«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 23 novembre 2013

Rinascente


Amiche care, e amici fedeli,
non sto ancora bene veramente, sto lottando per ritrovare il mio equilibrio, dopo una eclissi durata - credo - almeno un paio di settimane. Sono ancora a "mezzo servizio" insomma, ma non voglio rinunciare al nostro appuntamento qui, già troppe volte disatteso.


Inoltre, proprio ora mi piace incontrare questa piccola lirica, scritta in un attimo di serenità, a metà settembre, a seguito di una passeggiata in centro, a Milano.
La cupezza, sapete, è un abito difficile da portare - con eleganza. Troppo pesante e ruvido, ingoffisce e cade male, su qualsiasi figura.
E poi io non sono nella vita di ogni giorno così musona come può apparire dalla mia scrittura. Tutt'altro: sono una ragazza solare, che adora la luce, l'allegria, l'ironia, che quando è libera dai suoi momenti di tenebra ha una gran voglia di vivere, di indossare abiti luminosi e allegri, di apparire attraente e desiderabile. Anzi, tanto più dentro di me devo lottare con le mie angosce e i miei incubi, tanto più reagisco avvalendomi di uno dei più fantastici vantaggi dell'essere donna: gestire la propria bellezza, rivestirsi di freschezza, mutare aspetto trucco, acconciatura, colore di capelli, taglio della gonna o foggia della camicetta, colore e altezza delle scarpe, il saper essere ed apparire fiore, o farfalla.
Non sempre affiora tutto questo nella mia scrittura, poiché io scrivo d'impulso, mai per programma o studio, e la scrittura è un mezzo a mia disposizione per entrare in profondità, e nelle profondità della mia anima non ha molto spazio il futile e l'edonistico, anche se il mio istinto femminile li usa entrambi un po' come un'arma, per sopravvivere.
Questa che segue è una di quelle composizioni che nascono spontanee, leggere, e mi fanno sentire meglio proprio perché esprimono il lato più bello e ricco e grato della mia esistenza: il mio rapporto profondo con la femminilità.

La condivido con voi, amiche dilette, e la dedico in particolare a voi, amici (rari ma molto speciali) che mi seguite qui, poiché potrebbe aiutarvi a capire come siamo fatte, noialtre.

Con amore
M.P.




Rinascente


Un abitino rosso
che ho desiderato indossare
appena veduto nella vetrina.
Grazioso, fine, aderente
come il mio pensiero alla mente,
libera per qualche istante
dalla sua prigione di pietra,
e di ferro, e di lacrime, e d'amaro.

Ho immaginato il vento generoso
giocare leggero tra le pieghe,
ho sentito prima ancora di provarlo
la carezza della falda libera
della gonna sulle mie gambe,
libere di andare, ora, per un momento,
ovunque le chiamasse il desiderio
e l'avventura, e la speranza, e il piacere.

Ho lasciato che il cuore
palpitasse sotto il seno bello
teneramente avvolto nel finissimo tessuto,
trasparendo nella grazia del tulle e dell'organza
il sentirmi bella, desiderabile ragazza:
proprio come le mille altre che sfarfallano
nei loro abitini come corolle, in apparenza
senz'altra cura che apparire snelle, e stelle.

Che strana emozione
per questa donna ch'io sono,
intricata, sommersa, scura,
sentirsi per un poco come costoro,
via dall'ombra dell'angoscia
che m'accompagna fedele
come un'amante ossessionata.
E fuggirmene nel mondo finalmente

con l'amore addosso, ben stretto in vita.



Marianna Piani
Milano, 16 Settembre 2013

(Dedicata a Carolina e Stefania,
che mi regalano giorno per giorno
il senso di tutta l'insostenibile leggerezza
e la bellezza dell'essere donna)



3 commenti:

  1. Dolcissima Marianna , mi approprio della tua ultima frase che condivido; grazie .

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    Risposte
    1. Cara, grazie: immagino ti riferisci all'ultimo versetto.
      Sì, ero indecisa se lasciarlo, è un po' da canzonetta, ma ci sta così bene qui, leggerezza sulla leggerezza, ne sentivo il bisogno. Non bisogna avere timore del "facile". In realtà il "vero" facile è assai difficile (scusa il bisticcio di parole), e quando lo si raggiunge, si avvicina assai al "vero"...
      Non credi?

      Un abbraccio

      Tua
      Marianna

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  2. Cara Marianna,
    Da uomo,
    ...Anzi, da "ragazzino" vista la mia età,
    Non ho mai avuto dubbi circa la tua sensibilità e la tua solarità.
    Solo una persona solare e sensibile può comporre certe cose.
    Questa composizione, te l'assicuro, fa trasparire la bellezza e la raffinatezza della tua anima.
    Lei sì, è davvero desiderabile, a prescindere da ogni tuo vestito o accessorio esterno.
    Tu vivi nell'amore, e per l'amore.
    Ed è una gran cosa, credimi.

    Un abbraccio, buona serata, e complimenti !

    Luca



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