Qualche giorno fa, mentre mi ero perduta in un abisso che sembrava senza fondo, e vi stavo serenamente precipitando, apparentemente senza speranza, un'amica cara mi inviò un dono, un piccolo dono, un nulla, che però forse è stato quel piccolo, minuscolo, inatteso primo appiglio che mi ha aiutato a trovare "una" ragione, se non "la" ragione, che era ciò che principalmente avevo smarrito.
Lei aveva scritto, con mano ferma, sapiente, da artista qual'è, il mio nome su un ciottolo dalla forma ovoidale, quasi perfetta, e lo aveva posato, tra altri ciottoli anonimi, su una spiaggia del Cilento, lo ha fotografato per prenderne memoria e inviarmelo, e infine lo ha abbandonato a raccontare "per sempre" in qualche modo della mia esistenza e (ciò che per me conta di più) del suo affetto per me. In sè questo è già un "atto poetico", per la sua capacità di incidere con il pensiero nella realtà. Non vi pare? Per me lo è, sì...
A quel punto io, immediatamente, ho sentito l'urgenza di rispondere, componendo a braccio questi versetti in forma di sonetto "imperfetto", che ora voglio condividere con voi, amiche care e amici. Per significare come a volte un gesto minimo, ma in sè splendido, può significare forse anche un riaccendersi di vita, una luce in fondo a un tunnel, per qualcuno…
Lei aveva scritto, con mano ferma, sapiente, da artista qual'è, il mio nome su un ciottolo dalla forma ovoidale, quasi perfetta, e lo aveva posato, tra altri ciottoli anonimi, su una spiaggia del Cilento, lo ha fotografato per prenderne memoria e inviarmelo, e infine lo ha abbandonato a raccontare "per sempre" in qualche modo della mia esistenza e (ciò che per me conta di più) del suo affetto per me. In sè questo è già un "atto poetico", per la sua capacità di incidere con il pensiero nella realtà. Non vi pare? Per me lo è, sì...
A quel punto io, immediatamente, ho sentito l'urgenza di rispondere, componendo a braccio questi versetti in forma di sonetto "imperfetto", che ora voglio condividere con voi, amiche care e amici. Per significare come a volte un gesto minimo, ma in sè splendido, può significare forse anche un riaccendersi di vita, una luce in fondo a un tunnel, per qualcuno…
Per Mimì, e per voi, con amore
M.P.
Nel Cilento
La Marianna è dunque come un ciottolo di mare
piccolino, tondeggiante, marezzato, levigato,
lucidato dal passare e ripassare del moto alternato
di illusioni e delusioni, onde salmastre e amare.
Se il suo corpo è così piccino
quanto grande sarà il suo cuore?
Sarà giusto un minuscolo granellino
di ossidiana annegata nel calcare?
Non sarà vasto invece, e in perpetuo movimento
per quanto è vasto questo vasto mare?
Non sarà dentro quel mare un intero firmamento?
Attende solo, pazientemente, che una provvida fanciulla
lo raccolga nella sua mano e con slancio lo rilanci
al profondo di quel mare cui soltanto appartieniamo.
Milano, 18 Luglio 2012
Ciottolo-Sonetto Dedicato a Mimì
La mia amica di un altro Mare
Marianna