«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 24 dicembre 2017

Una buona costituzione


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Due giorni fa, il 22 Dicembre di settanta anni fa una Assemblea di nostri rappresentanti, dopo un lungo e laborioso dibattito, approvò la Carta Fondamentale della nostra Repubblica, definita solennemente e definitivamente come Democratica, con 458 voti favorevoli, 62 contrari e nessun astenuto, su di un totale di 520 votanti.

Ieri, settanta anni e due giorni dopo, un'altra Assemblea di nostri rappresentanti, di ben altra caratura politica, culturale e morale, ha provveduto ad affossare un piccolo, quasi simbolico disegno di legge che intendeva rendere attuali alcuni dei principi fondamentali di questa stessa Carta, e lo ha fatto mediante forse il più vile e ipocrita dei metodi, quello dell'assenza ingiustificata: 116 presenti su 319.

Evidenzio qui solo un paio di quei Principi Fondamentali che sono stati umiliati e calpestati da questo atto di totale insensibilità civile e democratica:

Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Non occorre aggiungere altro, credo. I nostri rappresentanti non potevano scegliere modo più sconsolante e deprimente per "celebrare" una ricorrenza come quella del 22 Dicembre 1947. Una codardia politica, travestita da opportunismo elettorale, che getta un'ombra cupa su altre piccole, simboliche ma pur importanti acquisizioni in campo civile di questi ultimi tempi. Spazio lasciato a disposizione dei peggiori nemici della nostra democrazia, che infatti non hanno mancato di esultare felici, con l'ebete sorriso degli stolti o con il clamore dei fanatici.

Nel mio piccolissimo mi rammarico di non aver saputo fare abbastanza, e mi vergogno di fronte al mondo, quale cittadina Italiana, per questo segnale di incapacità e inconsistenza morale e civica che le Istituzioni del mio Paese hanno voluto scientemente dare.

Oggi avevo in programma la consueta pubblicazione di un mio piccolo componimento, ma ho rinunciato, perché sono troppo amareggiata e indignata per farlo. E per mandare, sempre nel mio piccolissimo, un segnale di forte disagio nei confronti di tutti quei miei concittadini che oggi, con questo "non atto" di fatto si vedono "ufficialmente" negato un diritto fondamentale della persona, e per questo diventano, contro ogni dettato costituzionale, cittadini di serie B.
Perdonateci. Perdonatemi. Se potete.

Troppi sono i segnali di un imbarbarimento della nostra convivenza civile che stanno emergendo, anzi tracimando impetuosi, con dispregio non solo dei nostri principi di civiltà democratica e laica, ma anche (e forse soprattutto) di quelli di una cultura Cristiana e Occidentale di cui stoltamente vantiamo una presunta - e presuntuosa - superiorità. E questo alla vigilia di una ricorrenza che nella nostra cultura ha pur un significato preciso, che dovrebbe essere di amore, inclusione, tolleranza, fratellanza, non di odio, prevaricazione, esclusione, xenofobia, razzismo.

Continuerò, sempre nel mio piccolissimo, a fare Poesia, a leggere e scriverne, perché la Poesia, in tutte le sue forme, con la sua potenza di indagine e di bellezza è l'unico antidoto che ci rimane contro l'annullamento dell'anima che certe ideologie che stanno dilagando come un virus epidemico ci stanno portando. L'unico antidoto intellettuale contro la follia che ci minaccia.

E voglio ringraziare di cuore tutte le amiche e gli amici che in in questi anni, con affetto e indulgenza, mi hanno seguito e mi seguono in queste paginette, e augurare loro, nonostante tutto, un momento di serenità in questo periodo Natalizio, chè lungi dal essere lieto invece si veste di mestizia.
Chi ha la capacità di amare deve rompere l'isolamento, la solitudine e stringersi assieme, perché l'amore non è un dono gratuito, è una lotta quotidiana. E la lotta inizia davvero oggi, proprio oggi.

Grazie, amiche dilette e amici carissimi, grazie di tutto, grazie di esistere, vi abbraccio forte.

Vostra, sempre, con amore

Marianna

Milano, 24 Dicembre 2017

2 commenti:

  1. Mi unisco al tuo sdegno e alla delusione che tutti abbiamo provato:Definire costoro classe politica è elevarli ad un rango che mai avranno, sono mercenari senza ideali e si vede ahimè.
    Un abbraccio e l'augurio che tu possaa trascorrere questi giorn di festa con serenità accanto alle persone che ami.Bacione.
    Rossella

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    1. Grazie, carissima!
      Sono talmente amareggiata, sai, che sono alcune settimane ormai che non riesco a scrivere un verso: chi come te mi conosce sa che è davvero segno di n disagio profondo. Questa ultima notizia è solo appunto l'ultima in ordine di tempo di una serie di segnali pessimi, che mi rendono difficile affrontare con serenità queste "feste".
      Sono davvero amareggiata e angosciata. Mi consola solo sapere che ci sono persone, e non sono poche per fortuna, come te, capaci di conservare, difendere e promuovere in atti sensibili la propria Umanità.
      La Storia comunque avanza, non si ferma, e se la si cerca di fermare erigendo muri, li abbatte imponendo sacrifici e dolore, e, spesso, anche sangue. A tutti. Compresi voi, che ora ridete come ebeti infami, non illudetevi di farla franca.

      Ti voglio bene, cara, ti voglio bene

      Marianna

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Sarei felice di sentire di voi, i vostri commenti, le vostre sensazioni, le vostre emozioni. Io vi risponderò, se posso, sempre. Sempre con amore.