Cassiopea |
Amiche care: undecimo capitolo del nostro piccolo abbecedario poetico…
Molte sarebbero le possibili suggestioni provocate dalla lettera L.
A cominciare da Libertà, il Bene più grande, quello che comprende e dà senso a tutto. Nulla può avere un valore per l'Umanità, senza questo Bene primario…
Invece ho scelto la Luce, che con Libertà ha molto più in comune di quanto si possa immaginare: Anche la luce rivela il mondo, ogni cosa. Senza luce, come senza Libertà, ogni cosa è destinata alla tenebra, all'inconosciuto!
La Luce è ciò che ci consente di godere della Bellezza, dei Colori, della forma sensibile dell'Universo che ci circonda…
E per questo ho scelto un'angolazione particolare, uno sguardo verso lo Spazio Profondo, una prospettiva quasi astromomica, quella scienza che più della Luce ha indagato la natura e misurato le dimensioni…
La luce poi da qui dilaga, illuminando l'intelletto, divenendo essa stessa scaturigine di Verità e, prima ancora, di Civiltà.
Come sempre, la dedico a voi, amiche dilette e amici, con amore.
Ma in particolare la dedico alle mie amiche Artiste, Cecilia L. e Paola Emme che della Luce hanno fatto la loro partitura, la loro tavolozza, la loro penna poetica…
M.P.
Abbecedario XI
L
come la Luce
Siderale è ciò che sale
dal profondo del tuo occhio bruno
irrompendo nella Materia Oscura
come il fiammante deflagrare
della supernova di Cassiopea.
Ogni oggetto è travolto
dal dardeggiare del tuo sguardo intenso,
ogni pensiero è reso vero
dalla luminanza del tuo intelletto quieto,
ogni sentiero è rischiarato
dalle lanterne della tua coscienza,
ogni ombra della ragione
è squarciata dai bengala
delle tue figure di passione
e di speranza.
Ogni notte la mia follia, senza luna,
è dispersa dall'aurora del tuo amore,
e ogni abisso di dolore
è irrorato dalle fiamme sfavillanti
delle torce delle tue visioni.
Ogni insignificante frangia del Creato
è misurata dal tuo raggio esatto,
perfetto, retto, infallibile, coerente,
ogni paesaggio, ogni volto, ogni figura,
ogni tratto, ogni sottile piega d'emozione,
ogni tono di colore, ogni sfumato,
ogni vibrato, ogni trillo, ogni squillo,
ogni riso, e ogni grido, ogni voce
e ogni canto e coro e canone e preghiera,
e lamento, e pianto, e ragione, e sguardo,
e ogni elementare incontro
tra spezzata, retta e curva:
ogni sospiro della vita è distillato,
nella tua mente fervida e febbrile,
dal pigro evaporare sopra ogni forma
dell'essenza rivelatrice tua, Luce,
e della tua meditante e schiva sorella:
...l'Ombra.
Milano, 13 Luglio 2012
(Dedicato a Cecilia e Paola)
Marianna Piani
La luce è fonte di vita, senza luce tutto sarebbe oscurità e buio...bellissimi e poetici come sempre i tuoi versi cara!
RispondiEliminaE tu, come al solito, li hai abbracciati, riscaldati e compresi a fondo...
EliminaGrazie amica mia diletta!
Tua
Marianna
Luce ... quanto mi manca la luce! Quanto mi manca poter dire in autunno ... ecco meno male fa buio un po' prima adesso e i miei occhi riposeranno un po' dalla troppa luce! Per me è essenziale, come per tutti credo. Con la luce i pensieri cambiano e sono più positivi più chiari e quando viene l'ombra è per riposare. Tu, come sempre, con il tuo scritto hai reso tutto ciò in poesia. Gracias mi vida, gracias por estar allì! Besos
RispondiElimina¡Pero lo hermoso que es este tu comentario! Es casi un poema en sí mismo. ¡Oh, qué hermosa eres la tu alma, amable, querida, solar!
Elimina¡Te quiero!
Marianna