«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 6 agosto 2017

Graffiti urbani - 4



Amiche care, amici,

dalla pietra bianca e corrusca del Carso al cemento grigio e corrotto della Grande Città, questo il mio itinerario, quasi una metafora in sé di un percorso d'esilio fortemente voluto e altrettanto subìto.
Nessuno lascia le sue terre con gioia. Lo si fa con rabbia, con dispetto, con  paura, con dolore. Mai con leggerezza. E tanto più è greve il fardello che ci si porta appresso quanto più si sa che il passo può essere definitivo, senza ritorno.
Ero arrivata quale ero, donna, giovanissima, sola, e avevo trovato ad accogliermi un'ondata di sensazioni nuove e ostili, di luoghi artificiali in cui non pareva vi fosse alcuno spazio per me, alcuna benevolenza, pietà nessuna, solo necessiità di lottare.

In tutto questo non c'era spazio per il rimpianto. Occorreve urgentemente vivere.

Vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici, con amore, poiché alla fine è solo quello, l'amore, a rendere vivibile la vita.

M.P.





4
Pietraia



A lungo, a lungo cercai
in questa pietraia di case e strade
e vetture in moto come fiumane,
e folle disumane di piccoli bancari
e agenti immobiliari stremati
dai completi blu rituali o grigi rigati.

A lungo attesi, cercai tra gli anfratti
un vestigio, un ricordo, una traccia
di umanità così come io
la rammentavo dalle mie vite passate:
qualcosa che respirava, e aspirava
a una ascesi a qualcosa di umano.

Ma non v'era traccia: solo uno scolo
tra un tombino e l'altro, a memoria
della pioggia recente, che sembrava
un momentaneo sollievo, almeno, e invece
non purificò nulla. Soltanto nell'aria
aveva lasciato quell'umido afrore.

Non m'illudevo. Sapevo
ch'ero giunta al mio inferno in terra,
sapevo che i miei anni d'aurora
si sarebbero spenti tra quelle grate,
in quegli interstizi, annegati
tra milioni di altre vite sprecate.

Tutta una classe, un'intera
generazione, consumata nell'immane
destino di quel traffico veicolare
del tutto insensato, tutta la mia
bella sana incosciente giovinezza
destinata a frangersi come un'onda

su questa spiaggia lorda d'idrocarburi.
Rimango sempre a cercare, in silenzio,
l'incauto rimpianto per il mio mare.



Marianna Piani
Milano, 15 Marzo

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