«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 18 novembre 2015
La Storia
Amiche care, amici,
De tre giorni non scrivo, sono bolccata, muta, non trovo parole che sia possibile vincolare a un pensiero, e dal pensiero al verso.
I fatti di questi giorni e la mia "consegna" al silenzio in queste pagine c'entra relativamente.
Come sa chi ha la bontà di seguirmi da un pochino, io non scrivo mai sull'onda di un'emozione, felicità o di angoscia che sia. Non ritengo la scrittura un atto "terapeutico", ma anzi, se preso seriamente esso è un travaglio, può essere un'analisi, un coltello che fruga tra le carni, a volte un respiro, ma in sé non fa "star meglio".
La mia decisione di interrompere temporaneamente la pubblicazione dei miei versi su queste pagine, inizialmente era dovuta a un senso di impotenza, di inadeguatezza della Parola di fronte alla Storia, ma ora, dopo una sofferta riflessione, la considero necessaria principalmente per un senso di rispetto nei confronti delle vittime incolpevoli - e anche di quelle colpevoli - di quell'atto efferatamente privo di senso.
Da tre giorni non scrivo, perché questi avvenimenti hanno catalizzato in me una forma di prostrazione, di depressione profonda, che praticamente mi impediscono di lavorare, e non solo nella scrittura ma anche nel mio lavoro primario.
Non si tratta di "paura", ma piuttosto di scoramento, di una tristezza indomabile.
Ma ne verrò fuori, perché rimango convinta, nel profondo, che la Bellezza non potrà mai essere sconfitta dalla brutalità, né la Vita dalla Storia.
La Parola, e l'espressione massima di essa, la Poesia, si può ritirare inorridita, è umano, ma poi, come un medico nel campo di battaglia, deve scuotersi e lanciarsi nella mischia, lordarsi di fango, di merda, di sangue, perché - semplicemente - c'è bisogno di lei, e proprio in questi momenti più che mai.
Mantengo il mio silenzio, ma, a proposito di Storia, voglio riproporvi, eccezionalmente, questa splendida lirica di un grande, Eugenio Montale, con la sua voce apparentemente fredda, ironica, tagliente come un rasoio. Per dimostrare come la Parola Poetica sa "combattere" e con quali "armi" la sua battagglia di civiltà.
"La Storia non è magistra / di niente che ci riguardi":
Proprio in questi giorni lo vediamo, con chiarezza...
Per voi amiche dilette e amici, come sempre, e sempre, con amore.
M.P.
LA STORIA
1
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l'ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra
carezze o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi.
Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
2
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.
Lascia sottopassaggi, cripte, buche
e nascondigli. C'è chi sopravvive.
La storia è anche benevola: distrugge
quanto più può: se esagerasse, certo
sarebbe meglio, ma la storia è a corto
di notizie, non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo e più di un pesce sfugge.
Qualche volta s'incontra l'ectoplasma
d'uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno glie n'ha parlato.
Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui.
Eugenio Montale
(da "Satura")
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...
RispondiEliminaMontale, uno dei miei "Pilastri" a livello poetico nostrano, oltre a Pavese, e perchè no, anche Pasolini (anche se, più che la sua raccolta di Poesie, amo rileggere, settimanalmente, la raccolta di interventi (o saggi, per meglio dire) "Empirismo Eretico".
Ma torniamo a Montale :
Un maestro nel saper utilizzare "correttamente" le anafore.
Pongo il suddetto termine tra virgolette, proprio perchè non è da tutti riuscire a ottenere risultati di elevato calibro Poetico mediante il loro utilizzo. Sai cosa intendo.
Lirica più che mai azzeccata, adeguata al triste contesto "odierno" * .
Ma cosa contribuisce a rendere credibili i tuoi sentimenti, in questo caso ?
La presenza di errorini di battitura nell'introduzione (sviste da niente a dire il vero), segno del fatto che, al momento della "stesura" eri veramente "provata" nell'animo, e, al contrario, la PERFETTA riproposizione della Poesia di Montale, suddivisa in "Stanze" (prima e seconda, 1 e 2).
Visto e considerato che il blog è uno spazio virtuale disperso nel marasma del web, dove tutti si improvvisano qualcosa, nella maggior parte dei casi ciò che non possono nè portanno essere mai nella vita reale, tu sei una eccezione che dona speranza a tutte le persone che approcciano l'arte in maniera rispettosa, comprano e leggono libri (COMPRANO E LEGGONO), e amano l'affascinante potere della Parola tramutata in verso.
Grazie, dunque, almeno da parte mia.
* Non ho toccato più di tanto gli argomenti strettamente legati alla cronaca, fornendo una sorta di considerazione / sfogo personale.
Semplicemente perchè non sarebbe stata soltanto mia, ma anche tua e di tutte le persone dotate di buon senso (... è il termine adatto ? mah !).
Sul web - ne parlo visto che mi trovo qui anche io, in questo momento - ho visto e letto una marea di prese di posizione, sfoghi, addirittura consigli sul da farsi...
Tutto inutile, senza senso come la quasi totalità delle chiacchiere scambiate on line.
Si può dialogare, scambiare opinioni seduti attorno un tavolo - a parer mio - solo e soltanto partendo con l'intenzione unanime di trattare agromenti che man mano, nel corso della discussione, inizieranno a plasmarsi generando idee dal retrogusto "costruttivo".
Il clima oggi ha il sapore opposto.
Ha un sapore distruttivo.
La distruzione genera soltanto altra distruzione.
Apprezzo dunque, in tutto e per tutto, la tua "linea di comportamento", dignitosa e rispettosamente silenziosa.
Ti risolleverai sicuramente, e lo farai per amore della vita.
Come hai sempre fatto, del resto.
Essendo conscia della tua enorme sensibilità, della caratteristica di possedere un animo "a spugna", molto sensibile non soltanto nei confronti di ciò che accade al proprio interno, la tua mente - seppur instabile, qualche volta - sa come risollevarsi, e dove trovare l'ossigeno necessario per riprendere a "viaggiare" a pieno regime.
(...)
^
[ nel senso : non serve che stia qui ad elencare i tuoi possibili giacimenti segreti d'ossigeno : sono visibili ad occhio nudo, leggendo le tue liriche ]
Dunque, ora vado.
Notte per dopo.
Perdonami, nel caso trovassi degli errori.
Ah :
Credo anch'io che la Vita non potrà MAI essere sconfitta dalla Storia.
Ciao Mari !
Luca, carissimo,
Eliminai tuoi interventi sono diventati rari e per me ancora più preziosi.
Non so se questa mia pagina sia stata davvero compresa da molti dei miei cari lettori.
Del tipo: ecco, questa tizia proclama "silenzio", e invece eccola qui che chiacchiera.
No, io ho proclamato silenzio alla mia scrittura (che del resto si è autosilenziata da sola), e questo è ciò che faccio e farò. Ma lasciare la parola alla Poesia è un diritto e un dovere, in momenti come questi.
Tu, naturalmente, hai compreso tutto, e hai anche capito il senso della riproposta di questa (peraltro celebre) lirica di Montale.
"Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta."
"Tre Pilastri", è vero, tre punti d'appoggio reggono l'edificio: tu citando quei tre nomi hai descritto perfettamente la tua personalità intellettuale, secondo me.
Anafora: hai ragione sulla perfezione montaliana su questo come su altri argomenti. Io ahimé oso spesso avventurarmi in quella figura retorica, come sai, con una buona dose di sfrontatezza...
Un abbraccio, Luca.
(Una piccola cosa, che inserisco qui perché non saprei dove altro: non so perché, ma non ricevo feedback dalla tua mail. Solo per sapere se c'è un problema tecnico)