«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 8 dicembre 2018

Innocenza e brama



Amiche care, amici,

nei miei anni giovanili, nell’adolescenza e anche un bel po’ dopo, la mia vita era lacerata tra due forze contrapposte: la mia ingenuità, la mia innocenza infantile, mai davvero superata; e la mia pulsione istintiva, ciò che in questa lirica, non sapendo come chiamarla, di volta in volta chiamo “voglia”, o “desiderio”, o “bramosia”, o “passione”.
Sono tutti impulsi di conoscenza, la conoscenza che la Bibbia così efficacemente e indissolubilmente lega ai concetti di bene e male.

La mia libido (altra declinazione, assieme al piacere, del desiderio), la mia sessualità diversa - che tanto ha pesato proprio negli anni del mio sviluppo, come persona, gravandomi di dolorosi sensi di colpa – sono espressione naturale (per me come per tutti) di un ineludibile bisogno di conoscenza. E la conoscenza, sappiamo, è l’antitesi dell’innocenza.
Si tratta forse del passaggio più catastrofico (in senso etimologico, di rivolgimento radicale di un universo in equilibrio) per ogni persona, quello che ci strappa dalla innocenza (appunto) dell’infanzia alla conoscenza (preferisco questo termine a “coscienza” o “consapevolezza”, perché più pregnante di tutte le implicazioni di perdita e di conquista che sottende) dell’età adulta.
Nel mio caso il fatto di innamorarmi di altre ragazze, anziché essere attratta dai ragazzi come tutte le altre attorno a me, costituiva una aggravante della radicalità di questo processo, e fonte di un dolore violento, lacerante, e tanto più lacerante in quanto (parlo di diversi anni fa) indicibile e insieme irresistibile.


Molti anni sono trascorsi, tuttavia, e a distanza di tempo mi rendo conto come questo dramma non venga mai risolto, per molti di noi: intendo il senso della perdita irrevocabile della nostra innocenza in cambio della potenza e del piacere che – per un breve lampo – la conoscenza ci concede.
E questo conflitto perenne, dentro noi stessi, non tanto tra bene e male, ma tra innocenza e conoscenza, tra purezza e perdizione - e la nostra incapacità di superarlo - è il senso ultimo della nostra condizione umana.


Vi lascio amiche dilette e amici alla lettura, se lo vorrete, di questi versi.
Come sempre, con amore.
M.P.





Innocenza e brama


A lungo – quanto a lungo! – ho vagato
tra innocenza e desiderio,
tra la vitale aura di giovinezza
e la torbida perdizione
della coscienza – e della conoscenza.

Il bene e il male hanno
confini vaghi, corrosi:
la mia ingenuità allora
non era grazia, o merito, o virtù.
Era – ora so – semplice incoscienza.

Eppure, sempre, nel mio piacere
non corrompevo la mia innocenza,
e con essa rimaneva intatta
tutta la mia bellezza: ogni donna
ha in sé quest'incorruttibile gemma.

La passione, che mi ha guidato
sulle vaghe strade della vita,
ora lo so, è bramosia di nulla,
è nostalgia di morte: eppure essa è
il motore primario della vita.

Il desiderio giace con me
nella perdizione tra le sue cosce
divaricate, emana il profumo
incantevole e acuto della femmina
feconda che mi soggiace

docile e ribelle, vinta e rapace.
L'innocenza è tutta in questa
fervida sopraffazione;
il piacere tutto si risolve
nella conoscenza che ci rivela.

La conoscenza cancella l'innocenza,
è il prezzo da pagare
per i nostri occhi rapiti al sogno.
È il prezzo della nostra libertà
ora che ci attende l’infinito mondo. 



Marianna Piani
18 Ottobre 2017


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