«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 10 febbraio 2013

Abbecedario X



Care amiche, carissimi amici, ecco un nuovo foglio del nostro piccolo abbecedario in Poesia…
A questo punto della mia vita (la data riportata sotto è quella di prima stesura) entravo in una vertigine di avvenimenti che mi avrebbero portato molto presto ad un cedimento completo del mio equilibrio psicofisico, da cui ancora oggi stento ad uscire. Il "gioco" iniziale si stava trasformando ormai in un vero e proprio "scavo" all'interno delle mie più profonde inquietudini. Del disorientamento in cui la mia anima si stava perdendo.
Qui però la mia "ispirazione", ancora non del tutto coinvolta nel crollo che stavo vivendo, mi suggerì un piccolo apologo, quasi una fiaba: senza happy ending… Ma con una "morale" finale, proprio come le fiabe della tradizione…

Come sempre, la dedico a voi, con amore.

M.P.




Abbecedario X

I

come l'Illusione



Vanessa nacque
nel cuore del canneto
che costeggia il lago
dalla parte in cui il sole
sorge all'alba da dietro
le cime di calcare
che sovrastano la vallata.

La magia della stagione
si compì per lei al primo raggio
che colpì lo scrigno d'ambra
che la racchiudeva,
e lo squarciò d'un tratto
come il fendente
di una spada affilata
affondata fino all'elsa.

Stette a lungo aggrappata
sulla cima di quello stelo,
nuda, esposta ad ogni morte
in attesa che si tendessero nell'aria
mirabili come visioni
le immense lussureggianti ali sue
aranciate nere e bianche.

Nell'attesa, contemplava
dagli occhi sfaccettati come diamanti
l'azzurro del cielo e le nubi pellegrine
che parevano chiamarla
come si chiama una compagna
che ritarda di partire
per il lungo viaggio verso Oriente.

Presto ebbe coscienza, Vanessa,
che quel manto
da regina alata
era ciò che solo poteva elevarla
a raggiungere le sue
più inesprimibili
irraggiungibili visioni.

...

Silenziosa, solitaria
a lungo lottò contro il vento
cercando con ogni forza
di raggiungere le pallide compagne
che le sorridevano di lassù
nell'Eden irragiungibile: distante
come il miraggio di un mattino.

Finchè esausta,
planando verso il basso
per riprender fiato,
scoprì un'altro cielo,
d'un azzurro fin più puro, iridescente,
incastonato come uno zaffiro di rocca
tra le rocce color corallo.

E in quel cielo vide risalirle incontro
una creatura così amabile
quale mai aveva veduta prima.
Così seppe, senza dubbio alcuno,
per la prima volta nella sua breve vita,
d'essere innamorata perdutamente
della beltà splendente
d'una alata creatura
a lei sorella.

Il suo volo fu elegante allora,
rosseggiante,
inebriante come un valzerare all'infinito,
che la compagna ripeteva speculare
con fedele tenerissima attenta cura.
Quando quel lungo volo fu compiuto
e quel cielo luccicante
fu vicino, alla distanza
d'un solo fiato, d'un respiro,

all'improvviso
dall'azzurro fattosi pervinca
emerse un guizzo rapido
di squame diafane verderame,
seguito da uno schianto
e un tonfo breve
come d'un sasso che cade

dentro il lago inerte.

. . .

Fu così che Vanessa ebbe appena il tempo
di comprendere che nel preciso istante
in cui svaniva la sua vita,
il suo amore si polverizzava
in un fiore di luccicanti perle d'acqua:
l'illusione cui per un momento
lungo quanto la sua vita intera
ella così tenne fede - ciecamente.

E comprese anche
che l'illusione è fede.

Poi fu il niente.




Milano, 12 Luglio 2012
Marianna Piani

4 commenti:

  1. "Poi fu il niente"! Cara, Grazie, per essere ritornata, per essere ritornata ad essere, ad essere quel tuo "io"; immenso nel suo arcano e che, nel suo continuo, si rivela a noi in piena fede come un inno che trafigge ogni illusione che ci aiuta a ritrovare, anche in un "tonfo", quella passione necessaria a Esserci!
    "I", la lettera che diventando pronome ci dà parola in Inglese - Irriducibile, questo "io", spesso diventa universale nelle Arti come nella Poesia.
    É questa tua essenza che traspare che io continuo a captare - Irriducibile nel suo spessore - che nel Nulla ci unisce, che dal Niente ci fa Ricreare - Amare!!

    Vanessa, dolce creatura, in te vaneggia, o Mari!

    Lovingly...
    xo
    Alvaro

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    1. Grazie mio caro. I tuoi commenti sono come ali, ali più grandi e ampie di quanto io non possa immaginare... Ali che per qualche momento mi portano fino all'altezza di quelle nubi distanti, sovrane, irraggiungibili...
      Temo di precipitare... Ma tu mi sosterrai, lo so!

      Un abbraccio
      Tua
      Marianna

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  2. Difficile per chi come me non sa "scrivere" esprimere ogni volta con parole nuove quello che si sente quando si legge qualcosa di tuo ... ma qui torniamo ogni volta nella speranza di trovarti ... di trovare le tue parole per sognare ... ancora una volta! Besos

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    1. Ti esprimi benissimo mia cara... E io sono felice di sapere che vieni a trovarmi, e che ogni volta ti attendi qualcosa da me, qualcosa di più... È un impegno, che spero di non deludere mai. Lo devo a persone sensibili e capaci di pansiero come sei tu.

      Un abbraccio forte
      Marianna

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