«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

giovedì 22 marzo 2012

L'Albatros e il Poeta

L'ALBATROS

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.

A peine les ont-ils déposé sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!

Le Poëte est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.


«Spesso, per gioco, i marinai dell'equipaggio
acchiappano degli albatros, grandi uccelli marini,
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
il vascello che scivola sopra gli abissi marini.

Non appena li hanno deposti sul ponte,
Questi Sovrani del cielo, maldestri e impacciati,
Lasciano pietosamente le loro immense ali bianche
Pendere come remi inerti dietro ai fianchi.

Quest'alato viaggiatore, com'è goffo e vulnerabile!
Lui, prima così bello, com'è ora sgraziato e buffo!
L'uno gli stuzzica il becco con una pipa di gesso,
L'altro scimmiotta, zoppicando, lo storpio volante!

Il Poeta è così, come il principe dei nembi,
Che abita le tempeste, e deride gli arceri;
Esiliato a terra, in mezzo a fischi deriso,
Le sue ali troppo grandi gli vietan di camminare.»


Charles Baudelaire

Dedicata a tutte le mie amiche artiste,
poetesse di scrittura, di immagine, di musica, di luce, di bellezza.


Marianna

3 commenti:

  1. Credimi, questa poesia è nei miei pensieri da tanto tempo! L'adoro, da sempre. Abitiamo le tempeste, sorretti da vascelli con vele strappate, guidati dal vento dell'ispirazione. Ci riconosciamo dall'ampiezza delle ali. Le tue sono grandi, mia cara.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Pensa cara, questa poesia ha radici in me da quando la scoprii la prina volta: non avevo ancora quindici anni. Da allora è sempre nel mio cuore. Quelle lunghe ali: che fatica portarle nel mondo, e che dolore a volte ci provocano. Solo chi come te le possiende comprende fino in fondo questi versi.
      Ti boglio bene
      Marianna

      Elimina

Sarei felice di sentire di voi, i vostri commenti, le vostre sensazioni, le vostre emozioni. Io vi risponderò, se posso, sempre. Sempre con amore.