Il mio mare e... me. - Trieste, 8 Gennaio 2013
Amiche care, amici gentili, riprendo a pubblicare i miei versi, sperando che possano essere graditi e amati da tutte voi.
Mi sono accorta di avere per così dire nel cassetto parecchie decine di composizioni che risalgono a prima della mia "eclissi". Rileggendole ho pensato che alcune di esse possano "vedere la luce" ed essere donate a voi, se lo vorrete, e così ora le sto editando una per una, e via via le pubblicherò, intercalandole con il mio progettino "Abbecedario".
Quest'estate passai (per un solo giorno, proprio dopo il mio compleanno, ospite di un'amica d'infanzia) dalla mia città natale, Trieste. La mia angoscia e il mio disagio mentale in quei giorni erano già evidenti, tuttavia il ritrovare i paesaggi di quando ero bambina rappresentò una parentesi di riposo e di serenità, anche se venata di malinconia, di rimpianto, e comunque sempre ormai con un incoercibile desiderio di annullarmi e scomparire…
Ecco la prima lirica, dedicata al "mio" mare. È un mare dolce, l'alto Adriatico, più simile ad un grande lago che a un vero e proprio mare aperto, come lo si può trovare invece ad esempio sulla costa ligure.
Tuttavia del mare ha tutto, il profumo, la voce, l'imprevedibile irritabilità.
Questo mare è stato lo scenario in cui sono cresciuta in tutti i primi anni - i più belli senza ombra di dubbio - della mia vita. Ritrovarlo per me è sempre come ritrovare l'abbraccio di mamma, qualcosa che possono passare anni e anni ma ogni volta lo sentiamo come se non ce ne fossimo mai distaccate.
In questi versi c'è anche già - profeticamente - il senso del ritorno da un amico che ci aspetta, e che ti riaccoglie senza chiedere nulla: un sentimento dolce che proprio in questi giorni tanto più ha significato per me.
La dedico a voi tutte, amiche del cuore e amici, con amore... e con la voce meravigliosa della nostra amica Mary, in cui potete vedere anche una serie di splendide immagini della mia città. La prima è uno scorcio del Golfo visto dal parco del castello di Miramare. La seconda il Molo Audace sferzato dalla bora. Quante volte mi sono spinta fino in cima a quel molo, con quel vento potente e giocoso, a volte, oppure a volte maestoso, che mi riempiva di salso i capelli...
Grazie Mary, mi regali l'emozione di sentire vivere le mie parole. Ti voglio bene!
M.P.
"Mio Mare" - Letto e interpreato da Mary (Refuge)
Mio Mare
Dimmi, mio mare,
che mi hai atteso fedele
in anni e anni, senza mutare
pur perennemente
mutando,
in maree e stagioni.
Dimmi, ora che mi rivedi
affacciata sulla cima del molo
come quando bambina
giocavo a tirare le cime
delle barche alla fonda
facendomi sgridare
dai barcaioli indulgenti.
Dimmi: riconosci in me
che mi specchio sulle tue gote
increspate di vento,
riconosci colei che ti ha abbandonato
inseguendo sè stessa, sola,
senza nemmeno girarsi indietro?
Mi guardi, amico mio,
senza che la minima ombra
di risentimento veli il tuo sguardo
così blu, così denso.
Io ti rivedo, e sono
grata fino al dolore
di poterti accarezzare ancora.
E sentire, sulla mano
persistere il profumo tuo
di pino marino, di salsedine,
di pesce, d'alga spiaggiata.
Di baci rubati
proprio in cima a quel molo.
Indulgente, dolce, amato
Mare mio!
Nostalgica sirenella, io,
vorrei immergermi
nel tuo ventre
e ridarmi a te
per sempre,
e mai più tornare.
(A Daniela e Miya, ragazze di questo mare)
Trieste, 27 Luglio 2012
Marianna Piani
"E sentire, sulla mano
RispondiEliminapersistere il profumo tuo
di pino marino, di salgemma,
di pesce, d'alga spiaggiata.
Di baci rubati
proprio in cima a quel molo".
Mari cara, che straordinarie parole... a volte mi stupisco del fatto che ancora oggi possano esistere persone come te, donne di grande tenacia, sensibilità che mediante le loro righe riescono a riempirti il cuore di emozioni, gioia e voglia di vivere. Ogni volta che potrò, entrerò nel tuo piccolo spazio per tuffarmi in un mare di serena tranquillità.
Ti abbraccio.
Cecilia
Cecilia cara, come sono felice di ospitarti qui! E come sono felice che le mie parole suscitino qualche emozione in donne come te.
EliminaTu sei un'artista di grande talento, e crei immagini di una bellezza sconcertante. Io gioco con le parole e provo a esprimere me stessa mettendole per così dire in musica. In un modo o nell'altro, siamo entrambe sacerdotesse di una stessa Dea, la Bellezza...
Grazie ancora, torna a trovarmi, se vuoi, appena puoi.
Un abbaccio
Tua Marianna
Cara amica, tanta nostalgia in questi versi,la voglia di scomparire nel mare mette i brividi, ma per fortuna era solo un pensiero, il mare è come una grande madre che accoglie sempre i propri figli, proteggendoli e dando loro la giusta pace e serenità
RispondiEliminaEh, la voglia di scomparire c'è stata, e forte mia cara, un poco più di un "pensiero"... Ma qualcuno mi ha aiutato, e sono qui con voi ora.
EliminaL'affetto di persone come te mi danno la forza di procedere, nonostante tutto.
Grazie di esserci, tu e tutte le mie meravigliose amiche del cuore.
Mari
Davvero bella, emozionante...
RispondiEliminaCarolina
www.the-world-c.blogspot.com
«A Shady friend - for Torrid days -
EliminaIs esaier to find -
Than one of higher temperature
For Frigid - hour of Mind...»
(Emily Dickinson)
Thank you for your friendship, Carol my dear!
Marianna
grazie cara amica mia, mi commuovi coi tuoi commenti, felice che i miei versi diano serenità anche a te! Ti voglio tanto bene
RispondiEliminaSerenità: tesoro, ne sono talmente assetata, assetata come può esserlo un viandante perduto nel deserto.
EliminaLa cerco continuamente, affannosamente, nella lettura di altre poetesse. Poche me lo trasmettono come fai tu...
Grazie, un bacio.
Mari
Un brivido dentro ogni volta che ti si legge.
RispondiEliminaChe bella sei!
MaryRefuge
E io attendo, mia diletta amica, trepidando, un giorno, di risentire la tua voce...
RispondiEliminaUn abbraccio, bellissima TU, come solo al sud sanno esserlo, le donne!
Tua
Marianna
A volte la somiglianza dei sentimenti che scrivi con quello che io provo mi spaventa ... è come se tu guardassi dentro la mia anima e tramutassi in parole ciò che vedi ... un giorno con calma e tranquillità chiacchiereremo di fronte al mare e allora capirai. Il mio mare non è il tuo mare ... ma non importa il sentimento è lo stesso!!!
RispondiEliminaBentornata tesoro ... ti ho già detto che sono immensamente felice di rileggerti???
Besos
Si, ne parleremo cara.
EliminaQuello che dici mi commuove fino alle lacrime, perchè so che è proprio questo il ruolo dell'artista, quello di interpretare attraverso la propria sensibilità la vita e l'anima del suo "pubblico". Per questo un artista, senza un pubblico, non può vivere e soccombe.
A volte, quando ricevo messaggi così, tremando per l'emozione, arrivo a pensare: e se, in fondo in fondo, piccolo piccolo, dentro di me si celasse un cuore vero d'artista?
Ma è troppo per me...
Con amore
Marianna