Amiche e amici,
Oggi, 27 Gennaio, Giornata della Memoria.
All'inizio di questa giornata mi chiedevo se la Poesia "può".
Dicevo che non solo può, ma deve.
Per questo lascio queste righe, di circostanza, ma, spero, nobilmente tali
Con amore, che vince e vincerà, sempre.
M.P.
E l'uomo negò
E l'uomo negò all'Uomo
la sua Umanità.
Ma non fu la Vittima
a vedersela negata.
Anzi testimoniando
le sue ferite, il suo costato
trapassato, il suo dorso
spezzato, i suoi polsi
piagati, il suo grido blasfemo,
Egli ebbe nel suo destino
d'elevare l'Umano
alla pura luce dell'Intelletto
al riflesso della Santità
alla Grazia dell'essere
in Vita.
Fu il Carnefice, invece,
che in sé uccise in eterno
ciò che v'era d'umano,
o di naturale, o di Santo,
o di empio finanche,
fu il Carnefice,
nel suo stesso atto
di cieca invidia di vita
a massacrare in sé stesso
ogni Vita.
Fu il Carnefice a calare
sul proprio collo la lama
del male, e a marcire
inumano, non umano,
per sempre.
Da allora noi tutti -
noi tutti!
mai più potemmo dirci innocenti.
Marianna Piani
Milano, 27 Gennaio 2015
mai più potemmo dirci innocenti.
Marianna Piani
Milano, 27 Gennaio 2015
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