Rosa, e Rose
(Sopra un'immagine di Paola Mancinelli)
La Rosa sboccia, al mattino,
e pare un cuore, contratto nel freddo
dell'alba ancora umida di umori
di sogno, di illusioni nate
protette dal buio, presto svanite
al primo alitare del vento nei rami.
Poi, alla luce, al tepore del giovane Sole
sboccia, sfolgorante, aprendo se stessa,
offrendosi nuda al cielo già sfrontato,
che osserva muto, distante, scostante.
Un profumo, tenerissimo, diffonde il prato
nella brezza del giorno che avanza.
La Rosa spalanca i suoi petali
come un astro di velluto e sangue,
si spande, si spreca, si sventra
quando il sole già caldo la abbraccia
generosamente tutta, come amante.
I petali, muti, uno a uno, sfogliano via.
Siamo noi, noi donne, quella rosa,
aggruppate in un viluppo di grazia,
cuore aperto, vagina spalancata al creato,
fattrici di bellezza, di acuto sentore
di vita, di inesausto infinito desiderio
negato. Di intimo strazio. Di ardore donato.
Quei petali, vedete, siamo noi, noi donne,
strette attorno alla nostra bellezza
votate a spandersi, ad aprirsi tutte,
al primo bacio del nostro astro diletto,
acconentandoci appena
di un qualche calore
che giunga
fino nel fondo
più profondo
del cuore.
Milano, 26 Aprile 2012
Marianna Piani
Un'altra splendida immagine di Paola, amica preziosa,
ispiraziona continua. Poi, la mia voce...
Questa volta però l'incontro è avvenuto
in un modo diverso. I miei versi sono stati ispirati
da una composizione di Paola, che è poetessa anche con le parole,
dal titolo evocativo, "I nomi di una Rosa",
che parla di donne, quasi un inno.
Poi, assieme, abbiamo scelto tra le tante sue immagini
quella che meglio si prestava a rappresentare il nostro
comune pensiero.
"I Nomi di una Rosa"
http://lospazioindifeso.blogspot.it/2012/04/i-nomi-di-una-rosa.html
Mi piace questo circolo (e scambio) di poesie, immagini, suggestioni: un canto a più voci!
RispondiEliminaUn canto a più voci è il canto più bello da intonare, come una cantata in fugato: può raggiungere vertici inimmaginabili di luce e pensiero.
EliminaL'ho provato anche con te, e spero che presto ci riproveremo ancora, in un nuovo concerto.
Tua sempre
Marianna
Cara Mari,
RispondiEliminaspero ti piaccia questo mio piccolo canto ispiratomi dal tuo. Più che canto "un grito de amor brujo" tipico della passione di un Lorca, temperata dal suo saggio predecessore, Machado!
La rosa, più che amore ci dà dolore.
Le spine della rosa sono la gelosia
che affligge il cuore
rubandone il colore
O Donne, tenetevi lontane dalle rose
Nutritevi del calore del cuore
Voi sole siete i petali dell'amore!!!
For you, Mari–If nothing else, be my pollinator,
my one and only, "Mariposa"! xo
Mio caro, grazie per questo dono.
EliminaGrazie infinite per aver intessuto una nuova melodia, dolce e amara, attorno alla mia canzone, cogliendone in pieno il senso profondo. Donne come petali. E spine di gelosia che trafiggono e feriscono. E "rubano il colore"...
E grazie per la sapiente perfezone di questi tuoi pochi versi, come un colpo di luce che d'un tratto illuminano l'intero mio pensiero...
ma come mi dicevi in un altro tuo intervento, dire "grazie" non basta, non vuol dire nulla.
Respiro il tuo ardore, che mi riscalda il cuore.
Marianna
Cara Marianna,abituato s scrivere di politica e di cronacaccia ormai da parecchi anni, rimango estasiato a leggere le tue meravigliose poesie. Sono perle preziose, dipinti d'autore, aquarelli su scaglie d'avorio.Sei un'artista non scrivi con la penna,ma con il cuore, con il sentimento. Complimenti.
RispondiEliminaCaro Franco, questo è un commento che aspettavo con ansia, e che ho ricevuto con grande gioia.
EliminaMolti dei miei corrispondenti sono appassionati di poesia, o poeti essi stessi.
Per me importantissimi i loro commenti, tutti.
Mi chiedevo però che cosa potevano dire i miei versi a un professonista della parola, come sei tu.
Sarebbe arrivato il messaggio? Sarei riuscita a trasmettere un'emozione, un pensiero, in incanto a chi, anche per mestiere, è abituato a non farsi "incantare" dalla parole.
La mia scritturà sarà abbastanza sicura da non trasmettere un senso di dilettantismo, in senso deteriore?
Per questo il tuo commento mi fa doppiamente piacere, e mi riempie di orgoglio come una bimba che riceve una lode per il temino ben svolto...
Da una parte mi fa piacere perchè sei un amico, e riuscire a trasmettere un poco di me stessa, e di dolcezza, a un amico è sempre una grande gioia per me.
Dall'altra essere riuscita per qualche istante a distoglierti dal tuo quotidiano, per accoglierti nel mio mondo è una immensa soddisfazione.
Grazie, amico e, come ti ho chiamato fin dai primi momenti in cui ci siamo conosciuti, gentiluomo
Marianna
Rosa il mio fiore preferito in tutti i suoi colori e fogge ... e come sempre sei la mia preferita ... grazie amica mia per avermi trasmesso ancora una volta un'emozione forte! Besos
RispondiEliminaLa Rosa, come sai, è una perfetta metafora della femminilitè, coi suoi petali che si schiudono al sole, e scoprono il suo cuore complesso, intimo, sensualissimo, profumatissimo, da capogiro.
EliminaPer questo l'adoro, ed è uno dei soggetti preferiti per le mie riflessioni... Leggi anche, se vuoi, più avanti la mia "Rosa Ingannata", e dimmi se ti piace...
Intanto ti saluto qui, con un abbraccio
Tua
Marianna