Amiche care, amici, buona serata di mezza estate.
Non sarete moltissimi credo a seguire queste mie righe, affaccendati giustamente in altre divagazioni più adatte alla stagione, ma io rimango con voi, anche perché so che forse, se anche non visiterete queste pagine oggi, potreste sempre farlo un domani.
Approfitto dunque del clima rilassato e festivo per riprendere uno dei miei temi preferiti, che per me come sapete rappresenta quasi un'ossessione: il Libro.
Sapete anche che io intendo il Libro in pari modo e indissolubilmente come concetto, come pensiero, come contenuto e come oggetto.
Il libro, come ogni Opera, ad esempio un dipinto o una scultura, è un veicolo di idee e di pensiero, ma nulla sarebbe se se ne privasse il corpo della sua concreta, duratura, compatta fisicità.
Permettetemi una breve divagazione: al Louvre, tra le mille emozioni che si sono impresse di quella visita, mi sono trovata faccia a faccia con quel capolavoro di sensualità scatenata che è l'Amore e Psiche di Antonio Canova. Quante foto, riproduzioni, immagini, dettagli avevo visto di quell'opera, prima di allora. Mi accostavo a essa certo non come di fronte a qualcosa che non conoscevo, di cui non sapevo nulla, che scoprivo per la prima volta. Eppure averlo all'improvviso lì, davanti a me, con tutti i suoi trecento chili di marmo lucente come ghiaccio, potergli girare attorno, sapere che avrei potuto allungare una mano e accarezzarlo (per farmi subito cacciare a pedate dalla sala) fu veramente un'emozione indicibile e indimenticabile.
Ebbene, immaginate solo per un istante se per un cataclisma, una bomba, un attentato, questo agglomerato di pietra sublimemente modellato, infuso di vita, venisse polverizzato, e tornasse a divenire materia informe, minerale inanimato, ghiaia su un selciato.
Che ce ne faremmo allora delle immagini, delle riproduzioni, che pur ci rimarrebbero? Non sentiremmo forse di aver perduto gran parte dell'essenza dell'opera e dell'Umanità dell'Artista? Non piangeremmo forse una perdita gravissima ed irrimediabile? Come potremmo accontentarci di effimere immagini registrate in un computer, ad esempio, sia pure in quantità infinita? Nessuna di esse potrebbe mai riprodurre il peso, la pietrificata solidità portata dalle mani di un uomo a riprodurre la vita.
Certo, amiche mie e amici, la metafora è ardita ed estrema, volutamente provocatoria, ma non è poi così lontana dalla realtà, purtroppo: cosa faremmo se di un libro alla fine non rimanesse che la sua traccia nelle cartucce di memoria di un Kindle (o mille, un milione di Kindle)? Cosa faremmo se le biblioteche e le librerie si spogliassero del loro contenuto, divenissero empori di prêt-à-porter e i libri rimanessero raggiungibili soltanto dalle teche virtuali di Amazon? E i libri nuovi, le nuove pubblicazioni? Già ora accade che molti libri vengano pubblicati soltanto in digitale. Ebbene, va bene, è l'evoluzione dite, ma occorre sappiate bene che quelli non sono e non saranno mai libri. Solo volatile memoria. E che coloro che si illudono di poter essere definiti scrittori, in realtà non lo sono!
Si tratta di una catastrofe possibile, purtroppo, a cui occorre resistere con tutte le forze possibili e disponibili, e io continuerò a fare tutto ciò che è in mio potere per lottare su questo argomento.
A cominciare dal BANDIRE dal mio ambiente vitale ogni traccia di Kindle, e-Book e similari. E a continuare a fare militante contro-informazione sull'argomento, e a scongiurare tutti coloro che posso raggiungere a fare altrettanto. Non servirà forse a nulla, ma almeno non starò inerte a guardare la morte per asfissia di un millenario strumento di cultura.
Per voi, amiche dilette e amici cari, perdonatemi la veemenza, ma anche questo, sapete, è amore.
M.P.
Antonio Canova, Amore e Psiche - 1793 |
Libri del Mondo
Il mondo stesso, interamente, è il Libro.
Il libro delle stagioni, il libro delle genti,
il libro degli amanti, Scritture Sacre Rivelate
dei pensieri e dei rimpianti, pagine di vetro
e pagine di vento, pagine di carne, sfogliate
da dita febbrili di passioni e di speranze.
Il libro è il mondo delle magioni
in cui albergarono stremati i nostri cuori,
rinvigoriti nelle loro albe opache,
e nelle infinite sere rasserenate,
in viaggio nelle contrade delle menti,
perduti tra i popoli e le stagioni.
Le sterminate biblioteche della Storia
custodiscono crimini e martìri,
ogni singolo foglio di carta o pergamena
è l'impalpabile diaframma tra la Verità e il Sogno,
tra la menzogna e l'Innocenza, tra la Fede
e il sortilegio, tra l'Incanto e la dannazione.
Noi siamo le Armate della Libera Ragione,
leviamo i nostri scudi in brossura e il dubbio
sia nostra spada, e affondiamo le alabarde
avide di sapere di come scorre il sangue,
avanzando incontro all'orde cieche e morte
della certezza e della negazione.
Libri del Mondo, siatemi fedeli, così com'io
ssarò fedele a voi, senza limite di tempo, così come
senza limite nel tempo custodite la memoria
dell'affabulazione dell'Uomo attorno all'Uomo,
e dell'Uomo alle sue terre, ai mari infiniti
e ai confini violati dalla Conoscenza.
Marianna Piani
Milano, 25 Marzo 2014
Mari,
RispondiEliminaSono stato costretto a mandarti il commento via mail, perché risultava "troppo lungo" per il blog !
Un abbraccio
Luca
Lo pubblico io, in due "puntate", perché i commenti di Luca sono sempre centrati ed appassionati, e vale la pena leggerli. Qui diciamo le stesse cose, ma non vedo perché no, dal momento che pensiamo allo stesso modo, su questo argomento in particolare:
EliminaMari,
Ho letto la tua composizione ieri sera, ma ho aspettato prima di commentare, perché il commento è risultato, come al solito, lunghissimo.
Per prima cosa, non credo la “bella stagione” influisca negativamente sulle visualizzazioni dei tuoi lavori o del tuo blog in generale.
Essere al mare non significa non utilizzare internet, soprattutto oggi, in un mondo costantemente connesso come il nostro.
Secondo me, le tue amiche del cuore (quelle a cui tieni di più) continuano lo stesso a visitare le tue pagine.
Una buona abitudine non si perde mai, a prescindere dagli impegni.
Che dire riguardo al tema trattato :
Ormai lo sanno anche i muri che sono dalla tua parte !
Anche loro sanno che io e te abbiamo in comune questa sorta di “mania” e di “protezione” nei confronti dei libri e in generale di ogni supporto fisico che contenga al suo interno ARTE.
La metafora che hai tirato in ballo non è affatto estrema, concordo pienamente, e se me lo concedi, vorrei condividere un piccolo ragionamento a carattere “economico”.
Visto e considerato che le persone, in questo periodo, non fanno che tirare in ballo la parola/scusa "crisi economica" :
UN LIBRO VERO DURA PER SEMPRE.
Non va cambiato, non va sostituito.
Le pagine possono scollarsi, al limite.
Ma rimangono sempre lì.
Sono Eterne.
Se oggi si spendono un tot di euro per un libro, si effettua di fatto un investimento “a vita”, senza necessità di dover tirare nuovamente fuori altri soldi in futuro, al fine di riacquistare lo stesso titolo perché magari “non compatibile” con la nuova versione del sistema operativo in questione (...potrebbe succedere, no?).
Un file digitale su Kindle, è un investimento “a tempo definito”.
Perché vedrete,il kindle tra non molto verrà sostituito da altri aggeggi, e altri aggeggi ancora : Chi ci “manipola” pensa solo al profitto. Il suo, non certo il nostro.
Vi siete mai chiesti perché un libro in versione e-book costa una miseria?
E perché, in generale, ogni “file” costa molto meno di un oggetto tangibile, “in carne e ossa” ?
Beh, signori miei, non certo per bontà divina !
Chi regala (ammesso sia mai esistito un pollo del genere) ormai è morto. Morto e sepolto.
(Segue)
(Seconda parte):
EliminaQuindi, altro che cloud e roba simile !
Altro che “comodità” !
Altro che “sempre disponibile, dove vuoi e quando vuoi”.
Un libro vero, di carta, lui sì che è sempre disponibile.
Non necessita di batterie o di connessioni wifi o connessioni dati.
E’ lì sul comodino, quando vi svegliate, ed è sempre lì, quando andate a dormire.
E’ nelle vostre borse, è sullo scaffale della vostra scrivania.
Non si rompe se cade, e se vi fa commuovere la vostra lacrima rimane lì, impressa.
La carta, nel punto esatto in cui la lacrima è caduta, rimane ondulata.
(…Il libro è il mondo delle magioni in cui albergarono stremati i nostri cuori…)
Tra le tante cavolate che ho sentito, la più divertente è sicuramente questa :
“Se viaggio, il kindle è più comodo, perché occupa meno spazio”.
A parte il fatto che chi ama veramente i libri non è mai stato sfiorato da questo problema, io dico :
Ma la memoria, dove la mettiamo ?
Parlo della memoria umana, della nostra memoria.
Non facciamo altro che parlare di memorie digitali, non facciamo altro che vantarci della memoria del nostro iphone, ipad, etc.
Senza renderci conto che, tra tutte le memorie presenti al mondo, la NOSTRA memoria è la più capiente.
Non c’è “giga” che tenga.
E dunque...
Volete risparmiare spazio mentre viaggiate, non volete portarvi dietro i libri ?
E va bene, IMPARATELI A MEMORIA !
Li avrete DAVVERO sempre con voi,
Saranno (in tutti sensi) parte di voi.
Pensate per un attimo ai libri ereditati da Mari, quelli che appartenevano a suo padre :
Hanno molti anni, ed è proprio questo il bello :
Portano il segno del tempo passato, ma soprattutto il segno delle sue impronte.
Portano la sua calligrafia, riportano i suoi appunti a matita.
(…Ogni singolo foglio di carta o pergamena, è l’impalpabile diaframma tra la Verità e il Sogno…)
La memoria di Mari, ancora oggi ricorda il suo amato Papà nei momenti in cui era “affaccendato” con i suoi libri.
Va da sé che oggi quei libri, per lei, non hanno un valore quantificabile.
Così come non hanno valore quantificabile, per me, i libri ereditati dalla zia di mio padre, tenuti benissimo e trattati “con i guanti”.
Mari ha ragione anche riguardo a un’ altra cosa :
Oggi molti libri escono SOLO in digitale.
Vi dirò,
Se rispetto l’artista e la persona in questione, mi ritrovo comunque a fargli pubblicità, pur non acquistando il file (è più forte di me).
Diciamo che la persona e il rispetto che provo nei suoi confronti vince sull’oggetto, ma l’oggetto non vincerà mai su di me.
Chi mi conosce, ormai lo sa.
Non mi chiedono neppure di acquistare un qualsiasi e-book, ben sapendo che non ho il kindle (per scelta), e che l’app iBooks non la uso mai.
Concludendo, Mari,
La composizione è magnifica, nella sua completezza, nella sua fierezza, nella sua determinazione.
Il finale sembra il giuramento di un Gladiatore.
Un abbraccio grande.
“Noi siamo le armate della libera ragione”.
Non eviteremo la catastrofe, purtroppo. Ma combatteremo :
Chi si arrende senza combattere, ha già perso in partenza.
Luca