«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
sabato 16 dicembre 2017
Oltre il muro
Amiche care, amici,
la poesia è visione, è metafora, ed è luce.
Un pomeriggio, mentre il sole digradava dietro il muretto del mio giardino, facendo sfolgorare più in distanza il lago, fervido di vita, mi sono resa conto che quel muretto, che intraversava la mia vista interrompendo come una frattura la dolce continuità del paesaggio, era infine proprio ciò che, idealmente, mi impediva di dare una coerenza alla mia visione. C'è dunque un al di qua, e c'è un al di là, ma ciò che separa queste due dimensioni è l'ignoto, o l'inconoscibile, contro cui noi ci arrabattiamo a edificare i nostri muri. Alla fine, a noi piacciono questi muri, perché sono solidi, concreti, coerenti, affidabili. In contrasto a un esistere che ci appare sempre più sfuggente, arbitrario, incomprensibile.
Vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici, con amore.
M.P.
Oltre il muro
C'è là, oltre il muro
di pietre grandi e scabre
qualcosa che non conosco,
un indefinibile vuoto nel paesaggio,
così vicino al nulla da spaurire
non fosse per qualcosa che riluce
più in là ancora, dove
la mente non si spinge
a seguir lo sguardo: il lago
serico e tranquillo,
adagiato tra piccoli barchini
e colonie di volatili lacustri.
È vero,
il lago è come un respiro,
consola l'animo turbato
e si stende nella valle facendo
specchio alle stelle nelle notti
chiare dell'estate.
Eppure
l'anima mia è senza pace,
sopraffatta da quel nulla che
non ha confine, né vastità
tangibile tranne quella del tempo
che percola su di me incessante,
deliquio del flusso senza ritorno
dell'acque d'un fiume che mai
bagneranno due volte lo stesso
sasso, lo stesso grumo d'alghe,
la stessa giunchiglia aggrappata
alla sua zolla ruinante sulla riva
- disperata.
E sarò trascinata
dalla corrente come un tronco cavo
alla deriva, morta come quel fusto
stroncato dalla furia
dell'ultima tempesta.
Approderò più a valle, a un'ansa,
per qualche istante, forse
rimarrò sospesa sul mulinello
della corrente che s'esaurisce
lenta nella fine sabbia del fondale,
per poi del tutto scomparire:
oltre il muro non v'è più nulla
dunque, e questo pensiero ora,
non so perché, mi acquieta
dolcemente.
Marianna Piani
Nebbiuno, 8 Giugno 2017
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