«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 25 marzo 2017

Postulato e premonizione



Amiche care, amici,

siamo tutta la vita confrontati non dalle vicende di fortuna o sfortuna, non dal nostro alternarsi imprevedibile di gioie e di dolori, non dalla rarità dei momenti di felicità di fronte alla predominanza di quelli di tristezza, ansia, o anche disperazione. Non da speranza e disillusione. Non da bellezza e odio. No.

Il nostro primo cimento, lo sappiamo, è il Tempo. Un alleato nostro che è anche nostro acerrimo nemico. Come tento di dire qui, in questa mia composizione a terzinelle spicce, noi lo inseguiamo mentre esso ci insegue. E non appena rallentiamo e ci fermiamo poiché pensiamo di averlo raggiunto, oppure siamo stanche e non abbiamo più forze, esso si rivolge e ci coglie, sempre impreparate, finendo così con noi il nostro tempo… Eppure i doni che la vita, il nostro corso nel tempo, ci porta - l'amore, la bellezza del mondo - ci compensa e spinge a proseguire, sempre.

Amiche dilette, amici, grazie per la vostra meravigliosa presenza su queste mie pagine di vita.

Con amore
M.P.





Postulato e premonizione


Il tempo, che non rallenta,
che non si ferma, all'angolo
della vita, che non ci attende,

è il tempo che ci governa
come un sordido tiranno,
senza concedere una tregua.

Che ogni qualvolta lo raggiungiamo
esso ci fugge - lontano
come fugge una preda, elusiva

al ghermire del falco: ma noi sappiamo
di essere noi la preda, e il tiranno
è il falco che ci persegue.

Se ci fermiamo, lo sappiamo,
siamo perduti: il tempo, come il falco
piomba su di noi spietato.

Noi non ci fermiamo quindi,
perserveriamo alla caccia
d'un fuggitivo che ci insegue.

Finché le forze ci lasceranno,
e allora sarà il rapace
a piombare su di noi

e affondare fino al cuore
il rostro - e lì fermarlo.
.  .  .



Marianna Piani
Milano, 9 Giugno 2016
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