«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 22 aprile 2015
In ascolto
Amiche care, amici,
queste donne libere, indipendenti, forti e orgogliose che traversano la mia vita, sempre inquiete, sempre in fuga, sempre alla ricerca d'un nuovo porto, sempre pronte a darsi e poi, con lo stesso tratto di intoccabile fierezza, a negarsi, all'improvviso, senza motivo, senza spiegazione, se non la voglia di correre ancora, sull'autostrada, senza vincoli né leggi né legami né rimpianti.
Come le adoro, e quanto le detesto! Come mi riempiono di emozione la vita, e come me la rendono impossibile!
Come mi sono sorelle, e come mi sono distanti, io insoddisfatta, inquieta come loro, ma bloccata, stroncata da un male che non mi lascia un istante, da cui non potrò mai fuggire, e per questo in costante ricerca di certezza. La loro giovinezza pazza e scriteriata agita le loro ali, e in un lampo, sono lontane. Divincolandosi da me, che voglio aggrapparmi, e magari venire via con loro, dietro un sogno, una illusione, una bugia, quale sia.
Anelo un rapporto quieto, intenso e dolce, momenti di intimità perfetta, e la rassicurante dolce serenità d'un progetto, di una visione, di una prospettiva, senza limiti di tempo.
Eppure quel volo libero, veloce, senza meta, m'affascina e mi attrae irresistibilmente, come una raffica di vento mi prende e mi trascina… E invariabilmente mi sfugge, a un certo punto, lasciandomi disperatamente sola con la mia sete d'amore, inesausta.
Per voi, amiche dilette e amici, come sempre, con amore
M.P.
In ascolto
Io l'ascolto, ma non lo sento, il mare
che chiama, oltre le dune,
oltre le banchine del porto,
oltre le scogliere che cingono il golfo
con un diadema di ossa frantumate,
e narra mormorando oppure
rumoreggiando le leggende dei naviganti
portate a terra dai nobili gabbiani.
Io l'ascolto, ma non lo sento, il vento
delle alte cime, che suona
le arpe dei canneti, a valle,
e le canne d'organo delle guglie
quando sale lassù dove l'Uomo
può incontrare faccia a faccia Dio
allungando un braccio verso il cielo
e aprendo la propria mente
nello spazio, illimitatamente.
Io l'ascolto, ma non la sento, la voce
rauca di questo fiume, che traversavo
da bambina col cuore in gola
e l'anima audace come mai più
sarebbe stata, raccogliendo la gonna
nella cintura, quella voce
che mi sfidava all'avventura,
cui io rispondevo impudente, saltando
come una cerva tra pietra e pietra.
Io l'ascolto, ma non lo sento, il cupo
mormorio della città, tra le mura
dei palazzi, nelle strade che si sciolgono
in altre strade, così teatrale, così vano.
E io ascolto, ma non lo sento, lì il rombo
del due cilindri della tua motocicletta bianca
che s'allontana, ora, adesso, forse per sempre,
che mi racconta di passione, di libertà,
di bellezza, di dolore, di tradimento.
Io l'ascolto, senza posa, il tuo cuore
che palpita di fuga, di orgoglio, d'impunità,
io l'ascolto, ma non lo sento.
Marianna Piani
Nebbiuno, 21 Novembre 2014
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23 Aprile :
RispondiEliminaGiornata mondiale del Libro.
COMPRATE, REGALATE, LEGGETE solo e soltanto libri VERI, tramandabili nel tempo.
(Come sai, generalmente non amo queste "ricorrenze" forzate, però, in fondo, giornate come questa non possono far altro che del bene alla latente cultura generale)...
Altra cosa :
Ho appreso dal libro "Quanto lontano siamo giunti" (raccolta di lettere alla madre di Sylvia Plath, acquistato ieri), che oggi "dovrebbe" cadere il compleanno della madre si Sylvia.
Dico "dovrebbe" perchè in una lettera successiva (in realtà, un telegramma) le manda gli auguri il 24 aprile.
In ogni caso, che sia oggi o domani, volevo ricordarla, ecco.
Senza di lei, il genio di Sylvia non avrebbe potuto influenzare la mente e l'anima di tutti noi che la amiamo.
______________________________________
La composizione è bella.
Certo Luca, tu sai bene come la penso:
Eliminail libro, inteso come contenuto E come strumento, è il deposito millenario della memoria della intera Umanità.
Non per niente gli oscurantisti, i dittatori, i culti e le religioni di tutte le risme e carature si sono sempre impegnate in tutti i modi e tempi o a distruggerli fisicamente come oggetti o a tenerne il più stretto e rigoroso controllo.
Oggi la nuova Dittatura Digitale, la nuova Religione Monoteista della Rete, il nuovo Oscurantismo del Pensiero Unico, sta perseguendo esattamente lo stesso obbiettivo:
da una parte distruggere (demercificando) il supporto millenario, il Libro Vero (come noi lo chiamiamo), polverizzandolo in un una nuvola impalpabile ed evenescente di "contenuti" digitali, destinati all'effimero cui tutti questi contenuti sono votati, per la stessa loro ipertrofia neoplastica (nel troppo si affoga nel nulla), dall'altra concentrando in poche, pochissime entità onnivore e onnicomprensive (Google? Facebook? Amazon?) la selezione, la distribuzione e quindi il controllo di quello che possiamo, non possiamo, dobbiamo, non dobbiamo "leggere".
Dunque i neointellettuali del pensierofacile, delle scritturebrevi, della parcellizzazione massificata della conoscenza, del trendy a tutti i costi, gli illusi in buona e cattiva fede, sappiano che ogni "libro" (chiamiamolo così) per pigrizia, moda, stupidità o ignoranza acquistato o pubblicato come eBook Kindle o simili è un colpo in più inferto alla sopravvivenza ormai ahinoi segnata del Libro come inteso sopra, deposito della Esperienza Umana.
A differenza dei roghi nazisti e degli indici staliniani, questa fase ha purtroppo tutte le possibilità di giungere al suo scopo finale, non preordinato ma "automaticamente", meccanicamente determinato.
Noi, pochi purtroppo, troppo pochi, abbiamo organizzato una "resistenza" basata sul boicottaggio sistematico di questi strumenti. In nome di un Nuovo Umanesimo.
Rivolta, resistenza, battaglia, purtroppo, per l'immenso squilibrio di forze, destinata molto probabilmente a fallire, ma almeno avremo coscienza di aver fatto tutto il possibile, come qel gruppo di resistenti che si organizzano "diventando essi stessi libri" nel profetico romanzo di Bradbury (Farenheit 451)
Un abbraccio
LUNGA VITA AL LIBRO!
Marianna
Parte I :
RispondiEliminaSì, certo, so come la pensi.
Infatti, il mio messaggio non era rivolto a te, ma ai tuoi lettori.
(COMPRATE, REGALATE, LEGGETE...).
Abbiamo parlato così spesso e a lungo del romanzo di Bradbury, che mi sembra inutile aprire qui in pubblico un'ulteriore parentesi a tal riguardo.
Tornando al discorso principale,
Il problema non siamo "Noi" amanti dei libri.
Il VERO problema sono le persone che si gonfiano il petto definendosi "di cultura", dunque di riflesso amanti dei libri, della lettura, della conoscenza, della riflessione, quando invece in casa posseggono al massimo dieci / venti (e sono generoso) libri.
E tra questi libri, quello della Clerici, della D'Urso e altri non-libri stupidi sulla falsa riga di quel genere.
Leggere non significa comprare un libro a caso, e neppure comprare il libro "di moda" (ad esempio i "libri" di Faletti quando è morto) solo per farsi vedere con quel determinato libro in mano.
Leggere e amare la lettura significa partire da casa con un budget predefinito e SCEGLIERE cosa comprare, prediligendo un titolo rispetto ad un altro.
Rinunciando ad altro, a meno che non si sia milionari.
Parlo proprio di rinuncia a tutto tondo, a prescindere dal prodotto finale in questione :
Ad esempio, quando compro cinque libri da 20, 22 o 25 Euro rinuncio automaticamente / temporaneamente ad una polo Lacoste di un colore o di una fantasia che non possiedo ancora.
Oggi, tutta questa "tecnologia" permette alle persone di sentirsi onnipotenti, di possedere tutti i libri (in formato fasullo-ebook), e tutta la musica possibile e immaginabile (scaricandola nella maggior parte dei casi illegalmente, perdendo quindi qualità a livello sonoro e uccidendo la creatività degli artisti).
Ormai vige la legge del "tutto e subito".
Si perde, come ho accennato prima, il PIACERE di scegliere cosa comprare, di arrivare a casa e godersi l'acquisto giustificando o meno il prezzo in termini monetari che si è pagato per ottenerlo.
Ad esempio, per come la vedo io, SOLO e soltanto chi ACQUISTA un determinato libro o disco può permettersi di andare sul web e scrivere un commento negativo inerente il prodotto.
Perchè l'ha pagato a prezzo tondo. Il prezzo giusto.
Il prezzo che giustifica lo sforzo dell'artista in questione.
Se compri un e-book a un prezzo irrisorio o scarichi un singolo brano a 99 centesimi, con che faccia puoi andare a dire che ti fa schifo ?
Capirai, hai rinunciato a un caffè !
Paradossalmente, ne hai giovato in salute.
Continua...
Parte II :
RispondiEliminaAvere "tutto in mano" grazie ad un aggeggio tecnologico che si può accendere o spegnere mediante il pulsante on-off, significa non possedere NULLA, se non l'aggeggio in sè.
Un aggeggio freddo, senza anima, messo in commercio solo e soltanto per far sì che le persone diventino dipendenti da quest'ultimo, un po' come i fumatori dalle sigarette, i drogati dalla coca o dall'eroina...
Ovvero, solo e soltanto per guadagnare.
Il Business... come direbbe il Padrino.
Se improvvisamente al mondo mancasse la corrente elettrica, se tutti gli iphone non funzionassero più, se tutte le tv rimanessero spente, se tutti i social network cessassero di esistere, quante persone cadrebbero in depressione ?
Fammi pensare... ho già perso il conto.
Comunque, io no di certo, perchè dedicherei COMPLETAMENTE il mio tempo alla lettura e alla scrittura.
Sarei in paradiso !
In poche parole, e concludendo, il vero problema è il sopravanzare del FINTO, dell'apparente, sul VERO e sul concreto.
In ogni ambito e ambiente della vita.
Finti amici, finti amori, finti viaggi in realtà mai compiuti, finte foto di finte vacanze, finti ideali, finti legami a livello di complicità mentale, insomma... mi fermo.
Sposo e ribadisco in pieno la tua chiusura "LUNGA VITA AL LIBRO", aggiungo un "LUNGA VITA AI VERI LETTORI", e ti allego un link, che riporta un articolo uscito oggi sulla Stampa :
http://www.lastampa.it/2015/04/23/societa/un-libro-in-regalo-no-grazie-io-non-leggo-YQlzVOzTkhNvL6p027BjEJ/pagina.html
Questo è il futuro. Anzi, il baratro mascherato da futuro.
Ho apprezzato, a differenza di molte persone, la terrificante sincerità del ragazzo che ha asserito di non leggere.
Un ignorante dichiarato in più, un finto intelligente in meno.
Rispetto totale per chi non indossa maschere.
Al giorno d'oggi ci sono talmente tante maschere in giro da far credere di essere al carnevale di Venezia !
Ricambio l'abbraccio e l'augurio per la madre di Sylvia.
Caro Luca,
RispondiEliminal'articolo è interessante, ma non l'ho a mia volta diffuso/linkato perché non sono molto in accordo su alcuni punti, e in generale su questa iniziativa "io leggo perchè".
Per prima cosa non credo affatto che sia questo il modo "giusto" per diffondere il "verbo" della lettura in generale e del libro in particolare. Voglio dire, quello di "importunare" persone qualsiasi per la strada, in stazione ecc. Io credo possa essere perfino controproducente, questa ricerca di proselitismo missionario alla testimoni di Geova. Personalmente, se mi avessero avvicinato, difficilmente avrei accettato, i libri mi piace scegliermeli, meditarli, annusarli, sfogliarli, desiderarli, acquistarli. E di certo non avrei accettato un Sepulveda, hehe...
Anche questo certo qual snobismo intellettualistico di fronte a una (prevedibilissima) massa di illetterati, mi insospettisce non poco.
Condivido molto di più il tuo atteggiamento paradossalmente positivo di fornte al ragazzo che dichiara semplicemente di "non leggere". Hai ragione, la sincerità e l'onestà ha ben più valore delle "maschere". Inoltre la lettura NON E' UN OBBLIGO nè un dovere nè un motivo d'onore o di moralità, santoiddio! La lettura è LIBERTA', e ognuno ha tutto il diritto, sacrosantissimo, se vuole, anche di NON leggere, o comunque e soprattutto di non leggere ciò che qualcun altro vuole che sia letto.
Noi ci rivolgiamo invece ai pochi o tanti che - come giustamente dici - si ammantano di "cultura" e determinano la direzione dei mercati culturali. Costoro che si chinano proni a 90 gradi al "nuovo" e addirittura promuovono questa diffusione perniciosa del virus che sta portando alla distruzione delle nostre librerie, specialmente quelle piccole e decentrate, e quindi le più preziose, e delle nostre biblioteche, sono loro che muovono ora e adesso il mecato delle vacche-libro.
Non è nemmeno questione se cosotro hanno venti o cento o mille libri in casa: la questione è di atteggiamento. Se sono disponibili a equiparare l'eBook con il libro, chiamando appunto "libro" una pubblicazione su eBook, vuol dire che, in buona o cattiva fede, non hanno capito nulla di cosa significa la difesa della lettura e del libro OGGI (e non vent'anni fa). Saranno tutti snobisticamente e farisaicamente a dare addosso al ragazzo che "non legge", e non sanno (o fanno finta di non sapere) che non è lui il responsabile del declino della cultura oggi, ma solo un prodotto proprio della LORO lezione.
Un abbraccio
Marianna
Sapevo (anzi, speravo) che anche tu non trovassi l'articolo tanto "clamoroso" quanto ha voluto lasciar intendere l'autore.
RispondiEliminaIo stesso l'ho trovato - per certi versi - ai limiti del ridicolo.
"Questo è il futuro. Anzi, il baratro mascherato da futuro".
Mi riferivo (anche) all'approccio sbagliatissimo di regalare libri quasi fossero caramelle o biglietti omaggio.
Ne ho parlato anche quando ho trattato la tematica dell'ottenere opere d'arte a costi irrisori.
"Baratro mascherato da futuro".
Hai colto anche questa mia provocazione, almeno apparentemente.
L'hai dimostrato affermando :
"Io credo possa essere perfino controproducente, questa ricerca di proselitismo missionario alla testimoni di Geova".
Era esattamente ciò che volevo esprimere.
Mi sono sentito inoltre in dovere di "difendere" la sincerità del ragazzo, e la sua, per certi versi, "beata ignoranza".
E qui, nuovamente, hai colto e concordato con me, affermando che la lettura è LIBERTA'.
Nulla di più vero, Mari.
Per quanto riguarda la questione dei "venti, cento o mille libri", ho voluto porre in evidenza il fatto che, così come è triste e deprimente possedere 1000 e-book "vuoti", lo è anche avere venti libri cartacei stupidi (Clerici e D'Urso citate non a caso).
La miseria deriva dal nulla, come si suol dire.
Un finto intellettuale, un finto poeta, un "finto" in generale è un misero.
Il mio voleva essere anche un attacco, neppure troppo velato, nei confronti dei libri "spazzatura" che inquinano le vetrine delle librerie e gli scaffali in generale di ogni punto vendita.
Già i libri vendono poco, almeno stampate quelli davvero meritevoli.
Risparmiate la carta.
Non dite che è questione di gusti... certi libri non hanno gusto.
Non sono proprio libri, anche se hanno l'aspetto di un libro.
................................
C'è troppa gente, in giro, che parla senza sapere e, ancora peggio, senza avere MAI aver sentito l'esigenza di procurarsi i mezzi per poter conoscere gli argomenti che espone con veemenza e arrogante / ignorante saccenza.
Un libro è un libro.
Un bacio sulle labbra è un bacio sulle labbra.
Anzi, ecco :
Un libro vero, è un bacio sulle labbra.
Un e-book, è un bacio sulla guancia.
Un bacio sulle labbra ti rimane impresso per sempre, non solo nella memoria, ma anche a livello di "gusto", di calda intimità, di anima :
Lo conservi per sempre "dentro".
Un bacio sulla guancia, al massimo ti lascia una traccia di rossetto se la donna in questione lo usa.
Traccia che andrà SICURAMENTE via, o con un fazzoletto, quindi mediante un gesto "ragionato", oppure con l'acqua, lavandosi, compiendo dunque un gesto meccanico-vitale.
Io prediligo il bacio sulle labbra.
Prediligo la sostanza.
...................................................
Ci sono troppe persone che "sentono" ma non ascoltano.
Al contrario di noi due, e delle persone come noi.
Abbraccio.
...A proposito dei libri-spazzatura, come li chiami tu: in gran parte non conosco neppure i nomi che citi, ma questo è un mio limite. Diciamo che io annovero in questa categoria cose tipo "Cinquanta sfumature" o altri bestsellers da supermercato. Tuttavia tendenzialmente sono meno rigorosa di te, chiunque è libero di scrivere o scribacchiare quel che gli aggrada (magari un nuovo Mein Kampf ecco, magari no) e di trovari i lettori che si merita. Anche se capisco che per certe "letture" è probabilmente insensato sacrificare alberi o riciclo, acqua e trasporto.
EliminaDi molti di questi libri il mondo potrebbe fare tranquillamente e serenamente a meno.
Ciononostante penso che sia sbagliato dirigere questa "letteratura bassa o infima" verso l'eBook, perché contribuirà ad accentuare la disparità di mercato e ad accelerare indirettamente la fine del Libro Vero.
Insomma, la materia è complessa.
L'importante in tutti i casi rimane NON acquistare, scrivere, diffondere eBook.
Mari
Caro Luca, care amiche e amici,
RispondiEliminavolevo aggiungere solo che abbiamo tenuto questo dialogo qui in pubblico perché penso che l'argomento, sebbene esuli dalla piccola composizione qui pubblicata, sia di grande importanza. Di certo, come sapete tutti o come l'avete capito, questo è un argomento che mi sta molto a cuore. Per questo mi fa piacere che questi pensieri non rimangano in un ambito privato (tanto Luca ed io chiaramente la pensiamo nello stesso modo o quasi in proposito) ma che siano a disposizione di chiunque passi tra queste pagine.
Grazie a tutti per l'attenzione
Marianna
I libri della Clerici e della D'Urso sono appunto "bestsellers" da supermercato, li ho visti e li vedo quando vado a fare la spesa in bella mostra sugli scaffali !
RispondiEliminaE non solo, anche in libreria purtroppo.
Non sono neppure delle scrittrici, per questo ho definito i loro libri "spazzatura".
Mi scuso anche io con i tuoi lettori per essermi dilungato eccessivamente, e per aver spostato l'attenzione egoisticamente su un argomento che mi sta a cuore, tralasciando quasi completamente il tuo lavoro.