Amiche care, amici,
proseguo questa mia serie di traduzioni dedicate all'America che amiamo, e che ora sta trascorrendo un momento di transizione e di smarrimento come forse mai era accaduto nella sua storia, con la voce di un grande poeta, forse uno dei più grandi di questo scorcio di secolo, che è anche un poeta di colore, Langston Hughes (1902-1967).
Proprio oggi gli americani, e noi con loro, abbiamo salutato la fine del mandato del primo Presidente Americano di colore, una celebrazione davvero dovuta, venata di malinconia, come può capitare nell'assistere alla fine di un capitolo storico importante, ma anche di sbigottimento al pensiero dell'individuo che è destinato a succedergli, scaraventando indietro la Storia di decine e decine di anni. Non si poteva immaginare un contrasto più stridente, e non si poteva temere un arretramento più drammatico.
Tuttavia la Storia insegna che, anche nei momenti più oscuri le conquiste dell'umanità non possono essere sconfitte, forse rallentate, o conculcate, mai annullate.
In questo clima ho trovato appropriata la voce di un poeta di colore, e del livello di Hughes, che qui presento in una lirica splendida, intessuta attorno all'anelito di libertà e di orgoglio della gente di colore in una società ancora basata sulla discriminazione e il pregiudizio.
Più avanti presenterò una sua lirica d'amore nei confronti della Nazione Americana, ma ora mi piace proporvi questo suo canto pieno di grazia e di entusiasmo, questo danzare, e girare, davanti al sole…
Vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici, con amore.
M.P.
Langston Hughes |
Dream Variation
To fling my arms wide
In some place of the sun,
To whirl and to dance
Till the white day is done.
Then rest at cool evening
Beneath a tall tree
While night comes on gently,
Dark like me-
That is my dream!
To fling my arms wide
In the face of the sun,
Dance! Whirl! Whirl!
Till the quick day is done.
Rest at pale evening...
A tall, slim tree...
Night coming tenderly
Black like me.
Langston Hughes
Variazioni di Sogno
Spalancare le mie braccia
in qualche luogo contro il sole,
roteare e danzare e vorticare
finché il giorno chiaro muore.
E allora riposare nella fresca sera
sotto un albero immenso
finché non giunga dolce la notte,
scura, come me -
questo è il mio sogno!
Spalancare le mie braccia
in fronte al sole,
e danzare, e girare, e girare!
Finché il breve giorno muore.
Riposare nel vago imbrunire…
Un albero, alto, sottile…
Giunge la notte teneramente
nera come me.
Langston Hughes
(Versione Italiana di Marianna Piani)
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