«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 18 marzo 2017

Primo Libro dei Madrigali - VII - VIII


Amiche care, amici,

quarto e ultimo appuntamento della mia proposta d'omaggio alla forma madrigale, con i numeri VII e VIII e un epilogo finale.

Ora, se avrete voglia di rileggerli daccapo (ma presto provvederò a raccoglierli in una pagina dedicata, come faccio sempre con le mie "raccolte") potrete notare come tutti questi brevi pezzi, pur rimanendo perfettamente indipendenti uno dall'altro, tracciano una linea narrativa precisa, lungo il corso di una notte d'amore tra due amanti che si raggiungono, si prendono, e si lasciano, mentre scorrono le ore in un passaggio che va dal tramonto all'alba, e la stagione ancora incerta, di passaggio da un inverno ormai morente a un'estate ancora troppo precocemente desiderata.
Difatti avevo originariamente intitolato la raccolta "passaggi", ma poi ho preferito marcare di più la scelta formale.

A questo proposito aggiungo che ho voluto attenermi al canone del madrigale delle origini, quello tre/quattrocentesco, sia per lo schema strofico che per quello rimico e per l'uso dell'endecasillabo regolare (con qualche licenza qui e là). Infatti il "madrigale" attraversa tutta la produzione poetica Italiana, praticamente fino ad oggi, ma è anche piuttosto mutabile lungo la sua storia, presentando diverse varianti, con una certa libertà. Gli unici aspetti comuni a tutte le varianti nelle varie epoche sono la sua brevità, in generale mai superiore ai 10 versi, e la sua vocazione musicale, in origine addirittura predominante.

Grazie ancora amiche dilette e amici per avermi seguita anche in questa passeggiata primaverile nei passaggi d'umore della stagione, e dell'amore.

M.P.



Primo Libro dei Madrigali
(Madrigaletti amorosi di passaggio stagione)


VII

Più volte mi destai nella restante
notte, ritrovavo il tuo fianco quieto
accanto, e quindi mi acquietavo anch'io.

Ascoltando il respiro tuo costante
e lieve come il soffio d'un segreto,
nel nido del tuo sogno cercavo il mio:

annullarsi in questo sonno, trovare
il sensuale senso del nostro osare!


VIII

Caro giorno, che mi raggiungi, giovane
e pronto ad aggredire il mondo, vedi
a questa luce livida - ancora -

vedi crescere la desolazione
della mia aurora; ma tu non recedi,
anzi procedi, anzi prometti, e ora

non mantieni: arrivi, e poi te ne vai,
i tuoi "per sempre" svaporano in "mai".


* * *

Epilogo

Sto senza tempo a fissare l'opaco
del mio respiro sulla lastra, il volto
di questo sole è come il mio, assolve

e si rispegne in un sospiro fioco,
sento il vuoto che m'hai lasciato accanto
come un canto d'addio che si scioglie.

Tu andasti via piano, per non destarmi.
Non venne più l'estate a consolarmi.


Marianna Piani
Milano, Maggio 2016
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