Amiche care, amici
continuo il mio breve viaggio nella Poesia del novecento Americano, e propongo oggi alla vostra attenzione l'opera di una poetessa poco nota da noi, considerata "minore" anche in patria, ma che, incontrata casualmente nelle mie ricerche, ha subito innamorata: Hilda Doolittle (1887-1961).
Nata in Pennsylvania, si trasferì ancora bambina a Philadelphia, dove, durante gli studi, conobbe personalmente M.Moore e W.C.Williams, e, trasferitasi presto in Europa (Italia, Francia, Inghilterra e infine, definitivamente, in Svizzera) entrò letterariamente nella cerchia di Pound, che ne promosse, e anche - certo - influenzò il lavoro.
Si firmò sempre H.D. - secondo un uso tutto femminile di adombrare la propria identità - ed ebbe un'attività e una vita poetica molto intensa, e anche vasti interessi in campo artistico e cinematografico (fu co-fondatrice di una rivista cinematografica, Close-Up), e fu la prima donna a conseguire The Award of Merit Medal for Poetry, nel 1960.
Se desiderate maggiori dettagli su questa Autrice, potete trovarli in questo articolo in PoetryFundation (in Inglese).
La sua è una scrittura di grande fascino e intensità, del tutto priva di compiacimento, e descrive un mondo d'immagini più mentali che visive, venate di una sorprendente amarezza esistenziale. Come traduttrice trovo un grande piacere nell'entrare in questi testi, così concentrati e definitivi, pur non essendo di facilissima comprensione.
Vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici
Con amore
M.P.
Hilda Doolittle - H.D. - 1887-1961 |
The Garden
I
You are clear
O rose, cut in rock,
hard as the descent of hail.
I could scrape the colour
from the petals
like spilt dye from a rock.
If I could break you
I could break a tree.
If I could stir
I could break a tree—
I could break you.
II
O wind, rend open the heat,
cut apart the heat,
rend it to tatters.
Fruit cannot drop
through this thick air—
fruit cannot fall into heat
that presses up and blunts
the points of pears
and rounds the grapes.
Cut the heat—
plough through it,
turning it on either side
of your path.
H.D. (Hilda Doolittle)
Il Giardino
I
Sei luminosa, Rosa mia,
tagliata nella pietra, concreta
come un rovescio di grandine.
Potrei eraderti il colore
dai petali come tinta
spillata sopra una roccia.
Potessi abbattere te
potrei abbattere un albero intero.
Potessi scuotermi da quest'abulia
potrei abbattere un albero,
potrei abbattere te.
II
Vento, squarcia questa calura,
talgliala in due,
riducila in brandelli.
Non c'è frutto che possa cadere
in quest'atmosfera immobile e pregna -
non c'è frutto che possa cadere
in questa calura che cresce e arrotonda
le punte delle pere,
e che rigonfia i grappoli d'uva.
Taglia questa calura -
traversala come un aratro
rivoltandola ai due lati
del tuo cammino.
H.D.
(Versione Italiana di Marianna Piani)
Sigil
Now let the cycle sweep us here and there
we will not struggle;
somewhere,
under a forest-ledge,
a wild white-pear
will blossom;
somewhere
under an edge of rock,
a sea will open;
slice of the tide-shelf
will show in coral, yourself,
in conch-shell,
myself;
somewhere,
over a field-hedge,
a wild bird
will lift up wild, wild throat,
and that song, heard,
will stifle out this note.
H.D. (Hilda Doolittle)
Sigillo
Lascia che il ciclo ci travolga
non lotteremo;
da qualche parte,
sotto un riparo nel bosco,
fiorirà un bianco
pero selvatico;
da qualche parte
sotto una sporgenza di roccia,
si aprirà un mare;
un lembo del fondo mostrerà
te come corallo -
come conchiglia,
me stessa;
Da qualche parte,
oltre la siepe d'un campo,
un uccello di selva
leverà un fiero, indomito canto,
e quel canto, appena udito,
soffocherà questa nota
H.D.
(Versione Italiana di Marianna Piani)
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