Amiche care,
amici,
mentre riflettevo
su quanto della nostra vita sia ormai fatto di desideri caduchi e delusioni
permanenti, di obbiettivi privi di senso e di attese inerti di compimenti
inattuabili, di beni che ci appartengono illusoriamente per un istante, quando
invece siamo noi ad appartenere ad essi per sempre, ho ritrovato questo breve
testo, dove si riconosce il tempo come unico valore che davvero ci appartenga.
Ci è stato dato in dono all’inizio come un patrimonio che però non siamo in grado di riconoscere né di valutare, e quindi lo consumiamo in totale incoscienza, e soltanto all’ultimo momento ci accorgiamo che il quantitativo che ci era stato dato s’è irrecuperabilmente dissolto.
Il tempo si deposita in realtà in strati sedimentari nelle persone, negli eventi e negli oggetti della nostra esistenza come memoria, ma il dramma è che gran parte della nostra vita non giunge mai al fondo, non vi si deposita, ma si disperde, svanisce prima ancora di essere compresa, ci sfugge tra le dita come sabbia fine, e, semplicemente, dal momento che non lascia traccia è come non fosse mai stata vissuta.
E realizzare alla fine che una così gran parte della nostra vita venga vissuta invano, davvero, questo è davvero qualcosa che ci sgomenta.
L’unica possibilità di riscatto che abbiamo è quella di vivere il nostro tempo con tutta l’intensità, l’onestà, il coraggio e la generosità di cui siamo capaci. Ed è ciò che rende la vita scomoda, dolorosa, terribilmente impegnativa, ma meritevole di essere vissuta. E quindi ricordata.
Ci è stato dato in dono all’inizio come un patrimonio che però non siamo in grado di riconoscere né di valutare, e quindi lo consumiamo in totale incoscienza, e soltanto all’ultimo momento ci accorgiamo che il quantitativo che ci era stato dato s’è irrecuperabilmente dissolto.
Il tempo si deposita in realtà in strati sedimentari nelle persone, negli eventi e negli oggetti della nostra esistenza come memoria, ma il dramma è che gran parte della nostra vita non giunge mai al fondo, non vi si deposita, ma si disperde, svanisce prima ancora di essere compresa, ci sfugge tra le dita come sabbia fine, e, semplicemente, dal momento che non lascia traccia è come non fosse mai stata vissuta.
E realizzare alla fine che una così gran parte della nostra vita venga vissuta invano, davvero, questo è davvero qualcosa che ci sgomenta.
L’unica possibilità di riscatto che abbiamo è quella di vivere il nostro tempo con tutta l’intensità, l’onestà, il coraggio e la generosità di cui siamo capaci. Ed è ciò che rende la vita scomoda, dolorosa, terribilmente impegnativa, ma meritevole di essere vissuta. E quindi ricordata.
Con amore
M.P.
M.P.
Lascia correre
il tempo:
molte cose si
sono esaurite
così, senza
volere, e senza senso,
senza neppure
una traccia – un calco –
nella memoria.
Senza
un commiato,
senza un pianto.
Le abbiamo
lasciate andare così,
come un amante
deluso, ormai
troppo stanco
per chiederne motivo:
e l'occasione è
perduta, per sempre,
senza rimedio o
sollievo alcuno.
Credo, come da bimba
mi credevo,
che vi sia un
camposanto di tutte le cose,
un luogo
scavato di fosse, loculi,
bare, affollato
di spettri, di scheletri
e anime morte
di cose morte.
Marianna Piani
Agosto 2018
Agosto 2018
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