«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

lunedì 25 maggio 2015

Unsentimentally


Amiche care, amici,

una piccola eccezione al mio usuale programma di pubblicazione, su queste mie paginette.
Accolgo un ospite, con una sua composizione, in inglese, di cui darò anche una mia traduzione. Era tanto che non lo facevo, intendo il fatto di condividere questo spazio con un altro scrittore, ma questa volta si tratta di una occasione per me molto, molto particolare.
Questo amico, che mi segue da tempo nei miei tentativi più o meno buoni di scrittura, condivide con me la medesima incondizionata passione per la Poesia, salvo che lui a differenza di me è un "Poeta militante", da anni, e dotato di grande grazia e spessore, con una sottigliezza espressiva che ho raramente trovato, anche nei più Grandi.


A seguito di un nostro scambio epistolare sull'argomento che più ci sta a cuore (su cui in passato ci siamo anche vivacemente accapigliati, come si conviene ad autentici appassionati, e come è un costume di cui esistono numerosi e nobili precedenti in letteratura), mi ha gratificato di una bellissima composizione, onorandomi anche di una dedica personale, in tandem con un'altra sua amica e poetessa ella stessa di grande espressività ed originalità.
A prescibere dallal dedica, non potevo rinunciare al piacere di provarmi a tradurre questo piccolo ma perfetto gioiello, stupendo per la sua limpidezza e sonorità, all'interno di una struttura prosodica (inglese) di estrema raffinatezza. Devo dire che mai mi era stato donato un oggetto di tale valore.


Come molti di coloro che mi seguono da un po' sanno, io considero la traduzione dei testi poetici che amo come uno strumento di conoscenza insostituibile, l'unico modo, a mio avviso, per comprendere davvero a fondo un testo poetico di una lingua diversa dalla nostra. Confesso anzi che, dopo alcuni anni tra la adolescenza e la prima giovinezza in cui mi ero per un poco cimentata nella scrittura, per molti anni a seguire la traduzione è stata la mia unica e sola attività connessa alla Poesia. Solo da poco ho trovato il coraggio (ma anche sentita la necessità) di rimettermi a scrivere in prima persona, e parte di questa decisione è dovuta proprio all'intervento di questo amico Poeta, che nel leggere alcune delle mie traduzioni molto insistette perché io riprendessi la (peraltro pericolosissima) via della scrittura diretta.
Non essendo io una professionista neppure nel lavoro di traduzione, ma una pura dilettante, mi pongo nei confronti di questo impegno con lo stesso spirito di assoluta libertà (intendo libertà da mercato, esibizione, confronto, narcisismo) che ho la fortuna di mantenere nella mia attività di scrittrice in proprio.
Per me la traduzione, dicevo, è una forma di conoscenza, e il mio sforzo è sempre quello di penetrare in pensiero e la sensibilità dell'autore originale, per restituirne lo spirito e l'essenza, al di là di ogni preoccupazione formale o letterale.
Ogni traduzione esprime un tradimento, si dice, ed è vero, e inevitabile. Per questo non cerco mai una "traduzione" vera e propria, rigorosa e letterale, ma fedda, ma piuttosto una "interpretazione", un poco come un musicista che "interpreta" al suo strumento, con i suoi mezzi e le sue capacità, il brano scritto da un Autore diverso da lui, e magari molto più grande di lui. Come un musicista, anch'io leggo la partitura originale e la studio, accuratamente e letteralmente, e non prescindo dalle altre interpretazioni, spesso assai importanti, date prima di me. Ma SEMPRE applico al mio "strumento" la mia personale sensibilità e la mia anima, nel tentativo di restituire il testo originale nella sua vitalità, e non come un semplice freddo trasferimento tecnico, quale potrebbe essere (teoricamente) eseguito da un algoritmo del tipo di Google Translate. Dico "teoricamente" perché questo tipo di strumento proprio di fronte a un testo poetico dimostra tutta la sua impotenza e inutilità.


Ma nel caso di questa particolare composizione c'è un piano di ulteriore interesse. Non capita mai, almeno a me, quale dilettante, di applicarmi alla traduzione di un testo avendo come referente, e in qualche modo supervisore, l'autore dello stesso testo, in carne ed ossa. Con Alvaro accade questo, esattamente questo, un'occasione unica per una appassionata come me di approfondire davvero il "senso ultimo" del lavoro di traduzione, non solo più a questo punto come strumento di conoscenza, ma come attività creativa in sé. Ritornando all'interpretazione in senso musicale, il risultato di una esecuzione di un Partita di Bach da parte - per fare un solo esempio da me molto amato - di Glenn Gould è certamente in sé un'opera d'arte.


Ho "lavorato" per quasi un mese attorno a questo testo (maggior tempo io impiego di solito nel mio lavoro usuale solo per i testi di Sylvia Plath e di Emily Dickinson, difficilissimi) praticamente a contatto diretto con l'autore che, c'è da dire, essendo oriundo Italiano ha della nostra lingua una conoscenza quasi perfetta, quasi da lingua materna.
È stato un lavoro lungo ed accurato, fatto davvero, dopo una prima "sgrossatura", di minimi dettagli, di parole aggiunte o tolte, di scambi di opinione e riflessioni, fino a giungere a un risultato - sofferto - capace di soddisfare in primo luogo, necessariamente, l'autore, ma in secondo luogo - con la dovuta umiltà - la traduttrice.


Per terminare questa lunga introduzione, aggiungerò che ci siamo trovati - l'Autore e io -  per tutto il tempo in una situazione di stallo per un dettaglio piccolo ma fondamentale: il titolo.
Io l'ho trovato da subito intraducibile, anche se perfettamente comprensibile per un lettore italiano di media cultura, tuttavia abbiamo tentato diverse vie, insistendo (siamo entrambi - lui ed io - cocciuti e ostinati, specialmente per ciò che amiamo) fino alla fine a rinunciare, e a optare di lasciare semplicemente il titolo originale, come del resto io avevo pensato fin dall'inizio.

La dedica al mio nome (che riporto in calce al titolo, assieme a quella a Bernadette) è voluta con rigido sinequanon dall'Autore, per cui non posso fare altro che lasciarla tal quale.

Ecco dunque, condivisa con voi, questa piccola grande occasione di Poesia "in vita", colta si può dire nel momento del suo farsi.

Con amore

M.P.






Unsentimentally

                  (To Marianna and Bernadette)



You’re not as far
as yesterday’s thoughts

I think of you when
the fridge is empty

If I could drive away
from me I’d come to you

unblinkingly  You’re
the contour of roads

unknown and fast
and never travelled

Your mind -a Charter
of Rights- unfolds

whenever I map
a thought along a line

I learned of smallness
looking at far away

mountains 
Birds taught greater

lessons flying over them
unseen


Alvaro Tortora - 05/01/2015






Unsentimentally

                  (a Marianna e Bernadette)


No, non sei più lontana
dei miei pensieri di ieri

A te ripenso quando
deserta è la mia dispensa

Se potessi allontanare me
da me stesso soltanto

verrei da te all’istante
Sei il percorso più certo

per strade sconosciute
e giammai sperimentate

La tua mente - Statuto
di Onestà - si dispiega

non appena io traccio
un pensiero lineare

Ho appreso la pochezza
puntando sguardi a lontane

montagne
Gli uccelli danno lezioni

più grandi sorvolandole
inosservati 



(Versione Italiana di Marianna Piani
Milano, 22 Maggio 2015)



8 commenti:

  1. MAMMA MIA!
    Mariannina, un giorno, credo vicino, anche tu imparerai a non "allungare il brodo".
    Trovo la tua introduzione tanto lunga quanto commovente ... ed un pochino imbarazzante.
    Sono molto soddisfatto, anzi felicissimo di questa tua traduzione che, oltre ad essere stato un lavoro fatto con cuore, é stato per me come assistere ad una intima prestazione artistica, tua.
    (...e per allungare il mio " brodino ")...:
    Moreover, I fully agree and share similar opinions about Gould's interpretative art and sheer talents.
    I didn't think I was making you suffer, though; only few can when you translate them, as you have pointed out, oftentimes. I was enjoying myself, all along! I'm sorry but, not really because, If this is suffering, please, let's have much more!:-))

    I Thank You, My Dear Mari, With Much Love, Always!
    xo
    Il tuo Corsaro.

    P.S. Could you, please, add the dedication to the original, as well?

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    1. Alvaro...
      But, as they say:
      "Gallina vecchia fa buon brodo"…

      Dear friend, yes, I took advantage of you to talk about a work that I really care, that our encounter these days helped me to deepen and define in some of its aspects. The work with the author is a precious opportunity for a translator. Too bad that the publishing laws dictate time - and remuneration - so shamefully limited, so it is difficult for a translator, even if he is both good and passionate, to apply with all the time and attention it should. For this we often encounter mediocre translations, hasty, sometimes downright nasty or even incorrect. Besides, who could - working in translation "professionally" - apply for a week, or a month, on a single composition? Yet sometimes it would be necessary ...

      Ti abbraccio,

      Marianna

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  2. Mari, la tua ingenuità, la tua dedizione e soprattutto la tua passione sono caratteristiche tipiche di un'eterna fanciulla con la mente svolazzante in un mondo parallelo e magico, un mondo tutto tuo, inesistente a livello pratico e reale.
    ...E questo basta a giustificare il resto.
    Anche certi punti sui quali non concordo per niente.

    Il tuo lavoro di traduzione ha donato una musicalità credibile, anche in lingua italiana, alla composizione di Alvaro.
    Due termini su tutti :
    "Dispensa" e "Giammai"...

    Il fatto di dialogare in inglese tra di voi, su un blog che nasce come "italiano", fa capire la profondità del vostro rapporto.
    Un dialogo privato, criptato, effettuato a livello pubblico...

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    1. Eh, Luca, penso di sapere quali sono i punti su cui "non concordi per niente"...

      Ad ogni modo mi sono un poco dilungata in introduzione (lo riscrivo qui da te, non tanto per te, che hai capito benissimo, ma per chi non potesse o volesse avventurarsi nel mio rozzo inglese) perché ci tenevo a parlare di questo per me amatissimo "lavoro" di traduzione, e per valorizzarlo. In realtà è un lavoro delicatissimo e fondamentale (ad esempio io posso "godere" della poesia di Autori come Szymborska o Esenin solo attraverso la mediazione dei loro traduttori) e, come spesso capita da noi, molto sottovalutato e bistrattato. Gli Editori impongono tempi, e compensi, irrisori per questo lavoro difficilissimo, creativo, e fondamentale, nella pratica sarebbe impossibile per un traduttore "professionale" impegnato nella redazione di un libro di soffermarsi giorni, a volte settimane, come faccio io nel mio lussuoso e comodo cantuccio da dilettante che non deve rendere conto a nessuno, su una singola composizione. Eppure, a prescindere dall'abilità del traduttore, a volte ciò sarebbe davvero necessario. Per questo si incontrano spesso traduzioni molto disorganiche, a volte affrettate, a volte perfino sgradevoli.
      Di contro, quando s'incontra una traduzione, nonostante tutto, eccellente, è una vera festa!

      Grazie per l'apprezzamento, nello specifico, e cogli un paio di punti che concordo qualificanti, molto meditati.

      A presto
      Un abbraccio

      Marianna

      (PS mi scuso per il dialoghetto in inglese, mi è venuto spontaneo, in questa occasione...)

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  3. ...Non devi scusarti con me per aver dialogato con Alvaro utilizzando l'inglese, anche perchè padroneggio bene la suddetta lingua, avendo vissuto, seppur per breve tempo, in Inghilterra subito dopo il diploma e avendo ascoltato, sin da bambino, praticamente solo musica di artisti stranieri.
    Credimi, ne so qualcosa di "traduzioni".

    "Spontaneo"

    Esattamente : il vostro è un dialogo spontaneo, dunque in fin dei conti sincero. Sai che apprezzo la sincerità.
    Ecco perchè ho sottolineato la vostra uscita dai binari "linguistici" teoricamente imposti da un blog italiano.

    I punti sui quali "non concordo per niente" sono presenti nell'introduzione e anche nei commenti, ma ciò non significa che siano eresie o stupidaggini a livello assoluto :
    Ognuno deve avere la libertà di esprimere il proprio parere, senza dare lezioni di stile (a livello artistico) o di vita (ad ogni livello) agli altri.

    ... O No ?

    ^_^

    Ciao.

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  4. Mari,
    la tua traduzione é incompleta, le manca la dedica!
    Importantissimi, sono quei due per me! Furono e ancor siete, due elementi di riferimento senza i quali non avrei potuto creare, per poi espandere oltre quel "tandem" creativo che io e la mia Musa solitamente siamo. Voi due, e altre, siete spesso state per me, scintille ispiratrici e fuoco industrioso della mia fucina.
    "Non dimenticar che t'ho voluto tanto bene, darling I love you" ... (and Bernadette, too!) (e ancora) ...se ci separò, se ci allontanò l'ombra del destino ...ecc.-etc!!
    It's 1:00 am, and I'm serenading you, what more must I do, to get you to right a small oversight, Mari?:))
    Your friend Luca is full of "unspoken" opinions; good, I suppose ... o no? *_^
    Ciaox, moi.


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    1. Va più che bene Alvaro,
      le Opinioni di Luca sono preziose per me, discutibili, discusse condivise, o meno, ma molto preziose, come le tue.

      Marianna

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    2. Come disse un Eroe antico: "obbedisco"...
      D'altronde è cosa tua, anche se sta qui...

      Mari

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