, come il Magrelli che ho citato all’inizio, come Penna, DeAngelis, Pusterla, è diventato acutissimo e insostenibile. Tuttavia, mi rendo conto come questo che, pur essendo ferma la scrittura “militante”, sto ancora “lavorando”, non mi sono mai davvero fermata, sto ancora cercando una mia cifra, adeguata al dramma e alla commedia che sto vivendo, ora che le grandi felicità e le grandi angosce si stanno piano piano depositando sul fondo, ammassando sedimenti, ancora cedevoli, motosi, viscosi, ma finalmente quieti, vicini ad esaurire quella turbolenza accecante che impediva di vedere e distinguere forme e pensieri in una foschia indistinta, onnipresente, soffocante.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Forse un giorno, un giorno forse anche vicino, qualche parola tornerà a depositarsi nella mente, e da qui sulla tastiera, o sulla carta, e da qui su questi fogli, e da qui a voi lettori.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">So che sarà qualcosa di molto più meditato di un tempo, so che non saranno più componimenti fluviali, di cui il mio debole talento stentava a mantenere il controllo, lo so perché ora <i>ogni singola parola</i> mi costa fatica, sofferenza, sento di doverla domare, fermare, capire fino in fondo. So che il mio dominio sulla parola non è totale, come credevo un tempo, e non lo è mai stato. Anzi sento che, all’opposto, è la parola a dominare il senso. È solo la parola, indipendentemente da noi, a poter dare un senso al senso. Noi possiamo soltanto trascriverla. Trasfigurarla in caratteri e renderla decifrabile al mondo fuori di noi. Se questa nuova coscienza si radicherà nel mio istinto, forse allora qualcosa riprenderà a scorrere. E non solo qui, ma nella mia vita stessa: perché la scrittura, come la lettura, è la mia vita.</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Non so dunque, ora, cosa accadrà, o se mai accadrà qualcosa. Ma già il fatto che io sia qui, oggi, a confidarvi queste cose è un primo segnale che, forse, la vena non è del tutto esaurita, che, più in profondità, racchiusa dentro rocce più dure e inaccessibili, c’è ancora qualcosa, per me, da portare alla luce.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Mi permetto di concludere, provvisoriamente, con un’altra “venatura” di Magrelli, dallo stesso libro:</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Queste note nei giorni</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>sono briciole</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>per ritrovare il sentiero</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>lungo il bosco degli anni.</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>Ma verranno i fringuelli</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>a cancellare le tracce,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>a beccare molliche,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>a seguire la pista,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>a mangiare la strada,</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><i>a divorarti.</i></p><p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">(Valerio Magrelli - “Nature e venature” - 1987)</p></blockquote>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Quanto disperante era la prima, tanto questa appare benaugurante, perché possa accadere che possiate trovare ancora qui le mie briciole sparse da beccare, e me stessa, smarrita, da “divorare”.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">Con amore</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;">M.P.</p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-72571565862455928462020-04-12T14:12:00.001+02:002020-04-12T14:12:41.931+02:00La parola, con pena, muore<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">non me la sento di pubblicare nulla di “pasquale”, in questi giorni, no.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Lo spirito è troppo greve, vi pesano migliaia di morti. Diciannovemilaquattrocentosessatnotto, al momento in cui scrivo queste note. C’è di certo più motivo di lutto che di festa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Invece, mi sono imbattuta in questa sestina, di cui non ho conservato nemmeno la data, ma penso che risalga anch’essa, come le precedenti, a circa un anno fa, dal momento che era annotata nello stesso taccuino.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Il senso di non sentire più come adeguata a ciò che al mondo accade la mia modestissima parola mi era già allora ben evidente. Una crisi che è continuata, e mi accompagna da tempo, e ora è davvero esplosa.</span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Mentre prima il pensiero fluiva quasi senza sforzo sulla carta, e non avevo poi altro da fare che selezionare il degno dal mediocre, ora ogni singola parola mi costa uno sforzo, direi perfino un dolore, quasi fisico. Il mio antico, eterno dubbio sul “senso della poesia”, se non di tutta di certo della mia, è riemerso con prepotenza, è diventato ineludibile, dominante, e praticamente con esso ingaggio una lotta strenua tutte le volte che mi siedo all’apparecchio (o sul taccuino) e tento di rispondere all’intima esigenza, pur rimasta costante, di scrivere. Una lotta che sempre con maggiore difficoltà e con sempre minor frequenza riesco temporaneamente – solo temporaneamente – a vincere.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">E forse soltanto adesso mi avvicino a comprendere qual è il vero dramma, il vero limite, il più autentico disorientamento di chi ha l’immensa arroganza di "scrivere". E capisco come solamente se si è sostenuti da una reale, insopprimibile NECESSITÀ ci è concesso di continuare a farlo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Con amore<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">M.P.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: large;">La parola, con pena, muore.</span><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: x-large;">L</span>a parola, con pena, muore.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Nulla è tanto indicibile quanto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>ciò che davvero accade.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Hanno levato ai poeti ogni diritto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>a scrivere a mani inermi di ciò<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che duole, o esalta il cuore.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Ogni segno tracciato sulla carta<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>è uno squarcio indecifrabile,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>svuotato, cavo,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>ogni battuta sulla tastiera<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>è solo uno schiocco secco<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che vorrebbe portar luce,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e invece<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>conduce a nuova disperazione.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Intanto, i portatori di veleno,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>i dioscuri del nulla, gli ignari<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>s’ergono sul mondo, digrignando<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>tra i denti ossa e calpestando<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>libri, fiori, carcasse di bambini<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>gonfie d’acqua putrida e immonda.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Intanto, per adesso, essi trionfano:<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>s’espandono e diffondono<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>il morbo, suppurando le ferite<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e lacerando il corpo<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>in piccoli brani di carne morta.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Ognuno ha chi odiare, ora.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>E la parola, con pena immensa,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">qui<i> muore.</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Irlanda, 2019<o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Marianna Piani</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
.</div>
<span lang="IT"></span><br />
<div style="font-family: -webkit-standard;">
<br /></div>
</div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-46623128991227244202020-04-05T20:34:00.000+02:002020-04-05T20:34:34.798+02:00Ciò che non farò domani<br />
<br />
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Mentre passiamo questi lunghi giorni chiuse/i in casa (anche qui in Irlanda avviene la stessa cosa adesso, il mondo si è improvvisamente come piegato su sé stesso per resistere alla violenta bufera), ho ripreso questa lirica, scritta giusto un anno fa, per la consueta revisione prima di pubblicarla qui per voi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: xx-small;">A</span><span style="font-size: x-small;"> quel tempo, se qualcuno, come lo “Spirito del Natale” di Dickens – diciamo un <i>“Ghost of the Spring Yet to Come”</i> – mi avesse trascinata avanti nel tempo e mi avesse fatto assistere a quello che sta succedendo davvero ora, in questi giorni surreali, non avrei mai potuto credere ai miei stessi occhi, mai!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Eppure, questi versi messi giù così tanto tempo fa, in ben altra temperie emotiva, stranamente mi appaiono come se avessi potuto scriverli proprio ora, per quanto mi sembrano rispecchiare fedelmente il mio stato d’animo attuale.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">La voglia di lasciarmi tutto alle spalle, angosce, paure, dolori, e di immergermi nella serenità indifesa della mia compagna, che proprio qui e ora, mentre sto scrivendo queste note, sta riposando sul letto dietro le mie spalle, e – semplicemente – consegnarmi nuda, subito, al suo amore.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Ma non è mattino ora, siamo alla fine del giorno, piove, e un vento tutto irlandese si fa sentire contro le finestre chiuse come un brontolio ostinato e profondo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Forse è proprio lui, lo Spirito della Primavera Passata, che viene a trovarmi. Forse mi vuol far capire che anch’io ho colpe, che anch’io devo espiare...<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Vi lascio alla lettura, se vorrete, con amore<br /><br />M.P.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: large;">Ciò che non farò domani</span><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><br /></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: x-large;">D</span>omani<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non mi sveglierò al chiacchiericcio<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>del notiziario, non ascolterò gli allarmi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>di quelle voci impostate e calme<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che annunciano probabili<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>intollerabili sconquassi.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Non sfoglierò in rete<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>improperi irosi, singulti<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>d’odio e insulti senza freni,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non leggerò a me dirette<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>minacce di bestie cieche, e stupri<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>putridi di gruppo, o solitari.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Non imbraccerò un’arma<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>per scendere nelle strade<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>contro un nemico infame,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non attenterò alla vita del tiranno<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>prima che sia troppo tardi,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>come vorrei, domani.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Invece<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>crederò che sia un tempo sano,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>un giorno come un altro nel calendario,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>mi convincerò che la guerra cieca<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>alla ragione non sia mai stata<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>proclamata, né la follia mai data.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Domani<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non ti desterò all’alba con un grido<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>sfuggito all’incubo distorto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>da una memoria vaga, ma palpabile, reale:<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non ti dirò del mio malessere,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>della nausea acuta che mi pervade.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Ti lascerò riposare, immersa<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>nel tuo sereno diletto, nella tua assenza<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>da ogni strepito del male,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>nella tua innocenza ignara: per quella,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>un po’ a sorpresa, quell’alba stessa<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>ti vorrò amare.</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Marianna Piani</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Irlanda, primavera 2019<o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<div style="font-family: -webkit-standard;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></span></span></div>
<span lang="IT"></span><br />
<div style="font-family: -webkit-standard;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;"><br /></span></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;"><br /></span></span></span><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">.</span></span></span></div>
</div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-58428708100811597192020-03-29T14:12:00.001+02:002020-03-29T14:48:44.269+02:00Tornar casa<br />
<br />
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">come tutti, anch’io sono nell’isola del mio isolamento forzato, fronteggiando distanze che fino a ieri trascuravo, e che oggi mi paiono incolmabili.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">In particolare, da emigrata (o “expat”, come si dice oggi), la distanza con i luoghi e le persone del mio passato in questi giorni è improvvisamente piombata al di là di ciò che appare come un abisso invalicabile, da cui tutti i ponti sono stati fatti saltare. Ponti che, ne siamo terribilmente consapevoli, richiederà un tempo al momento del tutto imprevedibile ricostruire.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Sembra fosse una vita fa quando, solo l’anno scorso, riuscii a ritornare per un paio di giorni a Trieste, la mia città di nascita, luoghi da cui non mi sono mai veramente staccata, anche se ormai sono trent’anni che li ho lasciati.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Scrissi in quell’occasione la lirica in dialetto che oggi ho pensato di pubblicare qui. Non lo faccio spesso, né spesso scrivo in dialetto, una lingua che ha un suono particolare per me, che pure non ho mai davvero praticato come “lingua-madre” (a casa con i miei si parlava quasi esclusivamente in italiano), ma che ho evidentemente assorbito quasi inconsapevolmente nei miei anni d’infanzia e adolescenza, semplicemente frequentando la scuola, le strade, gli amici.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">L’effetto di straniamento che mi ha sempre accompagnato a ogni ritorno in questa città, passaggi sempre brevissimi purtroppo, è sempre stato molto accentuato. Ogni volta la sensazione dominante, sorprendente, è quella di ritrovarmi come se non mi fossi mai allontanata. Luoghi, voci, persone, emozioni, colori, erano e sono sempre gli stessi della mia memoria. Anzi non è nemmeno corretto parlare di “memoria”, ma piuttosto di qualcosa più vicino a quello che in psicologia si chiama “imprinting”, una sorta di calco istintivo primordiale in cui ci ritroviamo, come in un ritorno all’origine, a una immaginaria e protettiva placenta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Eppure non è che tutto sia rimasto davvero uguale: l’architettura, le strade, ma anche le facce, il comportamento e il linguaggio delle persone, tutto è mutato, a volte anche in modo drammatico.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Il fatto è che questi luoghi e immagini “originari” sono interiorizzati dentro di noi, ce li portiamo dietro ovunque, e per sempre. E quando, anche dopo molto tempo, ci ritroviamo davvero, fisicamente, in quei luoghi, misteriosamente la nostra percezione ci fa sentire “a casa”, come se il tempo fosse tornato indietro di decenni.<o:p></o:p></span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">In questo però, attenzione, riconosciamo e ritroviamo non tanto i luoghi, quanto <b>noi stessi</b> in quei luoghi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Al testo dialettale faccio seguire una mia traduzione, per chi non fosse delle mie stesse origini. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Buona giornata, amiche dilette e amici, il sole splende, nonostante tutto, e lo farà più a lungo oggi, nonostante le angosce che siamo vivendo in questi giorni.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Con amore<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">M.P.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: large;">Tornar casa</span><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: x-large;">S</span>on tornada qualche volta, in passà,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e ogni volta iera come se no fussi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>mai scampada, tuto ugual preciso<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>a co che iero partida,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che par più de mile ani fa.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>La mia strada iera quela, precisa,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>larga, drita, una riveta prima in salita,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e po’ in dissesa, zo verso el mar.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Da una banda xe la cesa<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>bianca, bruta propio come la iera,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>un scatolon de piera netà;<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>dal altra, oltre el mureto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che el xe ’ncora quel de alora,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>el scalo, ’n do una volta coreva i treni,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e più in fondo el porto, e drio ‘ncora<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>el golfo, carigo de vele, de bastimenti.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>’Desso xe palazi novi, ufici, marmi,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che no lassa l’ocio ’ndar oltra.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Prima ‘ncora, da ’sta banda – streta<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che no passa gnanca un furgoncin<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>de quei pici – la canisela sconta<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che la se rampiga fin in cima<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>al cole, strucada in mezo a do muri<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>alti, veci, batudi de crepe e busi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>in do se scondi le lusertole<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che scampa via a ogni muleto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che passa de là.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>E de là in cima, de indove se vedi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>el golfo, in fondo fin ale lagune<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>de Grado, se se buta per la riva<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>zo fin in Cavana, e pò in Piaza Granda.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>No solo i muri, ma fin anche la zente<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che ciacola e bagola nela piazeta,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e quei che cori de furia, e i fioi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che ziga, e i zoga, tuto quanto<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>ugual preciso a quel che gavevo lassado<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>mile ani fa, contenta, imborezada,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>senza pianti e rimpianti drio.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>E ben, ’desso so che la zente, el ziel,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>el mar, i lioghi in dove gavevimo zogà<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>co ierimo putele e fioi bordelando,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>i ne resta drento, par eterno<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>intati, sebèn che i xe tuti cambiadi.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>E anche dopo ani e ani lontani<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>i ne par come che non fussimo<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>mai andadi, mai scampadi,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>tornadi Ulissi ‘desso, foresti de noi stessi,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>quel che ’desso semo, noi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i style="font-family: helvetica;">quel che ierimo, no s</i><span style="font-family: helvetica;"><i>emo</i></span><i style="font-family: helvetica;"> più</i><i style="font-family: helvetica;">.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Marianna Piani<o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Trieste, Primavera 2019<o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
Tornare a casa</div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: large;">S</span><span style="font-size: x-small;">on tornata, qualche volta, in passato,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">e ogni volta era come se non fossi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">mai fuggita, tutto uguale,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">identico a quand’ero partita,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che pare mill’anni fa.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">La mia via era quella, la stessa,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">larga, dritta, prima in salita,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">e poi in discesa, giù verso il mare.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Da un lato, la chiesa,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">bianca, brutta proprio com’era allora,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">una scatola di pietra ripulita;</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">dall’altro, oltre il muretto</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che è sempre quello di allora,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">lo scalo, dove un tempo incrociavano i treni,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">e più avanti il porto, e più avanti ancora</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">il golfo, pieno di vele, e di navigli.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Adesso solo palazzi nuovi, uffici, cemento</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che non lascia passar di là lo sguardo.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Prima ancora, da questa parte – stretta</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che non passa nemmeno un piccolo furgone –</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">il vicolo nascosto</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che arrampica fino in cima al colle.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Strizzata tra due muri alti e antichi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">tormentati di crepe e buchi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">dove si nascondono le lucertole</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che fuggono a ogni ragazzino</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">di passaggio.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">E da lassù, da dove si spazia</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">sopra il golfo, fino in fondo alle lagune</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">di Grado, ci si butta giù per la discesa</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">fino in Cavana, e poi in Piazza Grande.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Non soltanto i muri, ma perfino la gente</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che chiacchiera e va a zonzo in piazzetta,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">e quelli che corrono di fretta, e i bimbi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">che strillano e giocano, tutto è rimasto</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">lo stesso a ciò che avevo lasciato</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">mille anni fa, contenta, eccitata,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">senza un pianto né rimpianto.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Ebbene, ora so che la gente, il cielo,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">il mare, i luoghi dove giocammo strepitando</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">quand’eravamo bimbe e bimbi,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">ci restano dentro, in eterno,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">intatti, se pur tutti cambiati.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">E anche dopo anni e anni di lontananza</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">ci pare come se non fossimo mai andati,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">mai fuggiti, e poi tornati Ulisse,</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">stranieri a noi stessi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">come ora siamo, noi</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">ciò che fummo, non siamo più.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Marianna Piani</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;"><span lang="IT"></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-size: x-small;">Primavera 2019</span></div>
<div>
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">.</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i><b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b></i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
.<br />
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<br /></blockquote>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-22201550608660838022020-03-21T20:06:00.000+01:002020-03-21T20:06:30.499+01:00I lamenti<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Dunque oggi è la “giornata mondiale della poesia”.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Negli anni passati lo ho “celebrato” con tutta la sghemba serenità che questa ricorrenza mi suscitava, anno dopo anno, perché quello della poesia lo considero il mio secondo mestiere, o forse addirittura il primo, almeno per l’impegno che mi richiede e la costanza che mi impone, fin da giovanissima. Un impegno non retribuito, del tutto gratuito, e proprio per questo più caro anche di quello che mi permette di vivere, in modo dignitoso, in una bella casa in capo al mondo, in compagnia di un’artista meravigliosa, due viziatissimi e amatissimi gatti e una collezione di peluche invidiata da tutti.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Quest’anno tutto è diverso, la ricorrenza cade in un momento di così cupa prostrazione che è impossibile perfino fermarsi un attimo a riflettere, non parliamo neanche della possibilità di celebrare, che implicherebbe una gioia e una spensieratezza che ci sembrano lontanissime, irraggiungibili.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Eppure, se anche spesso mi piace citare il monito di Pierpaolo Pasolini sulla “inutilità della poesia”, tanto da farlo mio fino a intesservi dei versi, forse in momenti come questi si può percepire, in filigrana, contro il buio della notte che ci accieca, la più autentica essenzialità della di questo che alcuni considerano un “genere”, ma che per me è il fondamento stesso dell’arte.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Infatti “inutilità” sottende un giudizio - appunto - utilitaristico, economico, che certo, nella sua totale gratuità, la poesia non ammette. La “essenzialità” intende la sua irrinunciabilità da parte dell’Uomo, la traccia che la poesia scava nella vita di chiunque di essa si nutra, per condurlo fuori dalla solitudine, dalla perdizione, dal dolore, dalla follia.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Per questo, per la altissima sfida che in questi giorni la poesia si trova a dover affrontare, ho scelto di “celebrare” questa giornata non con una mia composizione, che sarebbe quanto mai inadeguata, ma con i versi di uno dei più grandi poeti italiani moderni, se non il più grande in assoluto, secondo il mio parere, una dizione poetica che gli anni stanno valutando sempre di più, anche in confronto di altri grandissimi suoi contemporanei.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">In queste lunghissime ed evanescenti ore libere regalateci da questa catastrofe, vi trasmetto l’invito - e in fondo è proprio questo il senso di questa “giornata mondiale” - di provare, sia che siate degli appassionati evoluti che dei lettori occasionali, a leggere/rileggere qualche pagina di poesia. Sullo sfondo del silenzio delle nostre città, con la luce che oggi ci pare perfino stridente di una primavera che comunque, infischiandosene delle nostre stupide angosce, oggi stesso inizia il suo percorso.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Vi lascio ora alla lettura di Giorgio Caproni, un sonetto tratto dalla raccolta “Il passaggio d’Enea” (1943-1955), dove appaiono evidentissime TUTTE le qualità della poesia, quando è GRANDE Poesia: densità, armonia, equilibrio perfetto tra parola e struttura, tra discorso e narrazione, musicalità, ritmo, emozione, lussureggiante ricchezza filosofica e perfino (laicamente) religiosa.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">E, come potrete constatare voi stessi, sono versi, sono parole sconfinanti e senza tempo, folgoranti, che paiono scritte oggi proprio per le tragedie di questi giorni…</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Con amore, oggi più che mai.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br />
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: large;">I lamenti</span></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>I</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i> Ahi i nomi per l’eterno abbandonati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sui sassi. Quale voce, quale cuore</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>è negli empiti lunghi – nei velati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>soprassalti dei cani? Dalle gole</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>deserte, sugli spalti dilavati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>dagli anni, un soffio tronca le parole</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>morte – sono nel sangue gli ululati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>miti che cercano invano un amore</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>fra le pietre dei monti. E questo è il lutto</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>dei figli? E chi si salverà dal vento</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>muto sui morti – da tanto distrutto</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>pianto, mentre nel petto lo sgomento</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>della vita più insorge?… Unico frutto,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>oh i nomi senza palpito – oh il lamento.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
(Giorgio Caproni)</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i><b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b></i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
.<br />
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-71386129518569285662020-03-15T14:09:00.001+01:002020-03-15T14:09:25.740+01:00Il mio Dio tace<br />
<br />
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">D<span style="font-size: x-small;">i fronte a ciò che accade in questi giorni, la tentazione forte per me è di scomparire, di tacere, di chiudere la porta e spegnere la luce.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Non lo farò, non certo ora.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Mai come ora sento di dover mantenere viva la mia voce, il mio pensiero, mai come ora sento il bisogno di condividere con altri le angosce e le speranze, oggi in lotta tra di loro senza quartiere. Mai come ora sento quanto è importante ciò che da umani più ci lega, questo sentimento così disprezzato da tanti in questi ultimi tempi, l’empatia.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">L’empatia non è cosa da santi o eroi, tutt’altro. È il più comune e facile dei sentimenti umani, il più umano e naturale, perché ci attribuisce una identità di specie, indispensabile per la nostra salute mentale, fisica e sociale. Chi in questi tempi (ma da sempre nella storia) lo combatte, lo rifiuta, lo contrasta, lo nega, compie forse il più grave dei crimini - non verso il mondo, ma verso sé stesso: quello di negare a sé la propria stessa qualità di essere umano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Manterrò fin che posso vive queste pagine, per quel che valgono, per quel che possono contare, per quel che possono comunicare, trasmettere e soprattutto ricevere.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">Un messaggio che, fin dall’inizio, è stato questo libero ragionare di amore, per amore, sull’amore e con amore.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-size: x-small;">M.P.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<i><span style="font-size: large;">Il mio Dio tace</span></i></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i><span style="font-size: x-large;">C</span>he mi aspetto dal mio Dio, se mai c’è?<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Non miracoli, non pietà, non benedizione:<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>forse neanche solo comprensione.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>No, non pretendo che lui mi ascolti,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>troppe sono le incombenze cui è costretto,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>troppe le dilazioni, troppi e grandi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>i fallimenti sulle spalle sue gravanti<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>perché possa pure<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>dare bada a me sola.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Comprensione poi di che?<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Forse per tutte le illusioni<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>che ho patito in questo<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>mio lungo tempo dissennato.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>O forse<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>perché son nata donna e quindi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>confinata lungi dai palazzi<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>e dagli altari a scontare<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>la mia colpa originale,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>il peccato più mortale,<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>quello che pare<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>non potere mai trovare<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>requie alcuna, né perdono.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Il mio Dio tace, certo non mi ascolta.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><i>Non è affatto buono.</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
Marianna Piani</div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT">Irlanda, Maggio 2019<o:p></o:p></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia raccolta <i><b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b></i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"></span><br />
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
.<br />
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><br /></span></div>
<div class="Predefinito" style="font-family: Helvetica; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-30109266475647743272020-03-08T19:34:00.002+01:002020-03-08T19:34:41.630+01:00Ogni idillio è morto<br />
<br />
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">S</span><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">enza commento, in questi tempi aspri e gravi…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">Ma con amore, come sempre<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;">M.P.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit; font-size: x-small;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: large;">Ogni idillio è morto.</span><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="font-size: x-large;">N</span>on so più farlo, non posso farlo:<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>sedermi a una panchina, al parco,<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>all’ombra d’un vecchio olmo,<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>con un quaderno azzurro, ad annotare<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>i varianti toni del fogliame.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>Quel tempo è scorso, quel tempo<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>è morto, e non lo rimpiango.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>Le parole sono divenute dure<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>e grevi come massi, e come lastre<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>tombali scure, e d’aspetto aspro,<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>gelate sotto le mani;<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>non so più dire nulla, né annotarlo.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>Che sia finita l’era della parola<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>per me ora, che sia morta?<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>Tacciano i letterati, tacciano i poeti;<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>nulla di ciò che appare bello e sano<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>è più in vigore ormai.<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><i>Ogni idillio è morto.</i></span><span style="font-family: "helvetica";"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Marianna Piani</span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;">(data non registrata, 2019)</span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></span></span><br />
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;"><br /></span></span></span>
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;"><br /></span></span></span>
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">.</span></span></span></div>
<div class="Predefinito" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-69079230116827931202020-02-15T11:24:00.002+01:002020-02-15T11:26:27.015+01:00La fede e l'oscuro<br />
<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Non commento oggi questo mio testo, già corposo in sé, che ho immaginato in forma di dialogo tra la mia visione cupa di un mondo sempre più disperato e chiuso e ciò che rimane della speranza e della fede dei miei anni migliori.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Certo che quando la scrivevo, ma ancora ora purtroppo, assistere a morti innocenti nei nostri mari e a un continuo rigurgito di odio, intolleranza e, perfino peggio, indifferenza, non aiutava a distinguere una luce in questa oscurità che si addensa sempre di più. Se non proprio l’impegno di quelle persone che ancora credono nei princìpi morali in cui siamo cresciuti e che sono al fondamento della nostra stessa civiltà</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Io continuo a sperare, con tutta me stessa, che la civiltà potrà alla fine avere il sopravvento sulla barbarie.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Altrimenti a cosa verrebbe vivere?</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Con amore, sempre!</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">La fede e l’oscuro</span></i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<i><b>L’amico:</b></i><br />
<i>«Non c’è fede, amica mia.</i><br />
<i>Non dico fede trascendente,</i><br />
<i>non dico nemmeno in Dio,</i><br />
<i>o pensiero, o Scienza, o Conoscenza:</i><br />
<i>dico mera fede, fede in qualcosa</i><br />
<i>che risieda in noi,</i><br />
<i>e che da noi s’estenda</i><br />
<i>a ciò che siamo al mondo,</i><br />
<i>e col mondo si confronti.»</i><br />
<i><br /></i>
<i><b>Io:</b></i><br />
<i>«Mio caro, io la temo</i><br />
<i>questa tua visione senza luce,</i><br />
<i>senza respiro, temo</i><br />
<i>che se così fosse essa sarebbe</i><br />
<i>inesorabile fattrice</i><br />
<i>di smarrimento, di solitudine,</i><br />
<i>e di paura.»</i><br />
<i><br /></i>
<i>Lui:</i><br />
<i>«La morte della fede, certo,</i><br />
<i>uccide la speranza,</i><br />
<i>termina ogni futuro,</i><br />
<i>si appiattisce contro un muro</i><br />
<i>di pietra inerte, </i><br />
<i>lascia un vuoto nella crosta</i><br />
<i>come un buco senza fondo,</i><br />
<i>e nell’anima questo buco</i><br />
<i>che tutto ingoia è tutto annulla</i><br />
<i>è la paura: questa paura</i><br />
<i>su cui oggi si regge il mondo.»</i><br />
<i><br /></i>
<i>Io:</i><br />
<i>«La catastrofe che tu paventi</i><br />
<i>non s’è attuata ancora,</i><br />
<i>c’è ancora chi vi si oppone,</i><br />
<i>chi impegna la sua vita tra lo scherno</i><br />
<i>degli stolti astanti che non sanno</i><br />
<i>capire i segni che il destino</i><br />
<i>ci invia in abbondanza.»</i><br />
<i><br /></i>
<i>Lui:</i><br />
<i>«Lasciami finire amica mia:</i><br />
<i>la fede muore, soffocando</i><br />
<i>la speranza, e questa,</i><br />
<i>precipitandoci nella paura</i><br />
<i>che è la materia oscura</i><br />
<i>che origina il nostro Universo,</i><br />
<i>uccide la più preziosa</i><br />
<i>e potente delle umane qualità,</i><br />
<i>ciò che chiamiamo “carità”.</i><br />
<i>Senza carità nel mondo</i><br />
<i>ogni umanità s’annulla,</i><br />
<i>diserta, tradisce tutta sé stessa.</i><br />
<i>Con ciò quindi non ci salveremo.</i><br />
<i>Mentre sul fondo dei nostri mari</i><br />
<i>giacciono corpi inermi, affogati</i><br />
<i>nelle urne del nostro odio,</i><br />
<i>la nostra umanità una volta ancora</i><br />
<i>verrà sopraffatta.»</i><br />
<i><br /></i>
<i> . . . . . . </i><br />
<i><br /></i>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>[ Nulla può dire di tutto questo</i> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i>la poesia, nulla può fare,</i> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i>tranne che esistere e testimoniare</i> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i>ciò che accade.]</i></blockquote>
<br />
<br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, Marzo-Aprile 2019<br />
<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
.</div>
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
</div>
<br />
<br />maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-7447292835745914532020-02-09T15:20:00.000+01:002020-02-09T15:20:00.461+01:00My Hand Hurts<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">un piccolo evento banale, nulla di davvero grave, tuttavia sufficiente a mutare per un po’ il corso e il tranquillo fluire quotidiano della vita.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">C’è da dire che la mia compagna è musicista e polistrumentista, per cui questo evento, già in sé doloroso, lo è più ancora perché incideva sul suo lavoro, o meglio, sulla sua arte, sulla sua stessa capacità di esprimersi. Oltre al dolore, l’angoscia di non sapere, infine, come sarebbe andata, per quanto tempo sarebbe durata l’immobilità forzata, ma più di tutto l’impedimento improvviso a un bisogno, a una impellente necessità, un po’ come se ci venissero assicurate alla caviglia delle catene che ci impediscono di muoverci non solo fuori, ma perfino nella stessa cella di una prigione.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Ora, a un anno di distanza, l'incidente, dicono dovuto a un eccesso di esercizio e di lavoro, è finito e perfino dimenticato. Tre/quattro mesi di riabilitazione, durante i quali lei ha comunque potuto continuare con il canto, non essendo per fortuna il suo apporto limitato agli strumenti, il tutto con l’appoggio affettuoso del suo gruppo che l’ha sostenuta perfino modificando per lei, temporaneamente, il repertorio.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">E infine, per me, il ricordo di un periodo di difficoltà che abbiamo potuto affrontare insieme, io facendo per un po’ cucina, da piccola infermiera e da casalinga a tempo pieno, ruoli che non amo e cui sono pochissimo tagliata, ma nobilitati, anzi, resi lievi così, banalmente, semplicemente, dall’amore.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span><span style="font-size: x-small;">Vi lascio dunque oggi a un componimento lieve, colloquiale, quasi da camera, ma, come sempre, appunto, con amore.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">My Hand Hurts</span></i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<i><span style="font-size: x-large;">M</span>i duole la mano, mi dicesti.</i><br />
<i>Per un po’ non ti credetti, pensavo</i><br />
<i>fosse un pretesto, per farmi far cucina</i><br />
<i>al posto tuo, cosa che assai detesto.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Che cattiva sono, che ingenerosa!</i><br />
<i>Presto mi avvidi che mi sbagliavo:</i><br />
<i>ti lamentavi, in certi momenti</i><br />
<i>perfino gridavi, e ti aggravavi.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ti trovai in bagno infine, la sera,</i><br />
<i>che singhiozzavi in silenzio, una cosa</i><br />
<i>che per te segnala massima angoscia:</i><br />
<i>Mi fa male, non posso suonare!</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ci affrettammo al pronto soccorso,</i><br />
<i>dopo le lastre sapemmo che occorreva</i><br />
<i>un intervento, urgente, per ridare</i><br />
<i>funzione alla sinistra. Non uno scherzo.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Nulla di trascendentale, dicevano,</i><br />
<i>per loro era una faccenda banale,</i><br />
<i>e noi tacemmo, cercammo di ragionare</i><br />
<i>che così fosse, ma lo schianto</i><br />
<i><br /></i>
<i>poco dopo ci scosse dal nostro torpore:</i><br />
<i>occorreva passare attraverso il dolore</i><br />
<i>per ritrovare il nostro equilibrio turbato,</i><br />
<i>la nostra mite sorte d’amore percossa.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ora, sulla scomodissima panca</i><br />
<i>e in un caldo torvo che non riscalda</i><br />
<i>attendo soltanto il suo</i><br />
<i>e del suo canto ritorno.</i><br />
<br />
<br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, Marzo 2019<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i><b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b></i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
.</div>
<br />
<br />
<br />
<br />maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-18485225698529313362020-02-01T14:14:00.004+01:002020-02-01T14:14:36.321+01:00Un anno<br />
<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Questa poesia la scrissi quando fu un anno dalla mia “fuga d’amore” in Irlanda, e rimase incompiuta. Non so, o non ricordo, perché mi interruppi allora, ma ora, che gli anni ormai sono due, l’ho ripresa e finalmente completata, aggiungendo un paio di strofe e mutando qualche verso, e ve la propongo qui, riprendendo anche la mia consuetudine settimanale di pubblicazione interrotta per una lunga ma irrinunciabile pausa di riflessione. Ho tuttavia lasciato la data originaria, di prima stesura, come faccio di consueto, ma questa volta con una scelta ancor più motivata, e ho mantenuto il titolo, doverosamente.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Forse oggi finalmente inizio a sentirmi più stabile, più serena, e certamente meno in fuga. Appena arrivata – un anno in realtà in questi casi è pochissimo – le sensazioni e le emozioni erano ancora troppo vive e coinvolgenti per poter essere trattenute in un verso: ogni parola scritta mi sembrava inadeguata, oppure goffa, oppure già consumata dall’uso, oppure scontata. Mai si può scrivere impunemente a ridosso d’una emozione, quando il taglio incide ancora la carne viva, che sanguina e pena. Mai è possibile raggiungere un risultato che lontanamente rifletta il nostro dolore, o la nostra gioia. Occorre tempo, a volte molto tempo, per comprendere, per uscire dal centro del vortice.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Ora piccole nuove radici stanno spuntando e si stanno aggrappando a questa terra, che è anche la terra della mia compagna.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Vi lascio alla lettura, con amore, come da anni ormai qui scrivo per salutarvi e ringraziarvi per la vostra presenza…</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">MP</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="font-size: x-small;">«È un’ora incerta e lunga, tempo<br />di acquate e fumi, il sole indica<br />gli orti d’Irlanda...»</span></i><br />
<span style="font-size: x-small;">(Franco Fortini, 1948)</span></blockquote>
<br />
<i><span style="font-size: large;">Un anno</span></i><br />
<i><br /></i>
<i><span style="font-size: x-large;">U</span>n anno, l’intero giro di un anno</i><br />
<i>è andato, da rifugiata,</i><br />
<i>vissuto accanto a chi amo,</i><br />
<i>lontana da chi in patria detesto.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ho appreso a contare i minuti –</i><br />
<i>anziché i mesi – al suo ritorno,</i><br />
<i>e ho compreso questo verde smeraldo</i><br />
<i>ch’ella ha negli occhi da dove proviene.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ho conosciuto le nubi veloci</i><br />
<i>in fuga come ovini sbandati,</i><br />
<i>e il mutare repentino del giorno</i><br />
<i>da limpido a cupo, e da radioso</i><br />
<i><br /></i>
<i>a tremendo, e ho capito</i><br />
<i>quella malinconia profonda</i><br />
<i>nel ritmo giocoso del flauto, quel pianto</i><br />
<i>nella voce gioiosa del suo canto.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ho incontrato nei viali</i><br />
<i>e in ogni giardino, i corvidi neri</i><br />
<i>eleganti, non troppo guardinghi,</i><br />
<i>in cerca del loro motivo di vita.</i><br />
<i><br /></i>
<i>E gli scolari, in divisa, e i gabbiani</i><br />
<i>che s’incrociano scambiandosi i gridi</i><br />
<i>e i colori della loro lingua salmastra</i><br />
<i>spazzata dal vento mai quieto.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ho conosciuto, di quel vento,</i><br />
<i>l’ululato alla notte, che non spaventa</i><br />
<i>ma parla di mare, di libero andare,</i><br />
<i>e anche un po’ di nostalgia di casa.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Un vento che abbraccia</i><br />
<i>mentre m’abbraccio alla mia ragazza</i><br />
<i>che dorme serena al mio fianco.</i><br />
<i>Ignara di essere rara.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Di essere il frutto d’un ghiribizzo</i><br />
<i>di vento e di uno schizzo di mare</i><br />
<i>sulla cima d’un onda, insolente</i><br />
<i>come un riccio dei suoi capelli</i><br />
<i><br /></i>
<i>da sirena gaelica a guardia del Porto.</i><br />
<i>Io m’accosto</i><br />
<i>la guardo sognare. Mi accorgo</i><br />
<i>solo ora quanto la mia vita è cambiata:</i><br />
<i><br /></i>
<i>e già un anno è passato,</i><br />
<i>inoppugnabilmente.</i><br />
<br />
<br />
Marianna Piani<br />
Kilkenny, Marzo 2019<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
</div>
.<br />
<br />maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-71794596079378016422020-01-27T19:27:00.001+01:002020-01-27T21:29:15.643+01:00Le ceneri di Aushwitz<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VpecPujR3Jg/Xi8l0VC8RbI/AAAAAAAABms/JLHdpUG0FqEM-NPPfA9sCOsxj1g5yxqXQCLcBGAsYHQ/s1600/auschwitz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="437" data-original-width="599" height="233" src="https://1.bp.blogspot.com/-VpecPujR3Jg/Xi8l0VC8RbI/AAAAAAAABms/JLHdpUG0FqEM-NPPfA9sCOsxj1g5yxqXQCLcBGAsYHQ/s320/auschwitz.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Memoria e sopravvivenza, empatia e disperazione</span></div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;">D</span>a anni questa per me è una "giornata particolare", per riprendere il titolo di un film fondamentale del grande Ettore Scola.</div>
<div>
Come nel film citato, gli echi di una piazza mediatica mi raggiungono qui, nel mio rifugio un po’ appartato, ed io mi sento spinta a esaminare la mia coscienza, ciò che ho fatto o non fatto della mia esistenza, una vita in fondo così fortunata e serena, mentre quella di miei antenati in quegli anni terribili era minacciata da un mostro d’odio, paura e viltà in apparenza inconcepibile per qualsiasi mente dotata della pur minima traccia di umanità.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
In questi ultimi anni, tuttavia, hanno iniziato a giungermi dalla piazza echi diversi, stridenti, cupi, oscuramente minacciosi come i cumulonembi che si addensano prima dello scatenarsi di una tempesta.</div>
<div>
Gradualmente, quasi impercettibilmente, la “Memoria” cui questa giornata è dedicata, si è trasformata in preoccupazione, ansia, paura. Qualcosa ha iniziato a mutare a velocità crescente, lì fuori, qualcosa che mi sconvolge dall’interno come le scosse premonitrici di un sisma, la cui violenza distruttiva al momento non è possibile prevedere, ma che che sappiamo, proprio dalla Storia, che potrebbe anche essere catastrofica, e questa volta forse senza ritorno.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Le riflessioni si sono fatte così via via più grevi, più febbrili, più dolorose. Che cosa ha provocato questi movimenti tellurici che sembrano mirare ad una negazione della vita stessa dell’uomo dall'uomo? Ma, soprattutto, <i>com’è possibile che, a cent’anni dall’innesco di quel processo di degrado e di estrema disumanizzazione che ha portato infine alla morte del mostro stesso assieme a milioni di innocenti, vi siano persone che seguono, riprendono, propugnano ancora questo delirio?</i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Di recente più di qualcuno, in particolare situato proprio tra le fila di quella schiera di <i>estrema destra</i> che si sta progressivamente attivando e perfino dilagando un po’ in tutto mondo occidentale, non a caso ha posto il sigillo del negazionismo <i>decretando che non vi fosse più senso nella divisione politica tra destra e sinistra</i>, che essi pretenderebbero superata dai tempi. Che nazismo e fascismo siano prodotti di una gigantesca mistificazione storica. Che il male e la disumanità non sia che una invenzione di chi tale male e disumanità ha subìto. </div>
<div>
Si tratta ovviamente di una visione criminalmente distorta e delirante della realtà fattuale. E proprio ora, mentre tale contrapposizione raggiunge al contrario una vastità e una ferocia nuova e del tutto imprevista e imprevedibile nei suoi possibili sbocchi, tale narrazione equivale a un tentativo ulteriore di cancellare il senso stesso della Storia.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
No, chiamiamole come vogliamo, ma <i>la battaglia in corso è proprio tra una visione dell’umanità in senso illuministico, aperto, di speranza e di libertà, di inclusione e di collaborazione, e una con la testa rivolta all’indietro, come le schiere dantesche degli impostori della quarta bolgia, puntata a una rivincita della peggiore espressione di disumanità che la Storia abbia mai prodotto, e tutta mirata, con varie gradazioni dall'ipocrita al fanatico, all’esclusione, all’isolamento, alla paura, all’odio.</i></div>
<div>
Ma qual è il fondamento primo, profondo, di questa estrema diversità di visione, tra individui, esseri umani, in apparenza così simili tra loro? E quale è l’essenzialità di questa scelta, questo bivio che fa schierare, in particolari momenti storici di particolare crisi e pericolo, persone dotate in apparenza di analoghe facoltà intellettive, culturali, emotive su fronti così radicalmente contrapposti?</div>
<div>
E infine <i>cos’è che rende una scelta giusta, etica, produttiva, evolutiva, di salvezza, e un'altra sbagliata, mortale, immorale, autodistruttiva, di disperazione esistenziale?</i></div>
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<br /></div>
<div>
Io credo che si tratti, alla base di tutto, di una questione di <b>empatia</b>.</div>
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<br /></div>
<div>
Vale a dire di quella facoltà, così peculiare delle specie umana, di saper partecipare al dolore, al disagio, allo strazio - e di converso alla gioia, alla serenità, alla nobiltà - di un essere umano diverso da sé stessi.</div>
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<br /></div>
<div>
<b>Esistono esseri che sembrano incapaci di provare empatia</b>, per i quali ciò che conta, come per un istinto atavico, belluino, è la LORO persona, la LORO unicità, la LORO vita, il LORO tornaconto, a scapito di quella di ogni altro, e comunque di chiunque sia fuori dalla propria ristretta cerchia familiare, dalla propria tribù, dalla propria isola “felice”, più o meno angusta che tale gabbia sia.</div>
<div>
Sono coloro che si parcheggiano in seconda fila di traverso, oppure sul marciapiede, perché non riescono, e nemmeno vogliono, immaginarsi nei panni dell’altro automobilista costretto a manovrare per poter passare, oppure del portatore di handicap che deve scendere in mezzo al traffico per poter evitare l’ostacolo da loro creato.</div>
<div>
E, gradino dopo gradino discendendo nell’ignominia, sono coloro che non sanno immaginarsi al posto dell’immigrato costretto a notti di gelo e fame in mare, perché non riescono né vogliono considerare/accettare <i>l’umanità</i> in un “prossimo” che sia, anche di poco, diverso da loro.</div>
<div>
Così come tali furono coloro che guardavano serenamente il fumo alzarsi dai crematori mentre occupavano le case di proprietari depredati di ogni avere e dignità umana solo perché appartenenti a una pretesa "razza inferiore".</div>
<div>
<b>O infine, nell'ultimo girone più vicino a Satana, luogo perfettamente logico e conseguente nell'architettura del male, coloro che attivamente li depredavano, torturavano e infine sterminavano, in massa, a milioni, uomini, donne, vecchi, bambini, lattanti, senza distinzione</b>.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b>Esistono dunque persone incapaci di empatia</b>, altre al contrario che non riescono a non sentire sulla propria pelle, sulla propria esistenza l’offesa, le ferite, le ingiustizie inferte ad altri, come se fossero inferte a loro stesse. E, badate, <b>non si tratta di vocazione alla santità, non si tratta di eroismo, ma di semplice, elementare coscienza della propria stessa fragilità.</b></div>
<div>
Questo è il grande, profondissimo, incolmabile solco che divide l’umanità in certi particolari circostanze, in momenti storici in cui la crisi di valori e di pensiero investe una società complessa ed evoluta come la nostra (e come fu ad esempio quella della Germania prima del Nazismo, una delle culle più eminenti della Grande Cultura Europea).</div>
<div>
<b>Non è questione di destra e sinistra, questa: è una questione di giustizia o ingiustizia, di carità o individualismo, di speranza nel futuro o di condanna alla propria autodistruzione.</b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Perché alla fine l’essere umano è “condannato” all’empatia, per semplice spirito di sopravvivenza di una specie così eminentemente sociale, e dotata di autocoscienza, qual è la nostra.</div>
<div>
La negazione di questa essenziale pulsione nega la stessa umanità dell’essere umano, e non solo dell’altro, del diverso, del “nemico”, ma specularmente anche di sé stessi. <i>L’insensibilità cieca nei confronti dell’umanità del deportato gassato e incenerito nei campi ha alla fine, per fortuna, portato alla cancellazione da ogni consesso umano dei carnefici</i>. Dico per fortuna perché l’unica alternativa a questa macabra ordalia finale sarebbe stata l’auto-estinzione dell’intera specie.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Questo è ciò che la memoria di questi fatti ci insegna, come un punto fermo fissato PER SEMPRE.</div>
<div>
<b>Questo segna oggi il limite di ciò che non potremo mai permetterci di valicare ancora.</b></div>
<div>
Ed è per questo che non possiamo rimanere inerti di fronte ai ritorni di questa letale malattia autoimmune che a ondate investe le società, riportando intere masse all’egoismo più cieco e primordiale e togliendo loro la capacità di provare empatia, e di conseguenza, come dicevo, distruggere senza scampo il senso stesso della propria sopravvivenza specifica nell’economia dell’evoluzione terrestre.</div>
<div>
<b>Il Male</b> è banale, e per questo si tende a sottovalutarlo, per pigrizia, per ignavia, per stupidità, per distrazione. E quando esso finalmente agisce, è ormai tardi per poterlo contrastare.</div>
<div>
<b>La Memoria</b> è l’unica arma efficace che abbiamo a portata di mano per smascherarne l’orrido che cela, e <b>neutralizzarlo prima che possa agire</b>.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Alla fine, la Memoria che commemoriamo in questo giorno, ma che ci deve illuminare la mente in ogni giorno della nostra vita, non è altro che l’istinto di Sopravvivenza della nostra umanità.</div>
<div>
La Memoria non è un rituale, laico o religioso, di appartenenza e di richiamo a un passato a noi remoto, estraneo, ormai consumato e irripetibile. <b>La Memoria - specialmente oggi - è uno stato permanente di lotta e di resistenza.</b><br />
<b><br /></b></div>
<div>
Forse mai come oggi, dopo 70 anni da Aushwitz, è importante tenere viva questa Memoria, come antidoto all'individualismo suicida, e arma carica di difesa per la nostra insorgenza contro il Male.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i><span style="font-size: x-small;">(Come chi di voi ha la bontà di seguirmi qui si sarà accorto, mi sono presa un lungo periodo di pausa nella pubblicazione delle mie poesie, forse il più lungo e sofferto da quando ho iniziato questa attività con voi, perché frenata da una forma di pudore, di ritegno di fronte a una situazione che sento molto dolorosamente e con angoscia. Come affermava qualcuno, è difficile, dopo Aushwitz, fare poesia. È difficile trovare il senso di questo “strumento di conoscenza” così profondo, ma allo stesso tempo così evanescente, in tempi di crisi così profonda, nello scatenarsi di forze così oscure e pericolose.</span></i></div>
<div>
<i><span style="font-size: x-small;">Tuttavia la poesia si impone anche al di là delle mie intenzioni, del mio disagio. Ha continuato a fluire, in qualche modo, anche se ne ho momentaneamente sospeso la “pubblicazione” regolare. Non appena sarò riuscita a fare chiarezza per la mia sensibilità e la mia coscienza, riprenderò a pubblicare. La mancanza di questo mio ponte di comunicazione con il mondo, con voi, si sta facendo sentire, con crescente urgenza. E solo l’urgenza, non la consuetudine, può giustificare questa grande espressione di narcisismo che è la Poesia agita ed esibita…)</span></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Con amore, a presto, spero, molto presto</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Marianna </div>
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<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
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maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-42307257047668250112019-12-08T13:18:00.000+01:002020-01-27T19:24:49.405+01:00Qualcuno mi disse<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
P<span style="font-size: 12px;">roprio oggi, mentre ero intenta a preparare la pubblicazione del testo odierno, scritto alcuni mesi fa, mi ha raggiunto la triste notizia della morte di uno degli ultimi sopravvissuti e testimoni dell’Olocausto, Pietro Terracina, per il quale vi rimando alla nota di Repubblica di oggi, 8 dicembre ’19:</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<<a href="https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/08/news/morto_piero_terracina_tra_ultimi_sopravvissuti_di_auschwitz-242881139/" target="_blank">Addio a Pietro Terracina</a>></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Ormai sempre più rapidamente, per ovvie ragioni anagrafiche, uno a uno stiamo perdendo gli ultimi tra i già pochissimi sopravvissuti a quella furiosa follia collettiva che segnò la nostra Civiltà con un marchio di infamia indelebile.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Cosa ci accadrà dopo? Quando rimarremo da soli, quando potremo affidarci esclusivamente alla memoria e ai documenti probatori di cui siamo in possesso, cosa faremo?</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Già in questi ultimissimi anni, o addirittura mesi, stiamo assistendo a un degrado infame e dilagante, con la riemersione di sedicenti “opinioni” dal profondo della sentina della Storia, dove credevamo di averle per sempre seppellite, o almeno celate per pudore alla vista. Come carcasse putrefatte e carogne immonde smosse da un’inondazione stanno riemergendo dai fanghi di una mefitica palude figure, personaggi, dichiarazioni, menzogne e perfino “rivendicazioni” che mai avremmo potuto nemmeno immaginare fino a pochissimi anni fa.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Sappiamo bene la natura e la causa dei questa “inondazione”, che è da cercare nell’insorgenza a livello quasi planetario, e di certo nei Paesi di Democrazia Liberale, di teorie e politiche populiste, sovraniste e di destra estrema, diffuse capillarmente grazie ai nuovi media digitali e sostenute dall’onda montante di odio e di reazione di massa irrazionale e autodistruttiva a una realtà in rapido mutamento.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Stiamo rimanendo sempre più soli a fronteggiare questo rovinoso tsunami di barbarie, e ogni volta che uno dei testimoni viventi della Storia ci lascia la nostra solitudine e la nostra vulnerabilità aumentano terribilmente.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Ma è del tutto naturale, e ineluttabile, che ciò avvenga, perché è ormai ora che proprio NOI, la nostra generazione, e quelle che verranno dopo di noi, si prendano carico IN PRIMA PERSONA di questa immensa responsabilità. Tocca a noi ora impegnarci, mai come ora, perché sia preservata e diffusa la memoria e la coscienza della nostra vergogna, solo così potremo evitare che la Storia ci ripresenti il conto in tempi ahinoi prevedibilmente assai brevi.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Ora, mentre facevo queste riflessioni sul carico e la responsabilità della memoria, e sul rimpianto per tutto ciò che già finora avremmo potuto – e dovuto – fare e non abbiamo fatto per sostenerla, non ho potuto evitare di notare come, per una pura coincidenza, tutto ciò trovasse in qualche modo espressione proprio nel breve componimento che stavo curando in vista della pubblicazione di oggi.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
In particolare mi piace pensare che quel personaggio che si accosta, alle mie spalle, e interpella direttamente la mia coscienza, e infine si allontana in silenzio lasciandomi disperatamente sola, sia in metafora proprio una di queste figure di riferimento fondamentali che dopo averci parlato, con forza e chiarezza, ci lasciano a far tesoro, se lo vogliamo e sapremo farlo, delle loro parole, della loro testimonianza, e del martirio di tanti altri come loro…</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Come ho detto non si tratta di un accostamento voluto, o in alcun modo programmato, ma di una pura coincidenza, eppure forse anche proprio per questo lo sento personalmente come estremamente vicino e significativo.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Avevo intitolato il componimento originale <i>“Pochi rimpianti!”</i>, con un punto esclamativo in senso esortativo. Ma ora ho preferito intitolarlo più semplicemente citando l’incipit <i>"Qualcuno mi disse"</i>, per sottolineare la presenza di quel <i>qualcuno,</i> di questo soggetto parlante, senza volto, ma così ingombrante e decisivo per la mia coscienza. E infine ho aggiunto in chiusura una strofa quasi madrigaleggiante, in facile rima, cercando di rendere la dolcezza e insieme la desolazione di questo abbandono.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Vi lascio alla lettura, come sempre e più che mai, con amore.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
M.P.</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br />
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: large;">Qualcuno mi disse</span></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: x-large;">Q</span>ualcuno mi disse: «Non nasconderti</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>non fuggire agli strali</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>dei tuoi ideali feriti, ma non morti:</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>vedi come dopo decenni</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>di sonno profondo, febbrilmente ora</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>in un grido, sono risorti,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e nel riconoscersi ancora quali</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>quelli della tua giovinezza, sebbene</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>ora tu sia canuta, curva, stanca,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e saggia, sono insorti.»</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Continuò, fumando discosto</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>perché conosceva il mio disagio:</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>«Le tue radici, tenaci</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>come gomene da ormeggio,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sono ancora in quei porti, tra quei moli,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>tra quelle navi dormienti e mansuete</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>come bovini, ove l’odore amaro</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>del sale si mesceva a quello acre</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e nerastro del petrolio,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e si incistava per sempre</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>nella tua pelle, nei tuoi capelli</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e nella memoria.»</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Aggiunse, senza alzare lo sguardo:</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>«Non fuggire, ché i luoghi che fuggi</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sono scolpiti sulla pietra della</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>tua memoria: non è dato fuggire</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>da ciò che in te porti,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>né dai rimpianti di ciò che colpevolmente</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>hai lasciato incompiuto,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>né dalle occasioni che hai avuto</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e hai bruciato per sempre.»</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Così concluse, e con una carezza</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sulle mie spalle spoglie</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>si allontanò, così come una brezza</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>porta via il fumo e le foglie.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
Marianna Piani</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Kilkenny, 11 Marzo 2019</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta <i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i> (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale </span><b style="font-family: "times new roman";"><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">che eBook </span><b style="font-family: "times new roman";"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b><span style="font-family: "times new roman"; font-size: x-small;">)</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
.</div>
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-22851483343655698812019-11-30T11:20:00.000+01:002019-12-01T13:34:53.430+01:00Davanti a un cielo così chiaro<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">A volte ci pare così effimera, inutile la poesia, di fronte a tutto ciò che accade nel mondo di orribile e imperdonabile, e spesso purtroppo irrimediabile, definitivo.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;"><br />Da cent’anni (o forse da sempre) ci si chiede c</span><span style="font-size: x-small;">osa può mai la poesia nella Storia</span><span style="font-size: x-small;">: cosa rimane di essa, dopo le ceneri di Auschwitz, e cosa può oggi, di fronte a chi, tutto attorno a noi, da queste ceneri non ha saputo né voluto apprendere nulla, non ha mai accolto in sé una parvenza umana, credendosi per ciò divino, e non ha mai creduto in un riscatto, o, peggio, continua ancora nutrire il vomito dell’odio, negando così tutto ciò che di lui lo potrebbe far diverso dalla bestia?</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">È vero, che senso ha più la poesia, dopo questo secolo di storia che pare non avere insegnato nulla a tanti, a troppi, se non il falso mito, che la forza, e l’atrocità che ne deriva, infine sia vincente?</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Eppure la poesia tuttora c’è, nel mondo, ed è irrinunciabile, insostituibile. È fiorita perfino tra i reticolati, di fronte alle bocche dei forni crematori, e ora forse, nel deserto effimero e desolato delle reti, è divenuta ancora più essenziale.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Al pianto del poeta rispondo che senza le sue parole, senza i suoi versi tracciati a sangue, e senza il suo pianto, la vita umana, quella di tutti noi, sarebbe semplicemente inaccettabile. Intollerabile. Inconcepibile. Incomprensibile.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">La poesia infine è tutto ciò che di innocente ci rimane.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Con amore<br />
M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: x-large;">D</span>avanti a un cielo così chiaro,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e luminoso e prossimo che pare</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>di affondare le braccia nelle nubi</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>come in una schiuma irreale</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>al solo alzarle, resto immobile</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>mentre rammento della mia innocenza</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>chiara e tormentata anch’essa,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>effimera come un pensiero all’alba.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>. . . .</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Risalii dunque l’altura che dava</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>lungo sguardo al vallone, e sullo sfondo</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>riposava del lungo giorno il lago</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>con un suo nitido baluginìo </i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>al cielo denso e intento del tramonto.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Fu qui che mi raggiunse, silenzioso</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>come un alito di vento, il poeta,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sostò a lungo sopra il bastione spoglio</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>prima di pronunciare una parola,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>un pensiero solo dopo cent’anni di silenzio: </i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>«Che sarà di noi ora, soffocati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>dall’odio, dal risentimento torvo,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>che faremo se ci ridesteremo</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e ci ritroveremo, troppo tardi,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>incapaci di riscattare una vita intera?»</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Io guardai in basso, sotto i miei piedi,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>nel precipizio, tra i tronchi frantumati</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>degli abeti e dei castagni, pensando</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>che sarebbe una morte assai insincera</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>finire a fracassarsi in quella anarchica purezza.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>Guardai lui, l’esteta, il limpido maestro</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>di parole, l’autore del “esser saggio”,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>il cinico romantico che aveva</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>insegnato al mondo la ragione vera</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>del distacco: e vidi che piangeva.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
Marianna Piani<br />
<div style="font-family: -webkit-standard;">
Kilkenny, Febbraio 2019</div>
<div style="font-family: -webkit-standard;">
<br /></div>
<div style="font-family: -webkit-standard;">
<br /></div>
<div style="font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-position: normal; margin: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta "Sillabario lirico e sentimentale" (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale <b><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b>che eBook <b><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b>)</span></div>
<div style="font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-position: normal; margin: 0px;">
<u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div>
<div style="font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-position: normal; margin: 0px;">
.<br />
<div>
<br /></div>
</div>
</div>
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-72205385327124149802019-11-23T14:49:00.001+01:002019-12-08T13:19:16.617+01:00Nostalgia e Milano<br />
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">ho disertato per un paio di settimane questo appuntamento, per me così importante e vitale, mi spiace molto, scusatemi davvero tanto.</span></div>
<div style="font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "helvetica";">Potrei dire che si è trattata di una interruzione dovuta a pressanti impegni di lavoro (ho anche viaggiato molto, nel frattempo, tra Francia, Irlanda e Italia), e ciò è sostanzialmente vero. Ma non è tutto.</span></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">In verità, in questo ultimo periodo, qualcosa mi ha impedito di applicarmi pienamente alla scrittura e alla poesia così come ho sempre fatto, e non me ne è mancato il tempo, ma piuttosto la serenità, la concentrazione, l’energia necessaria, mentre dentro di me da tempo ribolle un senso di angoscia, di incredulità e di smarrimento di fronte a ciò che sta accadendo attorno.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Io mi considero una privilegiata, e molto, molto fortunata, ho potuto avverare il mio sogno di vita costruendomi una famiglia con la persona che amo in luoghi che amo, la mia vita è infine il risultato di scelte mie, prese in piena coscienza e maturità, ormai “nel mezzo del cammin di nostra vita”, e non determinate da circostanze fortuite o da incontrollabili destini. Almeno in apparenza.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Eppure non mi sento davvero libera ora: nel mondo, e in particolare nel mio Paese, che ho lasciato quasi con rabbia, sbattendo la porta dietro di me, dilaga oggi un odio e una frenesia di dissoluzione che limita fortemente la mia percezione di libertà, e quindi di felicità, anche quassù, a mille e più chilometri di distanza. Libertà e felicità: due sentimenti per me strettamente e indissolubilmente legati, non vi è possibilità dell'uno senza l'altro. E non vi può essere senso di libertà quando la libertà nel mondo che ci circonda è così pesantemente minacciata. La libertà minacciata non è solo quella delle vittime e dei bersagli inermi di quest’odio, uomini, soprattutto donne, gli immigrati, i diversi, i poveri e gli esclusi del mondo; ma anche, e secondo me soprattutto e più pesantemente, degli stessi carnefici, di coloro che odiano, e che dell’odio – e della paura che lo genera – sono prigionieri e schiavi senza speranza.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Purtroppo – e ovviamente – in me non alberga il genio e lo sterminato talento di scrittori come Pasolini, Lorca, Eluard, Ungaretti, Fortini, lo stesso Dante sopra tutti, che nella poesia sapevano trovare strumento e arma di battaglia e di lotta, di polemica e di impegno incisivo sulla Storia. La mia voce è incomparabilmente più flebile, flebilissima, incapace fin di di trovare singole parole adeguate all’indignazione, all’angoscia, alla rabbia, al ribrezzo di fronte a questa onda anomala di follia e di depravazione reazionaria. Un'onda che pare inarrestabile, che minaccia di abbattersi su di noi portandoci indietro di decenni, e che anzi si è in parte già pesantemente abbattuta sulle nostre teste.<br />
Per questo sempre più di frequente mi devo fermare, prendere fiato dall'affanno che mi vela la vista, cerco di ritrovare una traccia visibile del percorso compiuto fin qui, un orientamento al mio cammino, scavando a mani nude tra i detriti e le macerie che coprono i segnali rossi che marcano il sentiero, cercando di disseppellirli uno ad uno man mano che faticosamente avanzo.<br />
La scrittura, beninteso, per me continua ancora, mi accompagna sempre, ma per poter pubblicare sento la necessità di elaborare (e di “soffrire”) molto più di un tempo. E proprio per il rispetto che devo ai miei quattro lettori, voi amici e amiche, non me la sento di procedere a qualsiasi pubblicazione fintanto che la mia visione rimane così confusa e turbata.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Oggi comunque, dopo questa pausa prolungata provo a riprendere (forse non a caso occupandomi di un sentimento insieme dolce e devastante, confortevole e distruttivo, quale è la <i>nostalgia</i>) questi miei appuntamenti, ma per la prima volta da anni senza sapere veramente se riprenderà in modo continuativo o se invece rimarrà frammentario, discontinuo, sebbene nel mio taccuino vi siano sempre decine di testi che attendono e chiedono con insistenza di uscire nel mondo. Perché lo stato d’animo, se pure non “placato”, deve essere almeno sufficientemente lucido e sereno per poter affrontare il necessario lavoro di lettura e revisione indispensabili prima di proporre alla pubblicazione alcunché.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Perdonatemi questa lunga prolusione, ma penso che la vostra amicizia e la vostra fedeltà a queste paginette meriti da parte mia non una giustificazione, ma certo almeno un tentativo di intima e scoperta confessione.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">Vi lascio alla lettura di questo breve testo in endecasillabi piani, dedicato alla mia antica città d'adozione, che ho lasciato orai da quasi tre anni, un testo semplice e ingenuo come lo è la “nostalgia” per il tempo che ineluttabilmente ci lasciamo alle spalle e quella per la nostra prodiga e forse sprecata giovinezza.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">con amore</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: large;">Nostalgia e Milano</span></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i><span style="font-size: x-large;">A</span>vrei detto mai che avrei provato</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>questo strano, un poco obliquo</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sentimento del tempo sprecato</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>che potrei chiamare nostalgia,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>se non ne temessi la greve risacca</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>in un’ondata di cruda amarezza:</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>sì, direi nostalgia, per la città</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>che ho abbandonato, per la Milano</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>che ho abitato nei miei anni più cari,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e più disperati, per le sue piogge</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>petulanti e malate, per quei giorni</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>di smarrimento, per le luci e le ombre</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>cupe dei viali e dei cavalcavia,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>per le passeggiate vaghe e affrettate</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>in vie affollate di morte illusioni,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>morte foglie cadute di mortali</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>illusori traguardi, un camposanto</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>di mortali soccombenti ambizioni.</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<i><br /></i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>(Vestivo elegante, un abito nero</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>attillato sul mio corpo minuto,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>scarpe col tacco e intrepide gambe</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>per il mio primo colloquio importante,</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>e fremevo con la mia giovinezza</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<i>colma di rabbia e spavalda fierezza.)</i></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
Marianna Piani</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
Kilkenny, Febbraio 2019</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-position: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-position: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta "Sillabario lirico e sentimentale" (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale <b><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b>che eBook <b><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b>)</span></div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal;">
.</div>
<br />
<div style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-90778375949992353262019-10-26T19:03:00.003+02:002019-10-26T19:03:52.775+02:00Per raggiungere me<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">Amiche care, amici</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">L'irlanda, dove ormai da oltre due anni ho fissato il mio piccolo esilio volontario, è un Paese ventoso, e ventose sono le mie terre d'origine, Trieste, il suo mare e il suo retroterra carsico, e forse per questo fin dal primo momento in cui mi ci sono stabilita mi sono trovata in qualche modo a casa mia, dopo l'altro assai più lungo esilio trascorso a Milano, memorabile certo più per le sue nebbie novembrine. E anche il mare, sebbene io abiti un po' all'interno, si fa sentire in qualche modo nell'aria, e un poco anche nel carattere delle persone che incrocio, cordiali, accoglienti e nel contempo selvagge.<br />Proprio in una ventosa, selvaggia serata di Febbraio, così tipicamente irlandese, è nata questa riminiscenza che oggi vi propongo.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Grazie sempre per la vostra presenza, mi scuso per l'assenza della scorsa settimana, ero travolta da impegni.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Con amore</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">Per raggiungere me</span></i><br />
<i><span style="font-size: large;"></span><br /></i>
<i><span style="font-size: x-large;">C</span>he vago sussulto del cuore</i><br />
<i>sentire il rumore del vento <br />questa sera quassù, così lontano<br />dal tempo e dai luoghi<br />incomparabili della memoria.</i><br />
<i></i><br />
<i>Porta esso con sé i profumi aspri<br />delle scogliere, non tanto lontane<br />da qui, e – mi pare, ma forse<br />è soltanto una sfuggente illusione –<br />quello più pacato delle pinete.</i><br />
<i></i><br />
<i>Le scure tenaci radici<br />aggrappate con spasmo alla pietra<br />bianca del Carso, anch’essa,<br />per un sortilegio nebulizzata<br />nel vento, e fin qui giunta.</i><br />
<i></i><br />
<i>Forse, ma non oso crederci invero,<br />questi elementi dai miei luoghi<br />e dai miei tempi si sono imbarcati<br />sopra queste folate di maestrale<br />proprio per raggiungere me.</i><br />
<i></i><br />
Marianna Piani<br />
Kilkenny, Febbraio 2019<br />
<br />
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta "Sillabario lirico e sentimentale" (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale <b><span style="color: #000120;"><u><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></u> </span></b>che eBook <b><u><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></u></b>)</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<u><span style="color: #000120;"></span></u><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
.</div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-86253983404761526782019-10-13T19:18:00.000+02:002019-10-13T19:18:29.772+02:00Incidevo corteccia<br />
<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">credetemi, non è come si pensa: non è l'orgoglio, né la gaiezza, bensì il disagio, l'amarezza, la solitudine e anche il dolore a segnare la vita di chi ama in modo diverso. O che ama d'un amore per qualunque motivo contrastato, importuno, fuori dagli schemi sociali, o di virtù, o di ceto, o di convenienza, o religione, o etnia, o colore della pelle.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Personalmente per anni, e ancora oggi, ho sentito addosso il peso del giudizio, e del pregiudizio, a volte perfino, in qualche modo, di quello positivo. La riprovazione inespressa, quella dichiarata, a volte anche ad alta voce, o espressa con atti concreti di esclusione, di fobia, e perfino di violenza; oppure al contrario la solidarietà eccessiva, un po' sguaiata, esibita, non esente anch'essa di un cumulo più o meno nascosto, più o meno inconfessato di pregiudizi.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Che poi l'unica cosa che vorremmo davvero con tutte le nostre forze, noi innamorate, è che questo nostro amore, la nostra vita, la nostra reciproca dedizione passassero semplicemente il loro tempo, breve o lungo che sia, inosservati, segreti, uguali a quelli di milioni di altre e altri come voi, e come noi.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">E proprio il tempo dell'amore, e la sua perpetuazione, è il soggetto di questi versi, nati senza un titolo, forse per pigrizia, forse per noia, forse per intima necessità, e così rimasti...</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Grazie per la vostra presenza qui, come sempre, con amore.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<i><span style="font-size: x-large;">I</span>ncidevo corteccia di tagli profondi</i><br />
<i>con penosa fatica, lettera per lettera</i><br />
<i>tracciavo parole che dicevano il tempo</i><br />
<i>e i luoghi e i ricordi che avevamo vissuto</i><br />
<i>soffrendo forse assai più che gioendo</i><br />
<i>del nostro malversato amore.</i><br />
<i></i><br />
<i>C'era chi ci accoglieva con sguardi di scherno,</i><br />
<i>chi ci riservava morbose attenzioni,</i><br />
<i>chi ci inquadrava nel suo mirino,</i><br />
<i>pronto a esplodere i colpi</i><br />
<i>della sua miseranda impotenza;</i><br />
<i>e amiche eleganti emancipate</i><br />
<i>che ci sfuggivano con malcelato disprezzo.</i><br />
<i></i><br />
<i>Così, sotto il nostro platano grigio</i><br />
<i>come il volto aggrottato di un vecchio</i><br />
<i>ci accoccolavamo, una con il capo</i><br />
<i>appoggiato alla tempia dell’altra,</i><br />
<i>nell’ombra che complice ci avviluppava</i><br />
<i>rendendoci solo vaghe visioni.</i><br />
<i></i><br />
<i>Era un istante, una pausa nel corso</i><br />
<i>di quel tempo, infinitesimo e immenso</i><br />
<i>tra noi finalmente: inosservate</i><br />
<i>potevamo saldare le nostre anime assieme.</i><br />
<i>Allora incidevo parole nel legno sapendo</i><br />
<i>che sarebbero cresciute con noi.</i><br />
<i>Il tempo così sarebbe stato sconfitto.</i><br />
<i></i><br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, 3 Febbraio 2019<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">(Per chi volesse, la mia ultima raccolta "Sillabario lirico e sentimentale" (ISBN 978-0-244-18660-9) è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale <b><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></b> che eBook <b><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></b>)</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
.<br />
<br />maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-76728445233198810282019-10-06T19:14:00.004+02:002019-10-13T19:13:18.912+02:00Voci di parole<br />
<br />
<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">ora mi rendo conto che tutta la mia vita è stata una continua, disperata ricerca di un senso, di una ragione, di una direzione che mi aiutasse a riconoscere me stessa nello specchio dei miei pensieri, e per tutta la vita mi sono affidata alla Parola, alla volontà di dire, di interloquire, di comprendere attraverso il veicolo di questo umanissimo miracolo, che può essere un dono inestimabile, un'arma terribile, e il forziere della nostra memoria.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Come è strano che la mia vita, edificata sopra la mia capacità di creare immagini, visioni, figure, forme, colori, che produco per mestiere, sia peraltro così profondamente radicata in una epressione tanto astratta e immutabile, quale è la parola.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Le immagini sono parte della mia vita, ma non ne forniscono una spiegazione, una riparazione, o una giustificazione, e nemmeno una raffigurazione. Sono soltanto oggetti, rappresentazioni del mio sistema di visione e di immaginazione.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">La Parola, invece, è l'ordine che inseguo da sempre, l'espressione panica della nostra solitudine di fronte all'universo. L'universo, si sa, è per definizione <i>irrappresentabile</i>: tutta la mia ricerca dunque è un tentativo, destinato a rimanere irrisolto, di trovare una interpretazione formale a questo "irrapresentabile".</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">È qui, solo qui, tutta qui la mia ricerca, che so essere, ancora una volta per definizione, destinata a non raggiungere mai una meta, e sempre ripartire daccapo.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Con amore</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">Voci di parole</span></i><br />
<i></i><span style="font-size: large;"></span><br />
<i><span style="font-size: x-large;">Q</span>uanto ho cercato in questi anni parole,</i><br />
<i>i miei più intimi colloqui, e sul fondo<br />di questi fiumi, ora lenti e torbidi,<br />ora impetuosi, ora smarriti in secche<br />aride e infruttuose, il senso della<br />mia ricerca affannata e disperata</i><br />
<i></i><br />
<i>Quanto anche ho cercato tra le parole</i><br />
<i>dei poeti, nei loro vuoti, nei loro<br />silenzi indecifrabili e bastardi,<br />negli spazi bianchi, disseminati<br />apposta tra i versi, tra strofa e strofa,<br />e negli occhielli dei volumi a stampa</i><br />
<i></i><br />
<i>Non ho cercato saggezza, e neppure</i><br />
<i>la traccia d’una qualsiasi armonia,<br />né il suono d’una ritrovata grazia.<br />Non la conoscenza, colà criptata,<br />né l’onestà dei giovani folli anni.<br />Solo la voce fertile del poeta</i><br />
<i></i><br />
<i>immutata, come acqua che sprigiona</i><br />
<i>dalla montagna, voce di parola<br />e di pensiero che inonda l’invaso<br />e poi ne fugge in tumulto, svellendo<br />dal fondo massi, e sassi frantumati,<br />e radici di abeti millenari</i><br />
<i></i><br />
<i>mai domati.</i><br />
<i></i><br />
<i></i><br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, Gennaio 2019<br />
<br />
<br />
<br />
(Per chi volesse, la mia ultima raccolta "Sillabario lirico e sentimentale" è disponibile su Amazon, sia in versione tradizionale <b><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">QUI</a></b> che eBook <b><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">QUI</a></b>)maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-42775960662583683012019-09-29T18:55:00.001+02:002019-09-29T19:15:04.749+02:00Esci via da me, pensiero<br />
C<span style="font-size: x-small;">are amiche, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;">oggi propongo alcuni versi scritti poco meno di un anno fa (non registrai la data precisa) quando più forte e viva era la sensazione di vedere il mio paese sprofondare in un abisso di ineluttabile, progressivo degrado; un degrado di umanità, di sensibilità, perfino di pura e semplice dignità.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">I giorni di relativo, e probabilmente momentaneo respiro che stiamo vivendo in queste ultime settimane, un anno fa sembravano inconcepibili, e assistevamo con un misto di angoscia, orrore e disperazione a un susseguirsi progressivo di avvenimenti che parevano inarrestabili, sostenuti da un’onda devastante di risentimento, rancore, odio, xenofobia spinta fino a un aperto razzismo, quale non avevamo mai visto prima, e non solo noi, ma neppure la generazione prima di noi.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Non inserii questi versi nella mia piccola antologia in preparazione: all’epoca in cui ero impegnata nella raccolta e nella selezione dei testi, questo mi appariva troppo legato alla realtà contingente, anche perché in quel momento ci trovavamo ancora pienamente dentro quella temperie, la indegna e incivile piazzata nota come “il discorso del Papeete” che pose repentinamente fine a questo ignobile capitolo di storia, o cronaca, era ancora lontana da avvenire, e del tutto imprevedibile.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Ora però siamo, come dicevo, in un momento in cui l’imprevedibile è avvenuto, e quindi è possibile girarsi per un momento indietro per vedere cosa ci siamo, per ora e fortunosamente, lasciati alle spalle, e che cosa rischiamo di ritrovarci di fronte molto presto, se non saremo capaci di impegnarci con tutte le nostre forze per creare una alternativa valida.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Al tempo in cui scrissi questi versi la mia stessa scrittura, il senso che essa poteva avere in questo momento per me e per la mia vita dentro questa realtà profondamente squassata dalle sue stesse fondamenta (Costituzione, Carità Cristiana, Democrazia), era entrata in una fase di profonda crisi, da cui in realtà non sono ancora uscita, tanto è vero che mi è tutt’ora penoso, terribilmente faticoso scrivere “poesia”, proprio io che ero abituata invece a dover piuttosto contrastare una eccessiva facilità di scrittura, non sempre accompagnata da una qualità almeno accettabile.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">La Parola, per me così importante, essenziale, evaporava, diveniva sempre più inafferrabile, sempre più inconcludente, di fronte a un incendio che stava devastando le mie certezze, infiammando le mie più profonde convinzioni etiche, morali e umane.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Si tratta questo di un lavoro impegnativo, ancora in pieno svolgimento; piano piano sto ritrovando un equilibrio, e confrontandomi con altri (e forse proprio questa per me è la più grande novità) che condividono le mie idealità, i miei timori, le mie speranze, sto ritrovando un senso a ciò che sto facendo. </span><br />
<span style="font-size: x-small;">Mi rendo conto che non meno di prima, ma forse più che mai ora, una strofa che parla dell’amore è vitale, palpitante, e carica di senso, importante da trasmettere, da condividere.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">In fondo soltanto l’amore, proprio quello più disarmato e nudo, soltanto l’amore può davvero sconfiggere l’odio.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Con amore, come sempre grazie per la vostra lettura, grazie di essere qui.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: x-large;">E</span>sci via da me, pensiero, svapora,<br />sfuggi come una nuvola di fiato<br />nel gelo dell’alba urbana,<br />condènsati sui vetri degli androni,<br />sulle lastre delle vetrine, <br />negli occhi tristi dei passanti,</i><br />
<i></i><br />
<i>mùtati in rugiada e lacrime</i><br />
<i>che venano i muri grigi<br />dei palazzi e delle case<br />lungo i viali spogli di forme e storia<br />delle periferie. Ora è il momento<br />di darmi il senso, in fine, del tuo fluire.</i><br />
<i></i><br />
<i>Ogni senso è liquefatto ormai, cola</i><br />
<i>come quella rugiada, prende forma<br />senza una forma, come l’acqua<br />in un torrente, s’adagia, e riprende<br />a precipitare, e tracima l’alveo<br />in cerca di un’etica che muore.</i><br />
<i></i><br />
<i>Incombono le livide ombre</i><br />
<i>di ciò che credevamo annientato<br />per sempre: non i campi, o le siepi<br />di filo spinato – per ora – né i roghi<br />della ragione; peggio ancora<br />nuove tenebre ad accecare menti.</i><br />
<i></i><br />
<i>Mi appare nuovamente immorale</i><br />
<i>scrivere ora in colonne di versi.<br />Occorre agire. Forse anche morire.<br />Non più parola: il pensiero si fonde<br />in un rogo indecente<br />di cronaca e storia.</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
Marianna Piani</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
Irlanda, 2019</div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
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<i></i><br />
<i></i><br />
<span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">(Per chi volesse, la mia seconda raccolta </span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i></b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> è disponibile da Amazon in formato tradizionale </span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">, e eBook </span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">.)</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-38788969481521126542019-09-22T19:00:00.002+02:002019-09-29T19:14:13.120+02:00Qualche pigra parola<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">Amiche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">desideravo per prima cosa ringraziare un'altra volta tutti coloro, e non sono pochi, che mi hanno onorata con la loro attenzione, acquistando su Amazon (in eBook o su carta) la mia ultima "fatica", "Sillabario lirico e sentimentale".</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Non essendomi rivolta a un editore, ma avendo scelto la via - un poco controversa - della autopubblicazione pura, non mi attendevo davvero la risposta che ho ottenuto in così breve tempo. Beninteso, si tratta sempre di numeri in assoluto modestissimi, tuttavia, dopo il mio "esordio" in stampa di un paio di anni fa, che ebbe un riscontro talmente minimo da spegnere in me ogni eventuale ambizione di successo, se mai ci fosse stata, certamente non mi aspettavo che così tanti lettori mi concedessero la loro fiducia.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Sinceramente, ho sempre scritto soltanto perché sentivo la spinta a farlo, radicata dentro di me, e mai per avere "audience"; e non ho mai e poi mai inseguito i numeri, né su questo sito né sulla distribuzione dei miei testi stampati. Tuttavia la scrittura ha valore solo se incontra la lettura, e se anche è vero che un alto numero di lettori non rendono necessariamente un testo valido, è anche vero che un testo che non presupponga la presenza e il riscontro di (pochi o tanti) lettori è quasi sempre un testo privo di valore.</span><br />
<div>
<span style="font-size: x-small;">E questo vale tanto più per un testo poetico, dove il "poetico" si distingue dal "prosastico" principalmente per la maggiore - a volte assolutamente prevalente - rilevanza data alla "parola" rispetto alla "narrazione". Un testo poetico riceve senso soltanto quando è recepito e, per così dire, decodificato da una comunità di lettori, non essendoci la traccia della "storia" a garantirgli una sopravvivenza "oltre" il testo.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Dunque, l'unica cosa che posso fare a questo punto è ringraziare di cuore tutti, lettrici e lettori, e non solo coloro che hanno avuto fiducia e hanno voluto portarsi fisicamente a casa un pezzetto della mia vita sotto forma di pagine in carta o digitali, ma anche tutti coloro che di quando in quando trovano la curiosità e il tempo di soffermarsi su queste pagine, assai più volatili, ma anch'esse rese significative soltando dalla presenza di chi ha la bontà di accostarsi e leggerle.</span></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;">Grazie davvero, grazie infinite!</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Vista questa vostra benevolenza, ho sentito ora la necessità di riprendere in mano la mia prima raccolta ("Le solitudini e i luoghi") di cui dicevo sopra, che fu un primo esperimento nato quasi come una scommessa con me stesssa, e ora sto lavorando alacremente su una sua riedizione, totalmente rielaborata - quindi non solo rivista e corretta, ma proprio ripensata e ristrutturata; ma di questo dirò più in là, quando sarò in dirittura di arrivo...</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">A proposito di "parole", la lirica che propongo oggi si occupa proprio di "parole mancate", quelle che per stanchezza, per pigrizia o abitudine a volte trascuriamo di dire a chi ci ama.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Queste parole orfane, questi pensieri non tanto "mai nati", quanto "mai detti", sono come il tempo che ci sfugge di mano e che sappiamo non tornerà mai più, portando via con sé tutte le sue occasioni uniche, preziose, irripetibili. Ogni parola d'amore, di tenerezza, di affetto che dimentichiamo o rinunciamo a dire alla persona che ci sta accanto e ci ama, e forse la aspetta, sono altrettanti pezzi di felicità che scivolano via dalla nostra vita, e ci sfuggono per sempre. Non c'è nulla che possa compensare questa perdita, non esiste motivo tanto grande da giustificarla.</span></div>
<span style="font-size: x-small;">Il dramma è che ce ne accorgiamo solo quando il danno - alla nostra felicità - è ormai compiuto.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">Con amore</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: x-large;">Q</span>ualche pigra parola ti dirò</i><br />
<i>soltanto:</i><br />
<i><br /></i>
<i>la stanchezza chiude e scarica il giorno;</i><br />
<i>tu t’affidi a un farmaco per lenire<br />il tuo dolore profondo, invisibile<br />sotto la superficie del tuo calmo<br />respiro.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Lento. Regolare. Lo ascolto, come</i><br />
<i>tutte le notti: è il suono caro, fragile<br />della tua vita che fluisce al mio fianco.<br />Vorrei aver trovato oggi per te<br />quelle parole d’amore che tu<br />t’attendi, che meriti, che rimpiangi.<br />Senza dire. O sapere.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Qualche pigra parola sfumerà</i><br />
<i>nel pianto.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Ciò nonostante, per il dolore o</i><br />
<i>l'abitudine, oppur per allegria,<br />ci rimarremo accanto.</i><br />
<i></i><br />
<br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, 2019<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Per chi volesse, la mia seconda raccolta poetica </span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">"Sillabario lirico e sentimentale"</b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> è disponibile da Amazon, sia in formato tradizionale (</span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 13.33px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a>) </b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">che eBook (</span><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 13.33px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b><span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: italic; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">) .</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
.maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-56021363732175340392019-09-15T14:02:00.000+02:002019-09-22T18:59:08.009+02:00Un folle bacio e alcune facili rime<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">A<span style="font-size: x-small;">miche care,
amici,</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">sono rientrata
giusto una settimana fa da un lungo viaggio che mi ha privata temporaneamente della presenza della mia compagna, rimasta in Irlanda per motivi di lavoro, come
motivi di lavoro sono stati quelli che mi hanno costretta a partire.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Nulla come una sia
pur momentanea lontananza ci fa sentire l’importanza di una presenza affettiva, e anche d’amore e di desiderio. Lunghe notti in albergo – o in casa, a Milano –
mitigate solo da lunghe telefonate serali che non alleviano, ma anzi rinfocolano la percezione di solitudine. Stranamente, pur potendolo fare, né io né lei abbiamo voglia di andare
in video, su Skype o WA, che pure per lavoro utilizziamo frequentemente, come
se quell’immagine fosse troppo artificiale, artificiosa, incorporea, staccata da noi, e finisse
per farci sentire più lontane ancora, fisicamente ed emozionalmente. Preferiamo
affidarci alla telefonata tradizionale, che percepiamo come più intima e sensuale,
come un dialogo sussurrato a brevissima distanza.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">È comunque un’illusione effimera, che si
dissolve al momento di chiudere la comunicazione. E a quel punto la solitudine si corica
al nostro fianco e torna ad essere la nostra unica fedele compagna di viaggio.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Il ritorno, l’arrivo
all’aeroporto, dove ritroviamo lei (o lui) ad attenderci con un luminoso sorriso che si accende non appena ci scorge tra la folla, è il
momento in cui si sciolgono tutti questi sentimenti contrastanti, il disagio sottile di queste attese, e la gioia intensa di ritrovarsi,
rinnovata come se si rinnovassero gli attimi e le emozioni del primo incontro; questo momento compensa in un colpo solo tutti i giorni di tristezza e di smarrimento. Facendoci capire
ancora una volta quale immensa meraviglia è per tutti noi l’amore…</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">La lirica che
segue, scritta circa un anno fa, cerca di raccontare uno di questi magici
momenti, in cui ero io ad accogliere lei al ritorno da un lungo interminabile tour di concerti (in
Danimarca e Belgio).</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Con amore</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">M.P.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: large;">Un folle bacio
e alcune facili rime</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><span style="font-size: large;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-large;">H</span>o scelto, per
venirti incontro amore</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>l’abito più semplice
e più bello:</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><br /></i></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>come un fiore
aperto al sole</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>la gonna che
m’accarezza</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>le gambe
ansiose.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Le scarpe con
il tacco che rintocca</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>il mio passo
sulla pietra della via,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>annunciando al
mondo intero</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>la mia irrefrenabile
allegria.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>La camiciola
bianca in seta fina</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>che rivela l’ansia tesa</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>del mio petto –
che ti vuole, adesso! –</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>illuminato da
una collana</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>da due soldi
che spicca tuttavia</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>come il lampo torrido dei tuoi occhi</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>chiari, dissi
un giorno indulgendo</i></span><br />
<i>nel banale<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">, come laghi alpini.</span></i><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Gli orecchini
che mi donasti</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>che sprigionano
faville</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>sotto il sole
sghembo di settembre.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Un nastro
infine tra i capelli neri</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>che ho appena
accorciato per esaudire</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>un tuo volere.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Per poterti</i> </span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>ancor piacere.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><br /></i></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>E finalmente
questa sera, dopo</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>tanto lontano viaggio, poserò</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>sulle tue
labbra vertiginose</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>come il
peccato, un solo, unico</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>appassionato, eterno,
folle bacio. </i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Ci perderemo
insieme, tu ed io,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>già qui nel
salone aperto e affollato</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>della stazione, tra le corriere.</i></span><br />
<i></i><br />
<br />
Marianna Piani<br />
Kilkenny,<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"> 27/09/18</span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Per chi volesse, la mia seconda raccolta poetica <b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b> è disponibile da Amazon, sia in formato tradizionale (<b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-size: 13.33px; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a>) </b>che eBook (<span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 13.33px; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"></span><b style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-size: 13.33px; font-variant: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b>) .</i></span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><b><u><sub><sup><strike><br /></strike></sup></sub></u></b></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">.</span><br />
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-77728604246339356852019-09-07T10:50:00.003+02:002019-09-29T19:13:19.262+02:00La mia compagna canta<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">A<span style="font-size: x-small;">miche care,
amici,</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Riprendo a
pubblicare i miei pensieri, dopo una breve pausa per un rapido "viaggio in Italia" (per motivi di lavoro).</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">È un poco curioso sentirsi in qualche modo straniera in patria, anche se in realtà nulla mi
sembra cambiato, e dopo poche ore a Milano avevo la sensazione di non essermi
mai mossa.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Ciò che più mi
ha colpito, appena mi sono risvegliata e sono uscita per la colazione al bar
sotto casa, è stata la luce sfolgorante, quasi accecante, del tutto diversa da
quella soffusa, cristallina ma già quasi autunnale che avevo lasciato poche ore
prima in Irlanda.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">In Irlanda
avevo lasciato anche la mia compagna, impegnata in un giro di concerti, ed è la
prima volta da oltre un anno che mi ritrovo sola con me stessa, a milleseicento
chilometri di distanza, a dormire in un letto che mi sembra diventato troppo
grande. E anche i miei gatti sono rimasti ad aspettarmi laggiù. O meglio, lassù.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Non sento la
solitudine però, non ne ho avuto il tempo, sono stata troppo impegnata per il lavoro,
e già stasera mi imbarco e sarò a Dublino a mezzanotte, dove la ritroverò ad
attendermi.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Tuttavia provo
un sottile senso di tristezza, di mancanza, come se questi giorni trascorsi senza
di lei fossero dei giorni vuoti, sprecati, non vissuti. Non vissuti a pieno,
almeno. Un tempo sottratto, passato, e perduto per sempre.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Non resta che
evocare la sua presenza nella memoria, e per me la poesia è precisamente il
luogo e il rifugio della memoria.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Per questo la
breve canzonetta che pubblico oggi risponde perfettamente al mio stato d’animo,
combattuto tra la dolcezza del ricordo e l’ansia dell’imminente
ricongiungimento.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Con amore</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">M.P.</span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: large;">La mia compagna
canta</span></i></span><br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-large;">L</span>a mia compagna
mi è accanto,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>e mi dice: –
canto.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Perché così non
sarai più sola –</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>e con la sua mano,
piccina</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>e salda, mi
tocca una spalla</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>con quella sua
dolcezza amara.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><br /></i></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>E quieta quieta
intona la sua voce</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>così uguale a quella
d’un flauto antico,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>mormora note
morbide e distese</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>che mi
penetrano la mente come</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>fossero da
sempre mie, e dunque</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>giacciono con
me come fa il suo corpo</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><br /></i></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>spoglio, accendendosi
di voglia e gioia.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Marianna Piani</span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Dicembre 2018</span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="font-size: x-small; mso-ansi-language: IT;"><br />(Per chi volesse, la mia seconda raccolta <b><i>"Sillabario lirico e sentimentale"</i></b> è disponibile da Amazon in formato tradizionale <b><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b>, e eBook <b><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank"><span style="font-size: small;">qui</span></a></b>.)</span><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-2135492843738242882019-08-25T18:32:00.000+02:002019-08-25T18:35:54.904+02:00Non una parola più, non un verso<br />
<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Propongo un'ultimo componimento tratto dal mio libretto "Sillabario lirico e sentimentale", pubblicato da poco e disponibile su Amazon, per chi ne fosse incuriosito o interessato, sia in formato "paperback" tradizionale <a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">[QUI]</a>, che in eBook <a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">[QUI]</a>.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta davvero di cuore, con grande riconoscenza, tutti gli amici e le amiche che hanno voluto acquistare il libro, in un formato o nell'altro: per me è un'emozione grandissima sapere che la mia "creatura" ha trovato qualcuno che l'ha accolta. Grazie!</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Questa è una delle ultime liriche della raccolta (prima dell'appendice dialettale), e l'ho voluta collocare proprio in quella posizione, violando anche un poco lo stretto ordine cronologico che ho tenuto coerente in tutto il volume, perché la sentivo, e la sento, come conclusiva di un intero ciclo della mia scrittura.<br />Dopo un lungo periodo in cui la scrittura mi scorreva piuttosto copiosa, spinta da una forte necessità tutta interiore, lo scontro con una realtà esterna nel frattempo profondamente mutata, resasi per me estremamente difficile, direi quasi intollerabile, ha messo in crisi forse definitivamente questa ispirazione primitiva quasi istintiva, obbligandomi a chiedermi praticamente a ogni singola parola che senso avesse questo mio esercizio di libertà espressiva ed estetica. Che senso avesse questo mio canto sommesso e tutto ripiegato su me stessa di fronte alla necessità divenuta ora per me impellente, irrinunciabile, di intervenire in prima persona e direttamente sulla realtà, per sostenere una lotta concreta contro ombre sempre più dense, cupe e minacciose.<br />La scrittura, che per me, anche quand'era fluente non è mai stata una passeggiata di salute, mi è divenuta penosa, difficile, aspra, dolorosa, stridente, come uno scavo in un terreno inaridito e pietroso. Ci fu anche un momento in cui ebbi la convinzione che non sarei mai più riuscita a scrivere nulla, nulla del tutto, come se avessi perduto la mia visione della vita, e la capacità di tradurla in immagini e parole.<br />Ora so che non è così, ma che sto effettivamente attraversando un momento di profondo malessere e di ripensamento sul vero valore intellettuale, e non (solo) estetico o (peggio) intimistico della poesia, e intendo proprio la poesia Lirica, dal momento che è questo e non altro il mio strumento d'elezione.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Ci sono altre parole, nella raccolta, e anche nel mio taccuino, altri versi dopo questo qui pubblicato - e non a caso come dicevo all'inizio questo è solo uno <i>tra gli ultimi</i> testi della raccolta, ma<i> non è l'ultimo</i>.<br />Subito dopo di esso riprendo il discorso temporaneamente interrotto proprio con un testo di rinnovata "fede" nella scrittura poetica, intesa come strumento di intervento sopra il mondo...</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Amiche care e amici, vi lascio dunque alla lettura.<br />Dalla prossima settimana probabilmente riprenderò il corso normale del blog.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">(Comperate il libro!)</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Con amore</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">Non una parola più, non un verso</span></i><br />
<i></i><span style="font-size: large;"></span><br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">N</span>ulla. Non una parola distillata<br />nell’attesa, non una sola<br />scaturita dal pensiero<br />che pur mai è stato turbato<br />com’è ora.</i><br />
<i></i><br />
<i>Davanti, il precipizio – giù a piombo<br />la vasta la pianura, che si dilata<br />fino all’orizzonte pare, e oltre.<br />Non si può guardare dentro quel vuoto<br />senza un senso di scoramento.</i><br />
<i></i><br />
<i>La nebbia rende vaga la distanza,<br />stare lassù e non sapere cosa<br />davvero avviene sotto quelle coltri,<br />questo è il dramma, la nostra ansiosa<br />afasia in fronte a ciò che accade fuori.</i><br />
<i></i><br />
<i>Vorremmo prendere parola<br />ma non riusciamo a superare il chiasso<br />di chi esulta stoltamente – per niente! –<br />mentre il mare ingrossa: ed è il naufragio.</i><br />
<i></i><br />
<br />
<br />
Marianna Piani<br />
Irlanda, Aprile 2019<br />
<br />
<br />
.maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-45771078720387281382019-08-18T13:57:00.000+02:002019-08-18T13:57:21.808+02:00La tua vita contiene...<br />
A<span style="font-size: x-small;">miche care, amici,</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">propongo anche oggi uno dei testi pubblicati sul mio ultimo libro, <b>"Sillabario lirico e sentimentale"</b>, disponibile per chi volesse su Amazon sia in formato tradizionale (<<b><a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">Paperback</a></b>>, 250 pagine) che <<b><a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">eBook</a></b>>.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">In questo caso ho scelto un "quasi sonetto", formalmente piuttosto tradizionale, ma strutturato un po' come un montaggio cinematografico, per immagini accostate senza transizione, a stacco, e senza un ordine preciso se non per pura associazione di idee. Il discorso è in seconda persona, ma è diretto a me stessa. il "tu" qui sono in realtà "io", con ritagli sparsi dei miei ricordi più grati e più intensi. Da ognuno potrei sviluppare il tema di una lirica a sé, ma qui hanno il valore dei tocchi di colore su un dipinto quasi astratto, colto per sensazioni, emozioni, più che per impressioni.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Avrei potuto intitolare il brano <i>"la mia vita contiene..."</i>, e svilupparlo di conseguenza, in modo soggettivo, ma sentivo la necessità di marcare un distacco più netto da questa materia, da queste immagini, e soprattutto dalle emozioni che le hanno generate.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Devo aggiungere che, nel trascrivere qui questo testo direttamente dall'originale pubblicato, non ho potuto resistere a introdurre una - importante - variante: proprio all'ultimo verso, quello di solito più delicato perché costituisce il punto d'arrivo di tutta la composizione, ho sostituito l'avverbio <i>"perdutamente"</i>, troppo compiuto e chiuso, e forse alquanto scontato, con <i>"finalmente"</i>, che sottende una dinamica più evidente di attesa e di desiderio, così rispecchiando meglio il mio stato d'animo al momento della prima stesura.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Questo solo per significare come in poesia il lavoro di elaborazione del testo, e del suo stesso significato, non si ferma mai, nemmeno dopo una pubblicazione considerata "definitiva".</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Come per ogni organismo vitale, anche in poesia di definitivo vi è solo la morte.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<span style="font-size: x-small;">Con amore</span><br />
<span style="font-size: x-small;">M.P.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-size: large;">La tua vita contiene…</span></i><br />
<i></i><span style="font-size: large;"></span><br />
<i></i><br />
<i><span style="font-size: x-large;">L</span>a tua vita contiene: – I mille sogni</i><br />
<i>d'infanzia. – Le forti, rinvigorenti</i><br />
<i>spinte dell'onde. – Le piogge odorose</i><br />
<i>dell'autunno precoce che tu cogli</i><br />
<i></i><br />
<i>come una grazia sul viso innocente,</i><br />
<i>goccia a goccia. – Le corse sugli scogli</i><br />
<i>a balzi, come stambecchi. – Gli abbagli</i><br />
<i>che luccicano in mare. – Lo scosceso</i><br />
<i></i><br />
<i>sentiero che a quel mare sprofonda</i><br />
<i>e ti precipita fin giù alla spiaggia.</i><br />
<i>– Le alghe e i coralli sulla sponda,</i><br />
<i></i><br />
<i>quella che t'appartiene. – L'erosione</i><br />
<i>che scopre le rive mostrando le ossa</i><br />
<i>dei tuoi ricordi e pensieri. – Le canne</i><br />
<i></i><br />
<i>che sibilano negli stagni. – E più</i><br />
<i>il verde prato dell’anima tua</i><br />
<i>quaggiù, finalmente innamorata.</i><br />
<i></i><br />
<br />
Marianna Piani<br />
Luglio 2018<br />
<br />
<br />
<br />
.maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8500886751137781238.post-60625643306171081152019-08-10T20:20:00.001+02:002019-08-10T20:20:17.165+02:00Porto franco<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">A<span style="font-size: x-small;">miche care,
amici,</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">proseguo nel
presentarvi alcuni estratti dal mio ultimo libro "Sillabario lirico e
sentimentale", disponibile, se lo vorrete, presso Amazon sia in formato
cartaceo (<a href="https://www.amazon.it/dp/024418660X/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_0UTmDbDGK7ZZJ" target="_blank">11€<b> qui</b></a>) che digitale (<a href="https://www.amazon.it/dp/B07VDGQ66J/ref=cm_sw_r_tw_dp_U_x_s4XmDbJSTKHMJ" target="_blank">1€ <b>qui</b></a>).</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Una delle
"novità" per me più rilevanti di questa raccolta è la presenza di
alcuni componimenti in dialetto triestino, quello della mia città natale e
quindi della mia infanzia e prima giovinezza.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Non avevo mai
pubblicato poesia dialettale prima d'ora sul questo blog né altrove, e mi era
capitato molto di rado in passato di sentire l'esigenza di esprimermi in
quell'idioma, se non per brevi occasionali strofe, comunque inserite in un
ambito linguistico del tutto italiano.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Curiosamente - ma
forse a pensarci bene non è così strano - è stato il mio trasferimento in Irlanda,
quasi due anni fa, e l'immersione totale e quotidiano in un ambiente
linguistico nuovo, oltre alla distanza che mi preclude ora anche
psicologicamente la possibilità di tornare, seppur di rado, alle mie terre di
origine, che ha fatto scattare questa scintilla improvvisa, e il bisogno di
recuperare in qualche modo dalla memoria quei suoni, quelle cadenze, quei
ritmi, così intimamente legati ai luoghi in cui ho consumato la mia infanzia.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Ma non si è
trattato solo di un'operazione di memoria, e tanto meno di nostalgia, che in
realtà è estranea alla mia sensibilità: io per educazione, cultura, e anche per
le mie origini ebraiche, mi sento quasi per un istinto profondo un'anima
"errante", senza radici affondate in una terra particolare, più navigante
che contadina, da sempre mentalmente rivolta al mondo. E non a caso andai via
dalla mia città non appena ebbi l'età della ragione, e da allora, pur
stanziando per periodi più lunghi a Milano, mi sono mossa in giro, per lavoro,
un po' in tutta Europa, Stati Uniti e, una volta (ma importante) anche in Cina.
E ora questo mio, per molti motivi forse definitivo, ultimo trasferimento.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">In realtà quello
che mi ha affascinato, dietro l'onda del ricordo, nel ritornare al mio dialetto
è stato l'incontro con sonorità, lessico, timbro, musicalità del tutto diverse
dall'Italiano, del tutto nuove, per me, dal punto di vista della composizione.
Per fare un parallelo non tanto forzato con l'ambito musicale, è stato come
passare dalla tastiera di un pianoforte a quella di una chitarra. Concetti,
emozioni, temi (le note) sono i miei consueti, ma cambia totalmente il timbro,
l'arrangiamento, la tecnica e l'impostazione della frase musicale. Non è solo
questo, la cosa è più complessa, ma questo esempio può aiutare a comprendere come
questa "scoperta" mi abbia preso ed impegnato con entusiasmo, pur
senza mai abbandonare il mio consueto lavoro in italiano.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Potrei dire che è
un lavoro simile a comporre in un'altra lingua, per esempio l'inglese, di cui
abbia una quasi completa padronanza, ma non è la stessa cosa, si tratta di
qualcosa di più profondo, che risale a un tempo primordiale dello sviluppo
della mia personalità, ed è legato in modo inestricabile a luoghi precisi,
tanto da risuonare come una loro diretta emanazione sonora e concettuale.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Aggiungo che io
non fui educata in dialetto: i miei erano di nascita diversa, mio padre
istriano, mia madre veneta, e curarono con molta attenzione a farmi apprendere
un corretto uso della lingua Italiana, che consideravano fondamentale per la mia
educazione di base (assieme ad Inglese e Francese, cui mi avvicinarono fin da
dall'infanzia, e di questo non finirò mai di ringraziarli). Tra di loro e con i
loro conoscenti usavano sì il dialetto, ma lo usavano di rado, e mai in ambito
familiare. Io quindi imparai il dialetto, letteralmente, in strada, con i
compagni e compagne di giochi, e a scuola, oltre che nell'uso comune nella vita
quotidiana, essendo Trieste, un po' come Napoli, una città ancora molto
"dialettale", proprio nella pratica di vita quotidiana, sul lavoro,
al mercato, nella scuola, perfino nei circoli culturali più raffinati.</span></span><br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Per questo la mia
pratica dialettale è sempre stata molto "pensata", molto consapevole
e voluta, e questo certamente ha una valenza molto speciale per me.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Infine, come ho
detto lasciai la città molto presto - sui miei 19 anni - e da allora ebbi
sempre meno occasioni di usare questa lingua, che quindi si è depositata come
uno strato di sedimento profondo nella mia memoria.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Ritrovarla, a
distanza di tanto tempo, è stata una esperienza di grande significato, per
tutti gli aspetti, espressivi, di forma, di suono, di sintassi, di lessico, di
ritmo.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Ora sto
continuando, sporadicamente e senza una vera intenzione continuativa, a
comporre in dialetto, non posso ancora dire se si tratta di un innamoramento
contingente, o se si trasformerà in una pratica usuale e continuativa. Ma
finché sentirò l'esigenza di risentire questi suoni, e ne proverò piacere,
continuerò. Se lo sarà, forse un giorno dedicherò una raccolta interamente ad
essa, ma per ora semplicemente seguo l'ispirazione del momento: nulla di
forzato, tutto molto naturale: semplicemente vi sono argomenti, pensieri ed
emozioni che "chiedono" di essere espressi in dialetto.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Quella che
presento oggi è la composizione eponima della piccola raccolta, "Porto
franco".</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Il porto di
Trieste è stato fin dalle origini ottocentesche un PORTO APERTO, anche definito da precise funzioni legali e
commerciali con una denominazione ufficiale, appunto, di "porto
franco", e mi è sembrato molto significativo aprire la raccolta
ricordando, indirettamente ma non troppo, come la attuale demenziale e
criminale politica dei "porti chiusi" sia in contrasto con ogni
possibile logica di umanità e di sviluppo. A Trieste, per decenni e decenni,
proprio per la presenza di un "porto franco", si incrociarono
culture, lungue, usanze di ogni parte del mondo, e proprio questo fece di
questa città, per un breve ma intenso periodo aureo, uno dei centri culturali e
commerciali più importanti d'Europa.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Naturalmente,
poiché si tratta di un dialetto, e per di più di nicchia, non certo diffuso come il romanesco o il napoletano, ho provveduto a comporre una traduzione in Italiano, per tutti i testi pubblicati nel
libro.</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Con amore</span></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">M.P.</span></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: large;">Porto franco</span></i></span><br />
<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-large;">G</span>o visto le foto
picade</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>in un bareto in
zentro</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>un poco in scuro,
in scondòn:</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>qua ’na volta
pasava i cavai</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>strassinando cari
càrighi</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>de sachi de café</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>qua iera le sine
dei cari</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>che vigniva suso
dal scalo.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>I bastimenti i
fis’ciava cussì:</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>a longo co iera
caligo,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>curto per
saludarse tra de lori.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><br /></i></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Questa che ogi
qua scrivo</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>ma ’sai poco
ormai parlo</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>per ani e ani xe
stada</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>la lingua franca
de ’sto porto,</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>misiada a mile
altri parlari</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>de tuti i cantoni
del mondo.</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Epur, se se
capiva</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>’sai più che
’deso, in fondo…</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Marianna Piani</span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i>Porto franco</i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: large;">H</span><span style="font-size: x-small;">o visto le foto,
esposte</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">in un baretto in
centro,</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">un po' nascoste,
nell'ombra:</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">qui passavano i
cavalli</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">un tempo,
trascinando i carri</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">carichi di sacchi
di caffè, qui</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">c'erano le rotaie
dei carri</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">che risalivano
dallo scalo.</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">Fischiavano le
navi:</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">un suono lungo
per la nebbia,</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">un breve colpo
per un saluto.</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i></i><span style="font-size: x-small;"></span><br /></span>
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">Questa, che qui
ora scrivo</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">ma assai poco
ormai parlo,</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">per anni è stata</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">la lingua franca
di questo porto,</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">mescolata a mille
altri linguaggi</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">provenienti da
ogni luogo al mondo.</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">Eppure allora ci
si capiva</span></i></span><br />
<span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><i><span style="font-size: x-small;">assai più di
adesso, in fondo.</span></i></span><br />
<i></i><span style="font-size: x-small;"></span><br />
<i><span style="font-size: x-small;">(Versione italiana di M.P.)</span></i><br />
<span style="font-size: x-small;"></span><i></i><span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
.<br />
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike>maripianihttp://www.blogger.com/profile/06823541260541140025noreply@blogger.com0