«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 2 marzo 2019

Marina




Amiche care, amici,

un anno fa, approssimativamente di questi tempi, trascorrevo una delle mie ultime fugaci visite nella mia città d’origine, prima di emigrare (quasi) definitivamente.
La vicinanza al “mio” mare è il ricordo più vivo che porto con me, e porterò per sempre, ovunque.
Un mare particolare, quest’Adriatico supremo, quasi un grande lago, ben diverso dal mare-oceano che ho trovato quassù in Irlanda, che tra l’altro è un’isola, e dell’isola, seppur grande, mostra con orgoglio tutti i caratteri, primo tra tutti il rapporto millenario di queste genti con il mare.
Il “mio” mare, forse anche per questo, per questa sua particolare atmosfera insieme tempestosa e intima, rimane e sempre rimarrà nel mio cuore.

Anche James Joyce aveva un rapporto importante con il mare, e per questo ha trovato per undici anni proprio a Trieste la sede ideale per il suo esilio personale ed intellettuale. Io ho compiuto il percorso inverso, ma il senso in fondo è lo stesso. Mi sentivo più in esilio a Milano, così lontana dal mare da parere del tutto estranea al senso dell’orizzonte, che chi è nato in riva al mare sa esserne il carattere più distintivo. Oppure a Monaco, dove cercavo di surrogare quella assenza, ancor più radicale, aggrappandomi agli argini di quel gioiello poco conosciuto che è il fiume Isar, in particolare nella parte sud del suo percorso, quella più selvaggia e sturm und drang.

Erano dunque gli ultimi giorni che avrei passato sulla riva di quel mare, e lo sapevo; e questo ha dato a questi giorni un sapore intenso di nostalgia, come non ne avevo mai provato prima di allora.
Milano, in cui pur ho vissuto quasi vent’anni, e che ho amato per tutto ciò che mi ha dato (ed è molto) non mi dà una emozione paragonabile…
 

Grazie di cuore, sempre, per accompagnarmi in questi pensieri, amiche dilette e amici.
Con amore


M.P.



Marina



Sono oggi accanto al mare:
sento il famigliare odore dell’alga,
la luce d'una notte senza luna
si diffonde e si rifrange nell'aria;
posso immaginarla, quasi vederla
frantumarsi in scintille nell'onde
inquiete, sebbene ancora sopite.

Dovrei essere felice, sentirmi
del tutto a casa, in questa atmosfera
mediterranea, che mi appartiene
come m'appartiene ogni memoria
impigliata tra frangenti e sassi,
tra questi scogli su cui saltellavo
da uno all’altro con spontanea grazia.

Dovrei essere felice, e uscire
a dirlo al mondo, allargando le braccia
come ali d'un gabbiano
per abbracciare chiunque mi sia vicino
amico benevolo e paziente;
dovrei essere felice, per amore,
per pudore, per lo sguardo sorpreso

che pur senza esser qui presente e vivo
colma di luce i luoghi.
Dovrei, vorrei, ma non sono abbastanza
forte da dar perdono
alla sua assenza, tanto
sento la sua mancanza
qui, al fianco mio, mentre
 
la fosca notte avvolge
di spettri e dubbi il mio rifugio
troppo lontana e troppo sola al mondo 


Marianna Piani
Trieste, Aprile 2018

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