Questa piccola composizione, quasi una filastrocca
l'ho dedicata a un'amica cara e al suo fidanzato,
immaginando di vedere lei con gli occhi di lui,
immaginando che fosse lui a imbracciare un liuto
e a intonare un madrigale d'amore
per cantare la sua bellezza, così nobile, unica, rara
in un mondo grigio, uniforme e volgare.
Paragoni
Come confrontare
una ruvida rapa
a un fiore di pesca,
un grano di ghiaia
a un lucente rubino,
un'ortica di fosso
a una orgogliosa orchidea?
Come confrontare
una brughiera riarsa
a una distesa di grano;
un uggioso autunnale piovasco
a una tempesta d'estate;
una sdentata fabbrica smessa
a un loggiato fiorito?
Come confrontare
un vociare di folla
al sommesso dire del mare?
L'aria greve di un androne
alla carezza del libeccio sul viso?
Il lucore violaceo d'un video
alla tenera luce lunare che avvolge
ogni notte
la laguna?
Come confrontare
come paragonare il quotidiano,
l'ordinario, il banale, lo scontato,
il consueto, il ripetuto, il grigio,
con l'inesausta vivida fiamma
che consuma il tuo sguardo
quando mi guardi
amor mio?
Milano, 1 Aprile 2012
Dedicato a S. e R.
Marianna Piani
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