«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 7 novembre 2018
Cinque pezzi facili - 3 Sarabanda
Amiche care, amici, terzo “pezzo facile” di questa breve raccolta.
Qui mi perdo, in una sera di ordinaria follia metropolitana, tra le vie del centro, in mezzo a una folla impegnata in chissà cosa, chissà perché, diretta chissà dove, chissà con chi.
Sì, soffro di una forma (moderata, almeno credo) di agorafobia: non riesco a tollerare gli affollamenti, mi sento soffocare, mi metto a sudare copiosamente e sento un impulso irrefrenabile a fuggire. Un sintomo d’ansia che si aggrava puntualmente, nel quadro della mia vecchia sindrome bipolare (ultimamente un poco regredita, per fortuna), quando entro in fase depressiva, fino a diventare a volte davvero intollerabile, incontrollabile…
Qui lo sfondo è la Milano affollata e convulsa che ho abbandonato ormai da otto mesi, senza grande nostalgia devo dire, almeno per questo aspetto.
Vi lascio alla lettura, se vorrete.
Con amore
M.P.
Cinque pezzi facili
3
Sarabanda
Genti, forse perdute, o disperate,
forse al contrario felici, chissà,
si lasciano vivere nel mondo;
e io, sì, son con loro, come loro,
più di loro, perché non so sottrarmi,
mai sottrarmi, alla mia disperazione.
Come loro, nel mondo, nelle vie
di Milano, Via Torino, il Castello,
il Corso, come loro vanamente
mi lascio vivere, per quest'illudermi
di non morire: giorno dopo giorno,
tra squillanti vetrine, invece muoio.
Persone sfollano e s'affollano,
sotto i portici e fino in Piazza, io
soffro d'agorafobia, poiché
raggelata sudo, mentre m’accalco.
Fuggire, fuggire da questo mondo
affollato di troppe solitudini!
Marianna Piani
Milano, 19 Gennaio 2018
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