«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 6 agosto 2016

La Luce



Amiche care, amici,

in questi giorni d'agosto, sotto un sole a volte spietato, proprio la luce, abbagliante e sovrana, celebra il suo annuale trionfo.
È difficile ora perfino immaginare, nel ricordo, la pallida e incerta luce al passaggio tra Autunno e Inverno, che è stata la fonte dell'ispirazione per i versi che pubblico oggi.
Naturalmente la "luce" che è alla base di questa composizione, non è tanto un fenomeno fisico o di percezione, quanto una metafora per un significato più vasto.


Personalmente mi sono trovata un paio di volte nella mia vita di fronte a questo bivio, a questo anelito, appunto. In quei casi la "luce" non rappresenta come si può pensare una volontà di riscatto, ma piuttosto l'abbandono a un nulla cosmico, luminoso in quanto astratto dall'oscurità disperata della realtà.
Due volte ho tentato questo viaggio, e due volte qualcuno mi ha riacciuffata, già avviata, e mi ha riportata indietro.
Ora credo davvero che questa "luce" sia un'illusione, il nulla è nulla, ed è questa eventualmente la scelta che dobbiamo fare in quei momenti, tra l'emozione, l'affetto, la presenza, e l'assenza, il nulla appunto.
Per questo, nonostante tutto, sono contenta di essere stata recuperata. Non a caso chi l'ha fatto, lo ha fatto per amor mio.

La vita è fondamentalmente amore. Uno sostiene e genera l'altra. Mancando ciò, vi è il nulla.
Ma il nostro tempo, gli anni che ci sono stati assegnati - anzi, affidati - ci sono stati dati come una opportunità di ricerca, quanto meno. La vita è questa ricerca. Tentare di sfuggirne, alla fine, è un delitto di orgoglio, o peggio, di presunzione. Non è coraggio di certo, è una viltà. Una imperdonabile viltà, e un affronto a chi la vita l'ha davvero minacciata da malattia, odio, violenza, ingiustizia.

Per voi, amiche dilette e amici, grazie per la vostra presenza, come sempre, con amore.

M.P.






Alla Luce


Anelava alla luce.
Quando sprofondava l'inverno
i viali alberati in un deliquio
di ossa e di rami protesi
a implorare salvezza, ma invano,
e l'ombra colava in rivoli densi
cancellando ogni presenza
di vita, umana o animale,
come una lava letale -
ella anelava alla luce.

Quando anche il mare
il mobile inafferrabile fuggente mare
si rapprendeva come sangue
in una rugosa crosta di pece
vetrificata, e ciechi venti
e perdute tramontane
gridavano la loro ambascia,
e bianchi frangenti deflagravano
sulle scogliere come crisantemi
lasciati a morire in onore dei morti.

Quando le strade, i palazzi,
le case che custodiscono
volti e corpi e speranze e dolori
ammutolivano senza livore
altro che fosse quello
delle lampade al sodio
dei crocevia, e una imperturbabile
oscurità copriva pietosa
ogni affanno, ogni cura,
ogni inconsolabile lutto.

Allora, così, con innocenza,
con strenua purezza,
con chiarezza di mente
e anima lieve, cosciente
di essere al valico ormai
tra la volontà e l'abbandono,
tra la quiete e l'affanno,
tra la costanza e il divenire,
tra il limite umano e l'infinito,
ella anelava alla fine di tutto:

ella anelava alla luce.




Marianna Piani
Nebbiuno, 29 Dicembre 2015
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