♥ Audrey O. ♥ |
Amiche care, amici
Primo giorno di un nuovo anno…
Ed è giorno di pubblicazione, nel mio piccolo ormai "tradizionale" appuntamento del mercoledì, con voi.
Mi sono chiesta a quale delle composizioni in attesa di uscire dalla loro "quarantena" sarebbe toccato essere la prima dell'anno. Avrei potuto scrivere qualcosa "d'occasione", io ho una vena piuttosto "facile" e non mi ci vorrebbe molto, ma ho preferito continuare a seguire il solito programma, e a rispettare l'ordine previsto, e casualmente è venuto il turno di questa che segue, una composizione - proprio come avrei voluto - tra le mie di tono più "leggero", nata in seguito ad una delle mie corsette mattutine al Parco di Monte Stella (per chi non lo sapesse, una collinetta artificiale tra vecchia Fiera e San Siro, a Milano, di una cinquantina di metri d'altezza, da cui si può avere un bel colpo d'occhio della città e delle montagne circostanti - se la visibilità lo consente). Qui convergono giornalmente, oltre a numerosi "runner" matti come e più di me, anche diverse persone che conducono i loro cani, cagnoni e cagnolini per la passeggiata e la cacca mattutina. Io adoro in generale tutti gli animali, i gatti magari un pochino di più, ma i cani in generale sono per me delle creature assolutamente affascinanti, in qualche modo misteriose nella loro magica dedizione.
Ho dedicato questa lirica, appena scritta, a una cagnolina deliziosa, la bellissima Audrey, di Carol, una carissima e meravigliosa amica, che approfitto qui per salutare con un abbraccio forte.
Ho piacere di condividerla proprio oggi con voi, amiche dilette e amici cari, con tutti i miei più cari e sentiti auguri e, più che mai, con amore
M.P.
Cani al parco
I cani zampettano dietro i padroni al parco,
all'alba: non potremo mai sapere - loro privilegio
sugli gli umani - cosa scorre loro nella mente
in apparenza elementare, in apparenza
puramente strumentale, oggettiva soltanto.
Una sottile pioggia imbeve i viali e le aiuole
di profumo speziato di sottobosco e di zolle,
un sentore d'erba morta e miceti marcescenti
che s'inviluppa a ogni arbusto, a ogni forma,
a ogni espressione della vita, per soffocarla
nell'imminente abbraccio dell'inverno.
I cani si aggirano trotterellando intenti,
fedeli dietro ai proprietari, o anticipandoli
sui declivi. Quelli sono i loro re, le loro guide,
i loro dei, i loro compagni, il loro mondo intero.
I nasi umidi sfiorano il terreno con alacre attenzione,
e noi mai sapremo quali mondi s'aprono inattesi
alla loro esplorazione, quali visioni il loro olfatto
rivela e svela ai loro istinti stupefatti. I loro sguardi
tradiscono pensieri, non umani, ma forse divini.
C'è del divino, di certo, nel loro incedere leggero,
e fiero, come se mille e mille anni di servaggio
fossero trascorsi invano. Un che di libertà
e di selvaggio nel pelo irto sopra il collo,
nel repentino scarto diagonale per evitare
le buche del sentiero. Una malinconia profonda
s'inarca sul loro dorso e piega il muso docile
affacciato al mondo come di fronte a un indecifrato
enigma. La sapienza dei loro passi è impressa nitida
sull'argilla della nostra storia, della nostra specie.
I cani vanno, seguendo i loro umani, fedeli, confidenti,
non li sfiora un barlume di diniego, o di disprezzo,
o di incostanza. I cani vanno, e io come loro vado
seguendo il mio Signore, il mio Padrone, il mio Dio,
fino al fondo del suo cammino, che è la mia via.
I cani vanno; io come loro seguo, lungo i viali della vita,
autunnali, trotterellando, dietro l'amore.
Marianna Piani
Per la dolce Audrey e la sua mamma Carol
Milano, 15 Ottobre 2013
Splendidi versi, come sempre....auguri di buon anno!
RispondiEliminaGrazie cara, auguri a te, che mi hai pescata "in anteprima involontaria": volevo pubblicarla solo stamattina, ma mi è "sfuggito" il bottoncino sbagliato, e zac!...Andata...
EliminaMa va bene, sono felice che tu l'abbia colta al volo.
Un abbraccio, e torna a trovarmi presto, ti aspetto!
Marianna