«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 1 settembre 2018

Una passante




Amiche care, amici,

un ritratto, quasi uno scatto fotografico, di una apparizione fugace, appena percepita ma per qualche motivo impressasi nella memoria, di una donna, bella in un modo sorprendente, lussureggiante, improvviso, tutta intenta nei suoi pensieri, nelle sue occupazioni, e del tutto ignara di me, sullo sfondo della mia città natale, forse altrettanto bella ai miei occhi, in una delle ultime visite che vi ho effettuato di recente, prima di “emigrare” per altri lidi.
La memoria è come l'emulsione di una pellicola fotografica, impressionata dall'emozione, che poi restutuisce, a distanza di tempo, una immagine certo bidimensionale, forse solo un'ombra, ma in grado di evocare in qualche modo la stessa emozione che l'aveva in origine illuminata.
In fondo, ciò che un tempo si chiamava “ispirazione” è tutta qui, in questo gioco di memoria ed emozione che produce una immagine.

Vi lascio alla lettura, se vorrete, come sempre, con amore.

M.P.



Una passante


Seguo, con lo sguardo commosso,
il percorso, per metà per vicoli stretti
e per il resto lungo l'ampia e vivace
marina, di una donna bruna,
giovane e fiera, solida e bella,
con quell'incedere sano, regale,
che hanno innato le donne locali.

Non la conosco, è soltanto
una passante, ma so che l'ammiro,
la sento come fosse parte di me,
la parte fiera, ribelle e sfuggente,
la parte di me che sento più mia -
o più vicina – quella triestina
che ancora appartiene a questa città.

Vi appartiene come i suoi muri
corrosi di vento eccessivo e di salso.
Come le sue vie aspre, troppo scoscese
e dissestate per piedi infantili
o di donna, o di vecchio.
Come la folla che strepita e danna
nel suo folle corrusco dialetto.

La donna, giunta alla riva, attraversa
la via, senza badare al mondo intorno
e all'universo di cui certo ella
percepisce di essere il centro,
e si ferma senza intenzione a guardare
l'orizzonte, laddove s'unisce il mare
al cielo, e ai miei sogni. E scompare.



Marianna Piani
Milano, 30 Novembre 2017

Nessun commento:

Posta un commento

Sarei felice di sentire di voi, i vostri commenti, le vostre sensazioni, le vostre emozioni. Io vi risponderò, se posso, sempre. Sempre con amore.