«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
sabato 14 febbraio 2015
Freddo il mattino
Amiche care, amici,
un consueto mattino di lavoro, all'inizio della giornata, quando tutti si affrettano, spesso ancora divorati dal sonno, e la città ha il suo quotidiano risveglio: Fatto di rumori, di suoni, di movimenti, di persone, e in un paesaggio urbano che tutto avvolge in una bruma stanca.
Quante volte ho vissuto questi momenti, quante volte li ho osservati, percepiti, assimilati.
Per un paio d'anni mi sono trovata a fare l'impiegata, in un ufficio, che svolgeva non so bene che tipo di mansioni per clienti che non avrei mai visto di persona. Erano solo numeri e cifre su moduli e report che io avevo l'incarico, grazie alla mia facilità di scrittura e alla mia abilità di dattilografa, di sviluppare e di redarre in una forma leggibile, spesso anche in altre lingue.
Ogni santo giorno, alla medesima ora, percorrevo lo stesso itinerario per raggiungere l'ufficio, e dunque questa che descrivo in questa composizione "urbana" è stata parte della mia vita. Ora il lavoro è molto diverso, non ho orari così regolari e rigidi, anzi potrei dire che non ho orari del tutto.
Ma anche così, mi sveglio all'alba tutte le mattina, e ascolto il respiro della città che si sta destando. Ricordo con vivezza: venendo dalla provincia, i primi tempi in cui risiedevo a Milano questo respiro, questo rombo cupo che pian piano montava dal silenzio della notte mi impressionava, mi agghiacciava. Mi pareva qualcosa di minaccioso, come un rantolo, l'annuncio non di un risveglio della vita, ma dell'avvio ineluttabile di una immensa, fredda, inumana macchina.
Condivido con voi, amiche dilette e amici, questi pensieri, come sempre, con amore.
M.P.
Freddo il mattino
Freddo sa essere il mattino, prima dell'alba,
prima che una umanità dolente risorga
tutta votata al destino d'una nuova croce,
gelido l'affanno della città che si torce
in una ipnosi ancora priva di voce,
greve come il sonno d'un morto.
Gelido il fiato del tempo che ci respira addosso
la brezza che spinge dai tunnel dei sottopassi,
e malato sembra il rombo dei primi autotreni
che si riversano sulla tangenziale, uno
in coda all'altro come vermi in processione,
rauchi i loro fari violetti puntati a ferire la nebbia.
E rauca, grigia, la voce di questi muri
che stringono d'assedio le pallide strade,
le imposte, serrate, come lapidi sui cuori
dei residenti, perduti nelle loro stanze
senza sogni, né incubi, o miraggi, o speranze.
Costoro, che presto si muteranno in passanti
dal volto dilavato di pioggia, oppure
offuscato da un sole che è un venefico fiore
cresciuto su un'orizzonte giallo-ambrato,
tra i silos in fatiscenza e le officine dismesse
d'una civiltà in rapido annichilimento:
costoro hanno l'impudenza di vivere ancora?
A breve, io sarò tra quei gladiatori a lottare
in un'arena priva di qualunque parvenza
d'umano, ferraglia senza alcuna speranza,
che mi assedia, mi assale puntando i fanali
come occhi di serpi, mi sospinge e respinge
per conquistare un metro di asfalto e arrivare.
Arrivare ora, non tardare, arrivare prima d'un altro:
ma dove, arrivare, e a quale obbiettivo?
Dio mio, e perché mai farlo? Perché invece
non fuggire, sfuggire all'abbraccio mortale
delle folli vie centrali, gettarsi decisa
oltre le nebbie dei canali all'idroscalo?
Ebbene, presto si arrovescerà il giorno
sui viali e le piazze, e spegnerà i lampioni,
e coglierà tutti a metà del loro viaggiare
consci ormai che la meta non sarà mai raggiunta,
e più lente ancora sfumeranno le ore nel nulla
fino a sera, quando - rassegnati alla disfatta -
sprofonderemo tutti nei nostri stremati ritorni.
Marianna Piani
Milano, 10 Settembre 2014
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Eh Già...
RispondiElimina"Perchè invece non fuggire...?"
Bella domanda.
Non sono un grande fan delle feste programmate,
ma ti auguro in ogni caso Buon San Valentino.
Luca
Grazie Luca, sei sempre gentilissimo.
EliminaSe tutti gli uomini (e anche molte donne) fossero come te...
Quest'anno SV in solitudine. Mi sono rifugiata un paio di giorni al lago. Piove malinconia, ma posso pensare, che è uno dei miei diletti preferiti.
La Natura è come la mamma: anche quand'è terribilmente triste, sai che ti ama...
Un abbraccio
Marianna
(Prima Parte)
RispondiEliminaMarianna,
San Valentino è la “Festa Degli Innamorati” :
Si può essere innamorati di una persona, ma anche di tante altre cose.
Sei tu innamorata dell’arte (in generale), della scrittura, della lettura, della musica, delle cose belle, della vita ?
Se sì, ieri era anche la TUA festa.
Anche io amo moltissimo pensare, non o se sia una delizia oppure una croce vivendo in un mondo che sembra far tutto tranne quello.
Pensare in solitudine risulta più facile e soprattutto più piacevole in quanto non si è disturbati da situazioni esterne.
Il lago poi, a livello figurativo rappresenta la solitudine per eccellenza, ecco perché anche a me è tanto caro come luogo.
“La Natura è come la mamma: anche quand'è terribilmente triste, sai che ti ama... “
Concordo, e ne approfitto per spiegare il motivo per il quale l’altra volta ho postato il video del Re Leone :
In realtà, il mio voleva essere un tentativo (non riuscito) di commentare anche la tua composizione precedente, nella quale affermavi che tua madre non era venuta a conoscenza del fatto che tu fossi lesbica (Ne sei sicura ? Potrebbe anche essersene accorta scegliendo di rispettare i tuoi tempi, con la certezza che prima o poi le avresti detto tutto…).
Sylvia Plath ha sempre composto in modo molto introspettivo, così ne ho approfittato per legare le due cose :
Il mio “Ricordati Chi Sei” stava a significare proprio questo.
In un passaggio di quel filmato, Mufasa dice a Simba : “Tu sei mio figlio, quindi l’unico vero Re”.
Ecco, penso che anche tua Madre e tuo Padre ti considerassero la loro Regina.
Ai tempi, credimi, non si sarebbero neppure posti il problema di “accettare” la tua sessualità.
Perché essendo intelligenti, avrebbero capito che non era affatto un problema.
Parlando invece di questa composizione, come ho detto ieri, la domanda che poni è molto interessante, ovvero :
“Perchè invece non fuggire… ?”
A parer mio, l’unica cosa che impedisce alle persone di prendere una decisione simile è il bisogno di soldi.
Sarà che sono come Zio Paperone, ho i dollari sugli occhi e vedo il marcio ovunque.
Il mondo ha spinto l’umanità a non aver obiettivo diverso dal guadagnare, perché tutto ha un prezzo, e può essere comprato unicamente con i soldi.
La cosa ridicola in tutto ciò è che, una volta comprato ciò che si vuole, si passa dall’euforia momentanea alla tristezza nel capire che in realtà la felicità non è in vendita su uno scaffale o su un manichino, non può essere comprata né con un vestito nè con una borsetta (per voi donne), né con una macchina potente (per noi uomini).
Il “Dio denaro” ha trasformato uomini e donne in robot che ripetono quotidianamente gli stessi gesti meccanici e che, a fine giornata, “Sprofondano nei loro stremati ritorni”.
Ecco perché ho trovato azzeccato anche il titolo, “Freddo il mattino”.
Hai descritto perfettamente la freddezza che contraddistingue l’umanità nel momento in cui ripete a loop la stessa routine ogni giorno.
Se e solo se fossimo a conoscenza della data precisa della nostra morte, imboccheremmo tutti l’autostrada, e invece di proseguire verso il centro città, faremmo tutta una tirata verso il mare, passando l’intera giornata a passeggiare lungo la spiaggia respirando aria buona.
In quel caso, non saremmo più “freddi”, non penseremmo più al mero guadagno, avremmo cuore e anima caldi d’emozione.
Parafrasando ciò che scrivi, “le imposte serrate, come lapidi suoi cuori dei residenti” lascerebbero spazio a finestre spalancate verso l’orizzonte. E forse, la “meta” finale (la libertà), sarebbe raggiunta.
Non avere orari rigidi, comunque, è fantastico.
Perché, pur sapendo di dover portare a termine un lavoro, si è consci del fatto di dipendere solo da se stessi, si può gestire il tempo a disposizione come meglio si crede.
(Continua...)
(Seconda Parte)
RispondiEliminaCi si sente liberi, pur avendo sempre e comunque delle invisibili ma pesanti catene d’oro alle caviglie.
Per quanto riguarda il resto, ti ringrazio, però non credo davvero sarebbe un bene se tutti gli uomini e le donne fossero come me :
In primo luogo, sono MOLTO permaloso, mi lego al dito qualunque cosa, anche le più futili o poco importanti. Non ho mai fatto né farei mai del male a una mosca, però vivo tutto con una passione mostruosa.
In secondo luogo, pur amando pensare, come detto in precedenza, paradossalmente non penso quasi mai prima di parlare a quattr’occhi con una persona.
Non riesco a pormi il problema di apparire “politicamente corretto”, quindi se tutti fossero come me ci sarebbero ancora più litigi e cose simili, visto e considerato che il mondo è composto principalmente da attori e attrici che recitano la parte a loro più congeniale.
Quando invece mi ritrovo a scrivere, come in questo caso, riesco ad essere obiettivo perché devo per forza di cose riordinare le idee.
In una cosa siamo simili, tornando all’argomento - San Valentino :
Quando ci innamoriamo di una persona, lo facciamo veramente, non per finta o per un secondo fine.
Doniamo alla persona amata tutto ciò che abbiamo da offrirle, poco a tanto che sia.
Spesso non veniamo capiti, o peggio ancora veniamo usati :
La maggior parte delle persone vive l’amore come una sorta di salvagente utile a non affogare nella PROPRIA solitudine :
A differenza nostra, queste persone non sono abituate a pensare né a stare da sole lavorando in maniera introspettiva, anzi… sono terrorizzate dal rimanere sole a tal punto che, pur di stare in compagnia di qualcuno, fanno finta di amare e provare un sentimento reale.
Iniziano dunque a promettere mari e monti, naturalmente farcendo i loro splendidi discorsi di parole tipo “Eterno”, “Per Sempre”, ecc…
Poi, ovviamente, appena trovano di meglio (oppure qualcuno/a più stupido/a e futile, quindi addirittura più simile a loro, tanti saluti!).
Anche per questo, parlando di “amore nei confronti di una persona”, hai passato San Valentino in solitudine… più si è intelligenti e profondi, più è difficile trovare una persona adatta ad intraprendere un cammino SERIO insieme.
Le storielle di poco conto (una botta e via) si trovano quando si vuole, basta uscire di casa, andare in centro, prendere un caffè, e dire : “Ciao, bella giornata, vero ? Io sono … Piacere….”.
…Ma storie simili non fanno per noi, o almeno… dopo un po’ ci stufano.
Rilassati, e pensa.
Un abbraccio.
Luca
Caro Luca,
Eliminaun "commento" che è un racconto, che non richiede in realtà commenti o "risposte" da parte mia, che comprende tutto ciò che io volevo giungesse con la mia composizione, e più ancora.
Sul ReLeone avevo capito bene, non è stato affatto un tentativo "non riuscito" il tuo, mi spiace non essermi diffusa di più sul'argomento. Mi ha colpita la scelta della citazione, certamente anomala, e per me particolarmente cara, per i motivi accessori che sai, per questo mi ci sono soffermata.
Sull'amore, hai ragione. Non mi piacciono gli amori occasionali, quelli che usualmente possono incontrare le persone come me. Il sesso è fondamentale, perché è il primo costitutivo della passione, e io sono una donna appassionata e passionalissima, di natura. Tuttavia hai ragione, io mi appassiono solo se m'innamoro, mai viceversa. E sono una compagna MOLTO impegnativa, lo ammetto...
Un bacio, a presto
Marianna
Ovvio, il sesso è fondamentale, non c'è amore tra due persone senza sesso, anzi, non c'è proprio vita senza sesso.
RispondiEliminaL'importante è non trattare le persone come oggetti.
A questo proposito, riprendendo la composizione :
Se al mattino, mentre ancora assonnati percorrete i vostri passi sulla via del lavoro e vedete una donna vestita in modo "sensuale", non significa che sia una "facile", oppure un banalissimo oggetto senza cervello.
Alla prossima, e buona giornata.