Mark Strand (April 11, 1934 – November 29, 2014) |
Amiche care, amici,
pochi giorni fa ho ricevuto un messaggio da un caro amico, scrittore e poeta, un messaggio insieme breve ed emozionato, come capita in queste occasioni, che mi informava:
"Dear,
I wanted you to know that the Canadian-American poet Mark Strand has died."
Non conoscevo questo Poeta se non di nome, alla lontana, come spesso capita: la nostra cultura e la nostra attenzione non può comprendere tutto. Si tratta invece di una voce importante del panorama poetico contemporaneo, e ho iniziato a procurarmene gli scritti. L'ho trovato subito molto interessante, incisivo, memorabile.
Ma l'avvenimento in sé mi ha fortemente colpito, e ho sentito la necessità di rispondere nel modo a me più congeniale e naturale - quando si tratta di esprimere delle emozioni - con una breve composizione. E l'ho composta a braccio, direttamente in inglese, perché inglese è la lingua prima del mio interlocutore, e anche perché inglese è la lingua d'espressione del poeta di cui mi si annunciava la morte.
Di norma io evito di comporre in una lingua che non sia la mia nativa (sbbene abbia una discreta padronanza di almeno due altre, Francese e Inglese), poiché ritengo che occorra un dominio assoluto e perfetto per "piegare" una lingua viva al linguaggio poetico.
Tuttavia, questa piccola lirica mi è sgorgata così limpida e spontanea, come se fosse stata scritta da un'altra persona, tanto che ho pensato di fare un'eccezione. Anzi, per la verità ne ho fatte diverse, di eccezioni, qui oggi.
La pubblico, per cominciare, a pochi giorni dalla composizione, cosa che non faccio mai, come molti di voi sanno. Non aveva senso però fare un omaggio a un artista che ci lascia a mesi di distanza dall'avvenimento.
Inoltre si trattava in origine di una comunicazione privata, e non avevo intenzione di renderla pubblica, anche per motivi di privacy e discrezione.
Tuttavia il tema per me travalica sia i limiti di un dialogo tra due persone, sia l'omaggio a un particolare artista.
Per tutte queste ragioni ho pensato che valesse la pena di dargli uno spazio qui, tra queste pagine, per condividerlo con tutti voi.
Che accade al mondo, e a noi, quando un poeta muore?
Per voi amiche care e amici, come sempre, con amore
M.P.
A Supernova Dies
When a Supernova dies
She shines as never before
a full brightness of light
that wounds our eyes
and our trembling mind,
and...
A wave of energy expands
throughout the universe
infinitely around
beyond the limits of time.
When a Poet dies
anyone, anytime, anywhere
- was he a candle
or a sun -
his inexpressible light
for a timeless breath of life
dazzles our sight,
and the long wave of his song
for ever will become
part of our primary cosmic rays.
Marianna Piani
Trieste, December 7 2014
(Thanks to my Friend and Poet A.T.)
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