Amiche care, amici,
nel proseguire questa mia escursione nella Poesia Americana del '900, ho incontrato questo grande Autore della letteratura americana, Norman Mailer (Long Branch, 31 gennaio 1923 – New York, 10 novembre 2007), molto noto anche da noi come romanziere, legato anch'egli alla "beat generation", e attivissimo in molti campi dello scrivere e anche impegnato non marginalmente nell'industria cinematografica.
Come molti altri grandi autori di romanzi, racconti e fiction (pensiamo a James Joyce, che amo molto, o anche a Hemingway, a Faulkner) il suo rapporto con la poesia è sporadico, leggero, anche marginale, poco noto e frequentato.
Tuttavia rimane una voce originale anche in poesia, e mi piace proporre qui questo "divertissement" centrato proprio sul "fare poesia", intriso di ironia ma non privo di un sapore aspro, con quella staffilata inattesa nel finale.
Vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici, con amore.
M.P.
Norman Mailer |
If poetry is the food of the soul
then some poems are like pot roast
lots of meat, pannickins of gravy and
a great deal of taste all very
much the same.
Other poems are fishy
tang, pepper, weed, and green like the
sea. I know a few which stick to the
fingers. Poetaster in patisserie.
But my poems—
I want my poems
to be like bones. Bones make it possible
to stay in good form.
And there are
poems which taste of grass, air, earth,
rock salt and old lady granite in the
minerals (not to mention all
the dairy products, milky poems,
vegetables and gourds.)
But I want
my poems to be like bones and shine
silver in the sun.
For poems which
are like bones crackle in my teeth.
Look for the death within the death.
Norman Mailer
Se la poesia è il nutrimento dell'anima
alcune poesie allora sono come un arrosto,
un mucchio di carne, tegami di sugo e
un gran sapore, sempre più o meno
lo stesso.
Altre poesie sanno di pesce,
e alghe, e pepe, e di verde, come
il mare. So di alcune poi che s'appiccicano
alle dita. Da poetastro in pasticceria.
Quanto alle mie, di poesie—
Le mie poesie voglio che siano
come ossa. Le ossa aiutano certo a stare
in forma.
E ci sono poesie
che sanno d'erba, di aria, di terra,
di salgemma, e di granita in minerale
(per non parlare poi di tutti i prodotti
caseari, poesie al latte, o alle verdure,
ai fiori di zucca.)
Io voglio tuttavia
che le mie poesie siano come ossa
che luccicano al sole.
Perché le poesie che sono
come ossa mi stridono tra i denti.
Come cercare morte dentro la morte.
Norman Mailer
Versione Italiana di Marianna Piani
Milano, 27 Marzo 2017
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