«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 21 giugno 2017
Più della mia vita
Amiche care, amici,
la persona che amo - come affermo qui "più della mia stessa vita" - è spesso lontana, per lavoro, per il corso della vita di due anime che si sono scelte pur vivendo in due paesi lontani tra loro. Per questo spesso la solitudine, intesa come mancanza, bisogno fisico della sue presenza, del contatto del suo corpo, della sua voce che mi racconta di sé mentre stiamo abbracciate, a lungo, prima di assopirci assieme, è sovente la mia compagna, al posto suo.
In realtà non temo la solitudine in sé, ma l'amore trasforma l'assenza in un dolore acuto, un senso di soffocamento, di bisogno d'ossigeno.
Devo dire che non ho mai condiviso la mia passione di scrittura con lei, non so nemmeno esattamente perché, forse perché temo che si annoi, dato che più volte mi ha espresso il suo scarso interesse in generale per la poesia. Probabilmente la sua Musa, la Musica, è gelosa e non la lascia frequentare volentieri le altre sue colleghe, la vuole per sé in esclusiva. Ad ogni modo, non le ho mai inviato, mostrato o letto i miei testi.
Questo che segue avrebbe dovuto essere una eccezione: lo avevo stilato di getto, anzi quasi d'impeto, in una notte in cui la sua mancanza era divenuta insostenibile. Avevo sognato di lei e con il realismo sconcertante che hanno certi sogni legati ai nostri più vivi desideri, e mi ero svegliata agitata e fremente.
Stavo per copiare il testo e inviarlo via mail, ma poi, aocnra una volta, qualcosa mi trattenne, e non lo feci.
Le telefonai, invece, anche se era piena notte…
Vi lascio alla lettura, amiche dilette, amici, come di consueto, anzi, di più, con amore.
M.P.
(PS: Ora lei è qui, rimarrà tutta la settimana con me, è l'alba e dorme serena nella stanza accanto; è bellissima. Non sa che sto scrivendo di lei...)
Più della mia vita
Le stelle han fatto corona
alla mia fronte, mentre
il cielo sgombro attorno a me
s'apriva in un abbraccio.
Vagavo — sola — nella piazza
vuota; in fondo, oltre i ritti
piloni delle bandiere, spogli,
mormorava un mare amaro.
Alito di brezza empiva salmastra
una vela che tardava alla deriva,
e quel mare conteneva in sé
già la notte e il suo lamento.
Io in quel momento
respiravo unicamente
perché dovevo, e intanto
ti pensavo a me accanto, così
pur se non c'eri ti vedevo
al fianco del mio riflesso
nelle onde tremule
che abbracciavano la sponda.
Mi dicevo che non t'avrei
mai lasciata, ora che t'avevo,
sebbene ecco che tu non eri
allora che nei miei pensieri.
I miei pensieri seguivano verso
occidente il corso delle correnti
e gl'impetuosi venti che spingevano
alla deriva la mia mente scossa
come un natante erratico divelto
del suo timone. Vanamente
il suo nocchiero interrogava l'ago
dello strumento e gli astri muti.
Per l'intera vita, e oltre ancora
t'avrei cercata, fuori ogni rotta,
poiché tu eri, e sei, e sarai colei
che amo più della mia vita.
Marianna Piani
Trieste, Milano, 30 Gennaio 2017
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