«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 18 settembre 2013
Elegia Amara
Amiche care, amici,
la fine di un amore... che altro c'è da dire? A chi non è capitato? Chi non ha pensato che il suo fosse un amore speciale, destinato a rimanere eterno, intangibile, e poi invece, stupefatto, ha scoperto che così non era, né poteva mai essere?… Mi è accaduto prima dell'estate, per poche settimane mi sono illusa di aver trovato la persona che avrei desiderato stesse accanto a me per sempre. Per poche settimane l'amore è esploso, formidabile, totalizzante, febbrile, avvolgendomi di un senso di vertigine inquieta, e di piacere intenso. Mi sentivo come una funambola a cento metri di altezza, sopra un filo di seta sottile, inebriata dall'illusione di volare sopra il mondo.
Poi, come spesso accade - e a me accade, poiché io m'innamoro sempre irrimediabilmente di personalità creative, ribelli, piratesche, indipendenti, libere, sfolgoranti d'intelligenza, fuggitive nell'anima - la cosa finì con una partenza improvvisa senza spiegazioni e un pianto a dirotto, e qualche stoviglia e suppellettile fracassati contro i muri.
Poiché poi io scrivo, per vizio o per necessità o per disperazione, non saprei dire, ho chiuso questa storia e la mia disillusione nell'astuccio del mio quaderno, dove ora rimarrà per sempre.
Le persone si allontanano, fuggono, svaniscono, mutano di cuore e di aspetto. L'amore, comunque finisca, quello rimane per sempre impigliato alle nostre vite.
M.P.
Elegia Amara
Cara, verde amica dai capelli d'alga,
ondina o sirena che sfidi per me le onde,
e sfidi gli sguardi acuti dei gabbiani.
Cara generosa femmina dal petto audace
e gli audaci passi in fronte al mondo,
tu che guardi oltre le inattese svolte
dei tuoi pensieri. Tu che mi afferrasti
le mani, entrambe, e mi guardasti diritta
negli occhi dagli occhi tuoi ametista.
Tu mi afferrasti così il cuore e stringendo
tentasti di calmarne il palpitare ansioso
come fa una bimba col suo cucciolo coniglio.
Tu fosti in un istante Luna e Sole
nel mio cielo ingombro di tempeste
e fermasti in quell'istante finanche il vento.
Tu mi parlasti piano, dolcemente
soffiando nelle mie orecchie parole folli
che la mia follia sapevano come lusingare.
Tu mi rubasti il corpo e la mente
in un solo lungo circolare amplesso
e dominasti per tutta la mia persona:
io, la donna che non ebbe mai padroni,
mi feci serva alle tue sapienti mani
cui abbandonai ogni dignità e femmineo orgoglio.
Quando sentii le tue ginocchia premere le mie
e i tuoi piedi tra i miei due cercar rifugio
compresi senza dubbi d'essere perduta.
E quando la punta del tuo seno toccò il mio
come in un caldo toccante bacio, in un lampo
seppi che la mia libertà gelosa era finita.
Dio, credetti allora d'esserti per sempre sposa,
di poter da allora guardare ai tuoi occhi chiari
così come l'albatro scruta l'immenso mare:
spazio aperto dove volare, e poi se mai morire,
teneri orizzonti senza più confini da violare,
dolcissimi soli e amorose stelle cui narrare
tutti i desideri e gli abbandoni. E invece
tutto fu risolto in un momento, nel tempo
d'un battito delle tue palpebre nomadi sfuggenti.
La gioia che dà l'amore per amore è immensa,
infinito il rimpianto al precoce suo tramonto.
Credetti che s'annullasse per noi il vorace tempo.
Invece tu, verde amica dai capelli d'alga,
come uscisti dalle onde così alle onde sei tornata
abbandonando la tua sirena sulla spiaggia desolata.
Credetti che l'amore tra sirene fosse eterno,
tanto è infinito il piacere che loro sopravviene:
è fallace invece, come ogni altro amore al mondo.
E più ancora amaro e perenne ne è il rimpianto.
Marianna Piani
Milano, 16 Giugno 2013
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Cara Marianna,
RispondiEliminasai quanto io desideri che tu abbia un amore... Uno di quelli che resta, che resta e si rinnova ogni giorno, di folle amore. Mi rattrista leggere l'abbandono. Forse tu sei tanto e a volte per qualcuna troppo, ma nel tuo mondo di sogni e segreti, non stancarti di cercare chi ti tenderà la mano la mattina, sempre nuova e sempre lì, per te.
Ti voglio bene.
Sonja