sabato 1 giugno 2019
I salici
Amiche care, amici,
molte volte mi sono trovata in questa situazione, quella che ho tentato di esprimere in questa breve lirica, scritta su un tovagliolino di carta (davvero, faccio di queste cose) non ricordo quando, poiché non annotai la data.
Molte volte sono partita, e ripartita, molte volte ho viaggiato senza sapere se avrei mai fatto ritorno, molte volte mi sono perduta nel mondo, volontariamente, scientemente, molte volte ho cambiato di luogo, di lingua, di prospettiva, di conoscenza, di vita.
E molte volte mi sono chiesta se tutto questo avesse un senso, se valesse la pena questo fuggire, sempre, comunque, ovunque fosse a chiamarmi quell’altra me stessa, che mi precedeva sempre di un passo. E se la nostalgia che provavo per ciò che perdevo fosse rimpianto.
No, non lo è mai stata.
La vita per me esiste finché ha movimento, la vita è movimento. Mutamento, nel tempo e nello spazio, disequilibrio, anche precipizio e caduta, purché avvenga: tutto pur di increspare lo stagno, pur di sconfiggere l’ordine, beffare l’entropia, e beffare, ancora per un poco almeno, la morte.
(E l’amore cos’è se non l’essenza, l’estrema espressione di tutto questo?)
Con amore
M.P.
I salici
Salici, e lunghi filari di pioppi
e betulle in lamé,
prati a perdita d’occhio
come dorsi convessi
di immensi dormienti ramarri.
Il mio viso, diafano e assente
come un soffio d’ansia opalina,
riflesso sul finestrino del treno,
sempre in fuga verso l’esilio.
E in fine, io che non mi pento.
Marianna Piani
Irlanda, 2018
.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Molto dolci e tenere le tue poesie, grazie
RispondiEliminaE davvero emozionante la tua descrizione/presentazione.
Complimenti.
Tornerò a rileggerti
Grazie, grazie per la lettura! E ovviamente anche per l'apprezzamento: spero davvero che vorrai tornare a trovarmi, io (da più di sei anni) pubblico almeno un nuovo testo (ormai quasi sempre originale, difettandomi il tempo di pubblicare testi tradotti da diverse lingue e poeti, come facevo fino a un poco più di un anno fa) ogni settimana, di solito nel week-end...
RispondiEliminaGrazie ancora.
Un abbraccio
Marianna
tutte le settimane? complimenti
RispondiEliminaio cerco di scrivere qualcosa ogni 1520 giorni, ho paura che scrivere più spesso farebbe invercchiare le cose troppo velocemente.
comunque tornerò senz'altro a leggerti anche se le cose che scriviamo sono piuttosto diverse, mi sembrano carine le tue. ho letto che disegni pure, disegni e illustrazioni non li pubblichi?
ciao
Disegno, illustrazione e animazione: pubblico eccome, ma sono il mio mestiere, che esercito con altro nome; non "contamino" mai i due mondi, anzi li tengo rigorosamente separati. In questo "mondo" voglio essere al di fuori di ogni "mercato" e sentirmi completamente libera.
EliminaTieni d'occhio la data: ciò che pubblico "oggi" è quasi sempre scritta molti mesi prima, perché ho bisgno di una lunga trafila di ripensamenti, riscrittura, rielaborazione ecc. prima di "pubblicare" qualsiasi cosa. E almeno la metà dei testi alla fine li elimino. Per questo ho raccolto un cospicuo quantitativo di testi "in attesa" di pubblicazione, e in questo modo riesco anche a tenere una certa regolarità d'uscita qui sul blog.
A breve poi pubblicherò la mia seconda plaquette (già in fase di bozza) e sarà all'ottanta per cento costituita di testi inediti. Comunque non esiste un "metodo" valido per tutti nella scrittura, ognuno ha il suo, e anche il suo proprio ritmo di lavoro. Ciò che conta è sempre solo il risultato finale, che è del tutto indipendente dal metodo usato.
Grazie per l'amicizia e l'apprezzamento, tanto più di valore per me se la tua scrittura è lontana di stile e di spirito dalla mia.
Ti aspetto qui, quando vorrai
Marianna
Ahah, ok. Anche "verrò a cercarti" era carino, ma ti aspetto qui quando vorrai e già molto. Verrò molto volentieri. E in bocca al lupo per tutti i tuoi bellissimi progetti. Complimenti. Uncaro saluto
RispondiElimina