«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 8 luglio 2012

Voler essere



Amiche dilette, e amici cari, poco potrei dire di questi versetti, così semplici e ingenui, in forna di ballata; tranne forse che sono scaturiti nell'urgenza di esprimere quel desiderio estremo di appartenenza e insieme di annullamento del sè nell'altro, nell'oggetto del proprio affetto più alto, in ciò che chiamiamo amore, intendendo con ciò ogni genere di amore, al di là di ogni limite o distanza o confine o schema o pregiudizio. Vestire di sè l'oggetto amato, deoggettivizzarsi, astrarsi addirittura, pur di poter far parte del suo universo, diverso da sè, astrarsi fino a farsi pensiero, liet motif, espressione di desiderio distillata come pura idea nella mente dell'altro, perennemente. E molto, molto semplicemente, essere sua.

Dedico questa "ballata" a Paoletta, che come sempre mi ha ispirata con le sue imagini libere e sublimi, e a Elisabetta, che mi ha letto il cuore.
E, naturalmente, a tutte voi, amiche mie e amici, con amore

M.P.




Voler essere


Vorrei essere nuvola
per potermi fare guanciale
al tuo capo esausto
dalla cura del giorno,
ed ispirarti nella notte oscura
i sogni più sfavillanti
di stelle.

Vorrei essere prato
per accogliere nel mio grembo
i tuoi piedi nudi nervosi
in corsa sfrenata, oppure
indugianti immersi nel piacere
del mio umido tenero
abbraccio.

Vorrei essere seta
per tessere la veste
che accarezza la pelle
più sensibile del seno
e del tuo ventre di velluto
per arricchirla dei miei
vezzosi amorosi pizzi.

Vorrei essere puledra
per scatenarmi selvaggia
nella tua prateria
e scalpitando e soffiando
sentire infine la carezza
della tua mano serena
che mi placa.

Vorrei essere spina
del tuo roseto adorato
per gustare una stilla
del tuo sangue di vino,
e poi col profumo del mio fiore
che sboccia lussureggiante
al mattino, inebriarti.

Vorrei essere l'acqua
di quella fonte saltellante
come un bambino,
e detergerti il viso
dalle lacrime salse
del tuo pianto dolente,
per sempre.

Vorrei essere il suono
della risacca della tua marina,
per sussurrarti alle orecchie
quel canto sommesso
di armonioso abbandono
e ispirarti intanto l'incanto
del tuo perdono.

Vorrei essere la luce
del sole d'oriente
per baciare le tue pupille
ardenti e con esse accendere
i tuoi sguardi sul mondo
e la grazia della loro avida sete
di raccoglierne ogni senso.

Vorrei essere il nulla
per poter essere ovunque
accanto a te per sempre,
e farmi pensiero
terso innocente intenso
per potermi pensare sempre
nella tua mente.



Milano, 26 Maggio 2012
Marianna Piani

15 commenti:

  1. Suona tanto come una delle mie...
    La mia è però una quasi-poesia, come l'ho definita...

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    1. Cara, immagino ti riferisci a "Una delle tue sigarette"...
      Certo abbiamo condiviso, senza saperlo, la medesima "ispirazione" ed espressa in modo, però, secondo me molto diverso. Come ci capita spesso. L'ispirazione ha prodotto i testi in modo del tutto inconsapevole una dell'altra: io la mia la composi ancora in Maggio, e la tenni come sempre in quarantena, per cui nulla potevi saperne, mentre tu pubblicasti la tua il 17 Giugno, se ricordo bene, assai prima che io liberassi la mia. Il resto lo hanno combinato le "sensibilità gemelle" che ci contraddistinguono. Potremmo farne un perfetto "duetto"...
      In questi giorni difficili questa ispirazione la sento distante, come appartenesse a una Marianna che non c'è più.
      Oppure invece è il primo timido canto di una "nuova" Marianna, passata attraverso la "cognizione del dolore"?

      Ciao Paola, mia cara Stella.

      Marianna

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    2. Sorrido.

      In ogni caso, l'importante è che tu stia meglio...

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  2. è il tuo nuovo canto, più bello ed intenso che mai.

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    1. Grazie cara, sono felice che tu abbia colto l'ispirazione di fondo, di questo mio che tu chiami "canto": l'espressione più larga e distesa e "serena" del desiderio di essere posseduta. E quindi di appartenere.

      Marianna

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  3. io ti adoro tesorina, i tuoi versi sono meravigliosamente ispirati e pregni d'amore! Ti voglio tanto bene

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    1. Laura cara, la "pregnanza" può apparire un concetto singolare da esprimere riguardo l'amore, e invece anche tu hai saputo cogliere il senso profondo del mio tentativo, quello di esprimere un discorso d'amore senza infingimenti e senza limiti, "pregnante" appunto nel suo oggetto stesso, fino alla con-fusione del soggetto (io stessa) con l'oggetto (l'altra da me).

      SOno sempre felice di poter dialogare con te, torna a trovarmi mia cara, ti aspetto.

      Marianna

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  4. Dolci desideri, non urlati ma sussurrati... dolce suono di sentimento. Grazie Marianna mia, di condividere, al di là di ogni cosa, il tuo trasporto, nel vento...
    Sonja

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    1. Nel vento sto,
      come un ciuffo
      di pioppini
      alla balìa:
      passa il bus
      sbuffando dalle nere froge
      e io mi ritrovo
      risucchiata
      a miglia di distanza.
      La mia mente è un grumo
      di bambagia polverosa
      senza peso e forma:
      Non può che prender atto
      dell'inconsistenza estrema
      di questo viaggio.

      Milano, 09 Luglio 2012
      M.P.

      ...Ma la tua presenza nella mia galassia, Sonja, è materia chiara che tutto abbraccia...

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  5. ...la semplicità e la dolcezza...non occorrono iperboli a descrivere i sentimenti...asta il cuore...brava,come sempre.

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    1. La semplicità del cuore
      che pulsa senza fretta
      assieme alla purezza
      della mente tersa
      è tutto quanto occorre
      per esprimere in pienezza
      la crudezza del dolore,
      l'abbandono dell'ardore.

      M.P.

      Purezza, semplicità, sempre, mia cara, dolce, preziosa amica!

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  6. My delicate butterfly,
    I've been praying for you, for your health, for your emotional state, feeling partly guilty for what has befallen you-for I think that your dedication to Poetry, especially to your own and to the Muse has been the catalyst to your misfortune which, by the way, is unknown to me and about which I can only speculate.
    Nonetheless, this turmoil has been brewing for some time, judging from the above and other verse and occurrences.
    Suffering and other strong emotions can elicit a poet's most ennobling work as it is evident in "Voler essere". It can also create a separation of the "Self" which in turn can make the poet
    write self-absorbed and confessional stuff as I've also noticed.
    (those are not for public consumption, they are private like a diary as it helps us deal with our sorrows within, in other words, it is our way of self-repairing ourselves-My dear Marianna, beware-beware of sorrow!!

    The above poem is the best, in my opinion, because of that last stanza whose meaning I'm sure escapes most superficial readers of poetry. It is parallel in execution to some of our most beloved Greats.
    Yes, you've been suffering in your spirit and in your psyche but the pressures exerted by the two have helped in the creation of the following jewel even before the full crisis manifested itself, fully; as a premonition of things to come:

    "Vorrei essere il nulla
    per poter essere ovunque
    accanto a te per sempre,
    e farmi pensiero
    terso innocente intenso
    per potermi pensare sempre
    nella tua mente."

    This stanza, your highest achievement in this and in all of your preceding work, contains within it a higher accomplishment to be found in the last four lines. Here, the Other that is being addressed is your very own-it is the "Other" we all posses within and that only some poets have accessed. For this alone, you should be highly commended! I never doubted in your poetic worth, this proves my "prevision" right and makes me that much more proud of You!
    Please, take good care of yourself-write to me, if you so wish-
    Forgive my silence, I was watching trepidantly while praying for you-You were in need of solitude and much more, and not of distractions, including my own.
    (Noticed our beloved Paoletta? She fully understood!)

    With all my love and appreciation
    Your beloved friend "always"
    xoxo...!
    Alvaro

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    1. My dear, oh dear,
      I can only say now
      that Poetry is the Force
      which opposes day by day
      against the sneering charm
      of that little brown bottle
      which smiles to me persuasive
      from that white cabinet
      under the fogged mirror
      in my bathroom.
      For this maybe, somehow,
      I owe you my life...

      Marianna

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  7. Parole sublimi, dettate dal cuore, che riflettono un profondo sentire e sapere che alcune di esse sono dedicate a me mi riempie di orgoglio... Grazie di cuore!

    Lady Labyrinth

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    1. Non solo un pensiero
      ma ogni frase ho donato
      a chi m'ha rivelato
      come fosse certo
      nè ardire nè peccato
      amare d'amor riamato
      le Creature Alate,
      le più belle, le più fiere,
      le più Sante
      del Creato.
      M.P.

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Sarei felice di sentire di voi, i vostri commenti, le vostre sensazioni, le vostre emozioni. Io vi risponderò, se posso, sempre. Sempre con amore.