«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
sabato 11 novembre 2017
La nuda assenza
Amiche care, amici
vivere un amore a distanza è qualcosa di esaltante e doloroso insieme. La persona che si ama è fisicamente con noi solo per brevi tratti della nostra vita, per il resto ci separano miglia e miglia di volo. Oggi è tutto meno drammatico, grazie a skype e a molti modi di rimanere in contatto, ma certo non è la stessa cosa. Poi avviene che ci si incontri, finalmente, lei da me o io da lei, magari dopo mesi di lontananza, e la vita diventa di colpo come un meraviglioso sogno, la solitudine svanisce d'incanto, è come innamorarsi di nuovo per la prima volta. Così non c'è mai il tempo di costruire una consuetudine, l'emozione è intensa quasi come quella della prima notte assieme, il tempo diventa prezioso e viene vissuto come non ci fosse mai stato un passato e non ci fosse mai più un domani, minuto per minuto, con la massima intensità emotiva immaginabile.
Ma poi giunge, inesorabile, già largamente programmato ma sempre come fosse inatteso, e sempre troppo presto, il momento di un nuovo distacco, della partenza, del dirsi addio, e si cade nell'abisso dell'abbandono, anche se si sa bene che è un abbandono temporaneo. E davanti a noi si aprono ore e giorni e settimane, e forse mesi, che ci sembrano di colpo vuoti, insensati.
Questo rinascere e poi morire e poi rinascere, ciclicamente continuamente rinnovato, in questo tipo di amori è come dicevo all'inizio una dannazione e una benedizione insieme, un mettersi alla prova continuo, costante, un esercizio che, in quanto regge e si perpetua, rafforza indicibilmente il legame che ci unisce all'altra persona. Lungi da logorare il rapporto d'amore, lo tempra.
Ma, in prospettiva, rimane sempre quello che pare un sogno irraggiungibile, ma che presto si realizzerà: quando saremo finalmente e stabilmente insieme, a costruire finalmente la nostra dolce, meravigliosa consuetudine coniugale…
Vi lascio, dilette e cari, come sempre, alla lettura - con amore.
M.P.
La nuda assenza
Primo giorno, prime ore
senza lei, dopo
la sua partenza: ora
passerà il tempo, un tempo
vuoto, cavo, deprivato,
negato, lei assente,
un tempo, questo tempo
che non inizia, né
mai si esaurisce,
un tempo di per sempre,
un tempo di niente.
Camminare, ecco,
per un poco camminare
è ciò che mi resta
da fare: non pensare
al distacco, soltanto
camminare, qui nel parco,
un passo appresso all'altro,
tra i passanti indifferenti,
che non vedono, non vivono,
e non sanno il mio dolore,
e i cani, a spasso coi padroni,
occhi umidi che mi osservano
innocenti, annusandomi
interroganti
la mano tesa
ad accarezzare.
Camminare, per un'ora
o due, o tre,
in attesa di qualcosa
che non so, che forse
non voglio neanche sapere,
con un'ansia del tutto
vana, perché ormai
è già tutto fatto e non c'è
nulla d'inatteso, di temibile
nel già avvenuto; e così
camminare lungo i vialetti
sullo sterrato con i tacchi
che affondano come coltelli
nel vivo corpo della mia
desolazione – o è ghiaia –
non mi consola,
non mi solleva,
non mi lascia forza quasi
per respirare.
«Ecco, ora il volo sarà
quasi sopra il mare...»
mi dico, ad alta voce,
come se avessi qualcuno
di fronte a me, e invece
è solo il muro vecchio
d'un palazzo,
e solo così realizzo
d'essere uscita a parlare
a un cieco e muto
intonaco scrostato.
Devo accettare,
devo anzi prima capire
questa assenza sua
dalla mia vita,
sconvolta vita fatta
di ore che seguono a ore
come macerie,
questa mia vita
senza di lei.
Vorrei che fosse già finita,
così come assai presto
il destino comunque vorrà
in vece mia.
Penso soltanto che, presto,
presto, presto,
lei ritornerà, e con lei
tornerà a me
tutta la mia vita, tutta
la mia volontà di vita.
Marianna Piani
Milano, 16 Maggio 2017
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Vivo una situazione simile, anche se molto meno estrema. Il mio amore vive a 300 km da me, quindi ci vediamo una volta ogni due settimane (nell'altra devo fare il badante a mia madre) e quando andiamo in vacanza (siamo tornati due settimane fa dal nostro secondo viaggio in Iran). Il distacco, anche se si tratta solo di un paio di settimane, è sempre traumatico. Nel tempo che viviamo insieme riusciamo a far convivere le consuetudini (la spesa in quel mercato, i pisolini abbracciati 😊) e la soddisfazione del nostro spirito curioso e nomade, aiutati dal nostro vecchio Volkswagen California 😊😊😊
RispondiEliminaSono sicura che molti oggi vivano situazioni come le nostre, complice le (apparentemente) facili comunicazioni, sia fisiche che "virtuali". Quello che purtroppo (o meglio per fortuna) non è mutato è l'amore, le nostre relazioni sentimentali e sessuali, quelle rimangono le stesse da millenni, e assieme a quelle rimangono le stesse le nostre felicità, le nostre tristezza, e la nostra sofferenza. Un distacco, che sia a bordo di un jet o di una carrozza a cavalli, rimane un distacco, e la nostra solitudine, rimane solitudine. A poco possono i molti mezzi "virtuali", perché anche una carezza e un bacio rimangono sempre una carezza e un bacio. NULLA li può sostituire. E, sempre, ogni giorno, ora, minuto lontani da chi amiamo ci sembra un pezzo di vita perduta per sempre.
EliminaPer compenso, c'è la felicità poi di ritrovarsi...
Adoro il dettaglio del VW California, se non sbaglio il "nipotino" del T1/T2, il mitico pulmino degli anni '60.
Un augurio - davvero di cuore - al vostro amore, Lupo e Lupacchiotta!
Ti abbraccio
Marianna
Carissima. ... ti ringrazio per averci donato questo verso. Pensa che il 17 maggio 2014 di è spenta mia Mamma, l'unica luce veta della mia esistenza. La mia povera anima vestita di stracci, continua ancora a camminare, nel fango. Un forte abbraccio. Grazie
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