«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 4 maggio 2019

L'Ausonia



Amiche care, amici,
scritto in estate, un ricordo d’estate, remoto ormai di tempo e di luogo.
Il tempo è l’Agosto di tre/quattro decenni fa, il luogo uno stabilimento balneare della mia città, i “Bagni Ausonia”, luogo piuttosto particolare perché era (ma credo ci sia ancora) proprio nel centro del porto, a poca distanza dalla casa che abitavo all’epoca, nei paraggi del Passeggio di S.Andrea, altro luogo “mitico” della mia infanzia.
Qui passavo parte delle mie estati, da giugno a settembre, quando i miei genitori non mi portavano tra le montagne, che era la meta preferita per le “vere” vacanze familiari.
Qui tra i tuffi, il nuoto e i giochi – che in età d’adolescenza si facevano sempre più audaci e più o meno consapevolmente sessuati – i lunghi momenti trascorsi distese al sole a chiacchierare, a confidarsi, a leggere Martin Eden, e sotto sotto a civettare coi nostri corpi fiorenti: io, che sono di pelle chiarissima nonostante la capigliatura e gli occhi neri, retaggio probabilmente della mia solida origine ebraica, sotto il sole in un attimo diventavo scurissima, una negretta, col segno bianco latte, quasi abbagliante, sotto il costume a due pezzi. Mi sentivo assai brutta, ovviamente, ma ora posso dire – con rimpianto – che dovevo essere invece bellissima…


(*  I "peoci" nel VI verso sono, nel dialetto locale, i mitili, o cozze, in colonie spontanee spesso molto numerose sui manufatti in cemento o metallo del porto, sotto il pelo dell'acqua, tra bassa e alta marea)

Con amore
M.P.





L’Ausonia


Si saliva in cima al pontile,
cemento grezzo come il letto
d’un torrente asciutto, poi noi
si ascoltava la risacca grugnire
sotto l’impiantito in legno d’abete
e tra i pilastri irti di peoci* affilati.

Con qualche riluttanza
da quell’altezza, scavalcando
l’inferriata, col cuore che impazziva
per la paura, ci buttavamo a picco
nell’acqua verde
fredda anche d’agosto
e ridevamo come pazze.

Intanto, tra l’onde che tintinnavano
nelle orecchie, udivamo il jukebox
che diffondeva quella canzonetta
estiva che ci spingeva a ballare –
dopo quei tuffi forsennati
senza respiro – ...senza respiro.

Noi ragazze allora, tutte insieme,
balzavamo a riva come otarie
sulle scogliere, scioglievamo i biondi
capelli al sole (e i miei neri)
e offrivamo i corpi bruni e fieri
agli sguardi e alle voglie
del cielo, e del mondo intero.



Marianna Piani
Agosto 2018


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