«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
mercoledì 19 febbraio 2014
Tu sei bella
Amiche dilette, amici
come molti di voi sanno, io adoro dedicare i miei versi alle amiche che amo. Per me è un modo per instaurare un dialogo più profondo, più vibrante, di lasciare un pezzetto di me a queste persone un po' speciali, che mi danno tanto, con la loro presenza, con il loro affetto, con la loro stima.
Si tratta anche di una composizione che parla d'amore. L'amore di cui parlo, però, non necessariamente, non sempre, è amore nel senso di passione, di attrazione fisica, di carnalità. In molti casi, come in questo, è amore inteso come ammirazione ed amicizia, affetto e simpatia.
La bellezza, quella femminile in particolare, per me ha un valore di vitalità, di contentezza assoluta. Mi piace immensamente osservare la bellezza delle mie amiche, e anche delle ragazze che posso incrociare per caso, qui, o per strada. Non ne sono gelosa, tutt'altro. Mi ritengo anch'io una donna piacevole, e piuttosto desiderabile (senza peccare di falsa modestia), e ne vado fiera, e quando e come posso esalto volentieri questo aspetto della mia femminilità. Tuttavia godo della bellezza delle donne che mi circondano, e di cui mi circondo, la ritengo un dono prezioso anche nei miei confronti. E non è vero che la bellezza, quella vera intendo, è solo un dono naturale di cui non abbiamo alcun merito, e sapete perché? Perché la bellezza di cui parlo è sì quella esteriore, che però acquista una dimensione del tutto unica e superiore alla luce della bellezza interiore. Le persone che amo, e in particolare le donne, ma anche gli uomini, irraggiano da sé questo genere di bellezza, profonda, vivida, che sostiene, esalta e giustifica quella di superficie. Ragazze come Rosanna, Mara, Sonja, Carolina, Stefania, tutte le amiche che ammiro, e ne dovrei citare tante ancora, hanno questo di particolare, hanno tutta la bellezza abbagliante di un gioiello illuminato da uno spot di luce viva, che è la loro intelligenza, la loro grazia, la loro eleganza, la loro vitalità.
Ecco, la Sabrina cui ho dedicato questa piccola composizione è dotata di questo genere di bellezza. Una bellezza che arriva anche al di là delle immagini, una bellezza che si sente, si percepisce con certezza.
Certo, ho incontrato anche uomini dotati di questo genere di bellezza, ne conosco più d'uno, e uno in particolare ho amato per un periodo della mia vita proprio per questo motivo.
Le donne hanno però dalla loro una naturale predisposizione alla bellezza, come se la Natura, attraverso di loro, avesse dato del suo meglio, poiché sapeva che esse sarebbero state lo strumento della sua perpetuazione.
Condivido con voi, amiche bellissime, e amici cari, queste riflessioni. Con Amore
M.P.
Tu sei bella
Sei bella: due parole, chiare
come le note di un arpeggio,
scintillanti gocce mattutine
sul tuo viso di cristallo.
Sei bella: e tu indossi queste parole
come l'ardente pizzo
che t'abbraccia aderente il petto
come neve sopra i colli.
Tu sei bella. Vorrei essere una tela
per contenere la figura
del tuo volto d'aspetto antico,
immerso in un'aura di distacco.
Vorrei essere il tuo specchio
per rimandare a te la luce
delle tue labbra di corallo
e fragole umide di pioggia.
Tu sei bella, come è bella
la mia abetaia in fronte al lago,
e la dolce riva che lo adorna
di perle bianche e bianche case.
Tanto bella sei quanto
questo calice di un giglio, colmo
fino all'orlo del rosso vino
della passione che ci inebria.
La larga gonna di tulle arioso
che indossa la bionda aurora,
e la coroncina di usignoli
che adorna i suoi capelli, è bella.
E bella è la camicetta tesa
sopra il seno della luna
mia velata sposa, e le scarpe in filigrana
ai suoi piedi snelli e audaci.
Bella è la nebbia che mi cela
e protegge nell'inverno del mio male,
come il germoglio di verbena dorme
sotto la bruna coltre di foglie morte.
Bella è la camelia sul balcone
della mia speranza, bella è la canzone
dell'ape che la corteggia, bella è l'ala
del gabbiano adorante il suo mare.
Bella la vela del vascello dispiegata
bianca al vento, bella la nuvola che sovrasta
indicandole il cammino, bella è la danza
del pulviscolo dentro i raggi
del giallo sole che taglia la navata
della foresta; e bella la giunchiglia
del flessuoso tuo corpo di sirena,
belle le tue braccia nude appassionate,
belli i tuoi occhi immensi, color del miele,
e i capelli come raggi mattutini:
tu sei bella, come un sogno appena desto
già svanito. Poiché sei bella, e allora,
io t'amo, amore, come l'amore,
per puro amore.
Marianna Piani
Per Sabrina, amica bellissma
Milano, 8 Dicembre 2013
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Cara Marianna,
RispondiEliminaLa prima cosa, anzi, la prima caratteristica che mi balza agli occhi, è il “tempo speso”.
Amo il tempo, penso sia la più grande dimostrazione d’amore presente al mondo.
Mi spiego : è facile dire “ti voglio bene”, tutti sono capaci a farlo.
Figuriamoci nell’era dei social, dove tutti mandano messaggini cortissimi del tipo :
“yes”, “ciao”, “ok”, “amore”, “tesoro”, “tvb”, e cose simili.
Ben diverso da tutto ciò è dedicare VERAMENTE parte del proprio tempo, scavarsi dentro, dare inchiostro alla propria anima e comporre cose come questa.
Spero vivamente che Sabrina, ma anche tutte le altre amiche, (virtuali o reali, non so, visto che non le conosco) non si siano limitate a dirti solo “grazie tesoro”, stile twitter, ma che abbiano capito e apprezzato davvero a fondo l’amore che provi nei loro confronti.
Spero abbiano visto esattamente ciò che ho visto io, in questo caso :
Ovvero, un quadro ornato di parole sincere.
I colori hanno macchiato la tela, a partire dal titolo “tu sei bella”, hanno toccato la loro massima espressione, umana e personale, mediante gli “occhi immensi, color del miele”.
Mi auguro che comprendano, e non lo dico per te, perché tu offri sempre la tua anima su un vassoio d’argento, senza pretendere nulla in cambio.
Lo dico per lei e per loro, perché al mondo non c’è nulla di peggio del dare per scontato un sentimento.
Nell’introduzione scrivi che le ammiri, e per questo motivo mi sento sollevato :
Se le ritieni speciali, lo devono essere sul serio, visto che hai un sesto senso sviluppato.
Evinco come sempre dalle tue parole la tua intima delicatezza e sensibilità, ma allo stesso tempo anche la tua enorme fragilità di donna, di donna dal cuore grande.
Ti faccio anche un esempio, per spiegarti meglio, preso direttamente da una parte della tua introduzione :
“…come se la Natura, attraverso di loro, avesse dato del suo meglio, poiché sapeva che esse sarebbero state lo strumento della sua perpetuazione.”
Hai messo in evidenza il concetto principale, il concetto “madre” attorno al quale ruota il senso della tua composizione.
Siete voi, e lo siete per davvero, senza ammissione di replica, lo strumento della perpetuazione.
Senza voi donne, non ci sarebbe vita. E la vita è BELLA.
Un’anima poco sensibile, non metterebbe mai in evidenza un concetto così profondo.
Tu l’hai fatto, e come sempre mi hai strappato un sorriso di compiacimento.
Riprendendo il nostro precedente dialogo, sono rimasto sorpreso positivamente dalle tue parole, e dal fatto che mi consideri quasi un fratello.
Può anche starci come cosa, visto che non ho sorelle nella vita reale.
Quindi, non farei torto a nessuna nel considerarti tale.
Una cosa è certa : siamo abbastanza simili caratterialmente, molto più di quanto tu creda.
E poi, entrambi siamo molto “generosi” a livello di scrittura.
Per quanto riguarda il tuo progetto, certo, mi farebbe piacere venirne a conoscenza.
Anzi, se potessi in qualche modo esserti d’aiuto, ne sarei felice.
Prima di salutarti, ci tengo a dirti un’altra cosa :
Non riesco a saperti giù di morale. Io ti immagino sempre sorridente e felice.
In tutto ciò, sono aiutato dalla tua scelta (che condivido) di non apparire con il tuo volto reale.
La natura, al momento della nascita, ha incorporato all’interno del tuo corpo due tesori molto preziosi :
Un cuore d’oro e un cervello scintillante e prezioso come un diamante.
Almeno queste due cose, la crisi e i dottori non potranno mai portartele via, né metterle in dubbio.
Nei momenti di fragilità, ricordati quanto vali, e chi sei.
Chi sei davvero però, non chi sei secondo loro, o secondo gli altri in generale.
Ti scrivo tutto ciò perché lo penso, in fondo il mio pregio/difetto più grande è proprio la schiettezza.
Non riesco MAI a tapparmi la bocca, e molto spesso combino guai per questo motivo !
Facendo riferimento al titolo della tua composizione :
"Tu sei bella". Poco ma sicuro, Marianna.
Un abbraccio pieno di stima e affetto,
Luca
Ma sì, Luca, continuiamo qui il nostro "carteggio", fatto di lettere aperte. Qui immagino siamo in compagnia di pochissimi amici, e comunque né tu né io abbiamo nulla da nascondere.
EliminaParliamo di scrittura, essenzialmente, anche quando parrebbe che andiamo nel personale, perché la nostra amicizia, e la nostra fratellanza, nasce e vive nella scrittura, e così probabilmente rimarrà per sempre.
Tu hai una sensibilità speciale, per cui mi "prendi" sempre qualcosa, e spesso qualcosa che è inaspettata anche per me, che sono una scrittrice più che studiata e cosciente.
Però volevo precisarti che le amiche che cito mi hanno dato assai più di quanto io abbia dato o dia a loro con le mie poesiole. Mi rispettano, mi amano, senza chiedermi nulla in cambio, per pura simpatia tra donne, complicità sentimentale femminile, un sentimento millenario che perfino un uomo sensibilissimo come te fa fatica a comprendere. Bisogna proprio essere donne, per capirlo.
Quanto invece alla "perpetuazione" della vita, qui tu hai preso in pieno, mi hai scoperta. Hai intuito. Perché per me si tratta di un tema difficile e dolorosissimo, perché, mio caro, io, a seguito di una malattia, sono biologicamente sterile, non c'è altro modo più soft di dirlo: non potrò mai mettere al mondo dei figli miei. Molte altre donne come me non hanno o non vogliono figli, poi c'è il problema della mia omosessualità, ma per una donna come sono io la impossibilità di completare la propria missione nel mondo come femmina della specie è una menomazione terribile, che non riesco a superare, razionalmente, e posso solo soffrire, come una terribile mutilazione.
Ecco... Ora lo sai...
Per quanto riguarda il mio "progetto" lo puoi facilmente immaginare. Forse, mille volte forse, un giorno, se sarò ancora tra i vivi, mi piacerebbe pubblicare le mie cose in un libro - come lo intendiamo noi: di carta.
Però mi sono posta dei "paletti" ben precisi a questa ambizione. Per prima cosa ne dovrò essere convinta, convinta a fondo che le mie cose hanno la dignità e la qualità sufficiente per aspirare all'onore di una stampa tipografica.
La stampa su carta rende perpetua la scrittura, per questo non si può, non si deve, è immorale secondo me pubblicare qualcosa che non ne sia - almeno minimamente - degno. Segnatamente in Poesia.
Ed è inutile che siano altre persone amiche, come forse immagino sarai tentato di fare tu, e come molti altri hanno già tentato, a provare a convincermi: in questo soltanto io saprò come e quando sarò pronta per farlo. E ora non lo sono, ne sono parecchio lontana, anzi.
Inoltre, in ogni caso, non lo farò finché non avrò raggiunto un "corpus" minimo di almeno 500 composizioni "degne", tra cui poter scremare un certo numero di candidate alla pagina stampata.
Vedremo, ci vorrà di certo ancora qualche anno.
Ma chissà. Io in questo non ho alcuna fretta. Né ambizione. Se lo farò, lo farò solo ed esclusivamente per passione.
Ora io so, anzi sono certa che tu mi capisci, in questo.
Un abbraccio
Tua
Marianna
Avessi saputo prima il motivo per il quale soffri, mi sarei risparmiato di scriverti di stare su di morale.
RispondiEliminaPensavo soffrissi per altri motivi, dunque ti chiedo scusa, perchè sono stato inopportuno.
Luca, non hai nulla di cui scusarti.
EliminaQuesto è un mio male, che occupa la mia vita, assieme ad altri problemi che sai (eh già, sono una ragazza complicata) ma non per questo non ho i miei momenti di allegria, di pazzia, di gioia e di passione. Mi piace che mi vedi così. Non sono cupa e musona, nella vita, tutt'altro, sono divertente ironica e perfino un po' sexy, quando mi ci metto. Tranne, certo, nei miei momenti di malattia.
Tu non sei mai inopportuno: questa cosa ho voluto dirla perché spiega una parte di me, e anche della mia scrittura. Su questo tema sono stata più esplicita in passato, qui c'è voluta la tua sensibilità per scoprire il "sottotesto".
Sei bravo, per essere così giovane riesci a leggermi in filigrana come pochi.
Torna a trovarmi, quando vuoi, io ti aspetto sempre.
Marianna