Un mio piccolo tributo,
nato così, come un torrentello spumeggiante
che scaturisce dalla sorgente, dedicato al Bene più grande:
che scaturisce dalla sorgente, dedicato al Bene più grande:
Venticinque, Libertà
Uno: Libertà di Dire
Due: Libertà di Fare
Tre: Libertà di Pensare
Quattro: Libertà di Amare
Cinque: Libertà di Vivere
Sei: Libertà di Volere
Sette: Libertà di Piacere
Otto: Libertà di Donare
Nove: Libertà di Credere
Dieci: Libertà di Giocare
Undici: Libertà di Piangere
Dodici: Libertà di Sapere
Tredici: Libertà di Coscienza
Quattrodici: Libertà di Scienza
Quindici: Libertà di Scoprire
Sedici: Libertà di Piangere
Diciassette, Libertà di Sognare
Diciotto: Libertà di Viaggiare
Diciannove: Libertà di Volare
Venti: Libertà di Cantare
Ventuno: Libertà di Danzare
Ventidue: Libertà di Creare
Ventitre: Libertà di Pregare
Ventiquattro: Libertà di Morire
Venticinque: Libertà di Sperare...
Venticinque, Libertà - Tu - Amore -
Tu - Sole che ci risvegli al mattino,
Sole che ci illumini il cuore,
che dai vita e speranza e ardore
a noi, germogli assetati, inquieti,
impazienti soltanto, oggi, di fiorire!
Milano XXV Aprile 2012
Al Mio Bene più grande
Marianna Piani
Ricevo da un'amica, che fino a ieri dicevo cara, e da oggi chiamerò fraterna,
questi versi dedicati al sacrificio, reale, non metaforico, di un Uomo Coraggioso
per difendere la nostra futura Libertà.
Già premiata, inedita, ma di prossima pubblicazione, con grande orgoglio e gratitudine
Già premiata, inedita, ma di prossima pubblicazione, con grande orgoglio e gratitudine
la pubblico qui nella mia Casa, subito di seguito alla mia,
perchè dà un nome e cognome preciso a questa Libertà che,
un po' astrattamente o, peggio, distrattamente, abbiamo celebrato oggi.
A GIANCARLO PUECHER
Dopo la notte vasta, silenziosa
l'alba insanguinò la roccia.
Neppure la campana tra le nebbie del fiume
dove cadono le prime stelle
che galleggiano lievi alla deriva
s'è levata coi suoi fiochi richiami.
Davanti alle colline rinsecchite
sul confine del sole, al limite dei boschi
Giancarlo Puecher partigiano
scomparve in cieli di pleniluni.
I suoi vent'anni sapevano di giorni chiari.
Aveva un nome dolce l'avventura,
Crotto Rosa di Erba.
Inutile cercarlo lungo il sentiero.
Inutile cercarlo lungo il fiume.
Inutile cercarlo a primavera.
Giancarlo è morto, come tutti i morti della terra.
Smarrito, respinto dalle valli
il gallo di montagna
volava disperato verso il mare.
(Red Cap)
« L'amavo troppo la mia Patria, non la tradite,
e voi tutti giovani d'Italia seguite la mia via
e avrete compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale.
Perdono a coloro che mi giustiziano perché non sanno quello che fanno e non pensano
che l'uccidersi tra fratelli non produrrà mai la concordia.
e voi tutti giovani d'Italia seguite la mia via
e avrete compenso della vostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità nazionale.
Perdono a coloro che mi giustiziano perché non sanno quello che fanno e non pensano
che l'uccidersi tra fratelli non produrrà mai la concordia.
Ho sempre creduto in Dio e perciò accetto la Sua volontà. »
Giancarlo Puecher Passavalli (Milano, 23 agosto 1923 – Erba, 23 dicembre 1943)
Giancarlo Puecher Passavalli (Milano, 23 agosto 1923 – Erba, 23 dicembre 1943)
è stato un militare e partigiano italiano decorato con la Medaglia d'oro al valor militare.
Amore...che bella...la libertà è il bene piú prezioso...sai a chi penso quando si parla di libertà?Ad Alexandros Panagulis...lui e la sua cella di isolamento,impedire di pensare e la perdita di libertà...pensiero sciocco pulcina?Non saprei...
RispondiEliminaUn bacione
la tua Carolina
Sciocco?
EliminaCentratissimo invece. Un simbolo. Dobbiamo sempre ricordare cosa significa Libertà Negata.
So che tu, come me, sei una piantina che si nutre di libertà. Se ci fosse tolta, moriremmo in pochi istanti. Se ci fosse diminuita, avvizziremmo, appassiremmo, e alla fine moriremmo.
Lo posso dire, perchè ti conosco un po', e so che sei una donna profondamente Libera, dentro!
Grazie sorellina.
Marianna
A Giancarlo Puecher
EliminaEra l'inverno,quasi Natale,
ma la gioia moriva sugli abeti.
Davanti alle colline rinsecchite
sul confine del sole, al limite dei boschi
Giancarlo Puecher partigiano
scomparve in cieli di pleniluni.
I suoi vent'anni sapevano di giorni chiari.
Aveva un nome dolce l'avventura,
Crotto Rosa di Erba.
Inutile cercarlo lungo il sentiero
che si apre a radura.
Inutile cercarlo lungo il fiume.
Inutile cercarlo a primavera.
Giancarlo è morto come tutti i morti della terra.
Smarrito, respinto dalle valli,
il gallo di montagna
volava disperato verso il mare.
M.S.D. aka Red Cap
Eccomi, cara!
RispondiEliminaFinalmente riesco a postare questo commento :)
Molto bella!!!
Alexander Papadopolus è stato l'uomo di Oriana Fallaci. A lui, la scrittrice ha dedicato UN UOMO. Un libro che considero tra i più belli abbia mai letto, in termini di intensità.
Libertà, oggi. Non siamo liberi, in realtà. C'è solo l'illusione di esserlo. Ma in modo subdolo, viscido, c'è in atto un totalitarismo che non fa riferimento ad alcuna ideologia, fatta salva quella del DENARO. E' il totalitarismo delle banche e delle multinazionali. Ci sono loro dietro ogni governo.
Sono loro che attentano alla nostra libertà.
Ma ahimé vaghiamo nell'illusione di esser liberi. E le nostre coscienze dormono e non si accorgono che invece siamo schiavi e manipolati.
Occorre svegliare le coscienze, ora come allora, ai tempi della Resistenza. Occorre insorgere e ribellarsi a questo modo di "far politica".
Occorre recuperare i valori sanciti e difesi con il sangue dalla nostra Costituzione. Sì, perché l'inchiostro con cui essa è stata scritta è quella di tutti coloro che sono morti per darci la nostra Nazione nel 1861, con l'unità, e nel 1948 con la Costituzione Italiana.
Cara, Paola, amica mia.
EliminaGrazie di aver precisato su Papadopulos - e Oriana.
Tu, Carolina ed io sappiamo bene la storia, ma è bene dare dei riferimenti, qui, che possano essere utili anche a chi per caso non ne fosse a conoscenza. Bello se questi nostri blog, al di là di un piacevole esercizio di narcisismo personale, fossero come invece sono i blog di ragazze come Carol, in altri ambiti, utili, minimamente ma intelligentemente "necessari".
Quanto al resto non posso che fare mie le tue parole, forti, indignate, vibranti.
Io personalmente cerco di evitare argomenti di agone pubblico, nei miei piccoli fragili fiori, ma oggi il soggetto mi stava realmente TROPPO a cuore.
Ebbene, è dunque questa la mia prima "poesia civile"? Non so, come dicevo a un'altra amica, lei si è "scritta da sola", sull'emozione suscitata da questa ricorrenza.
In realtà OGNI Poesia, se AUTENTICA, è "civile", nel senso umanistico e vivo del termine.
Lascio dunque la tua nota, sottoscrivendola assieme a te con l'inchiostro rosso, simbolo del sangue speso, esattamente come dici tu, nel nome di questo Bene Caro.
Grazie, Donna Libera, dimostrazione che di tutte le Libertà di cui parlo, quella di Pensiero non potrà essere MAI in nessun modo battuta o conculcata, finchè l'abbiamo DENTRO di noi.
E in fondo non a caso mamma - che era di origini francesi - e papà hanno scelto per me un nome così impegnativo ed evocativo, che porto con orgoglio, come una piccola coccarda, e che mi sento tenuta ad onorare, sempre!
Marianna
Mi hanno commossa le tue parole!
RispondiEliminaNel rileggere quello che avevo scritto mi sono accorta ora di un errore, ma la foga da cui mi sono lasciata trasportare, me l'ha fatto commettere. Riscrivo.
"Sì, perché l'inchiostro con cui essa è stata scritta è il sangue di tutti coloro che sono morti per darci la nostra Nazione nel 1861, con l'unità, e nel 1948 con la Costituzione Italiana."
Sì, portalo con orgoglio! Come una coccarda!
Ti abbraccio forte!
Ed è un immenso piacere confrontarmi con te :)
E' proprio così, Cara Marianna :
RispondiEliminaLa libertà è in assoluto il "Bene" più grande che possediamo.
Essere liberi significa essere vivi.
E, allo stesso tempo, per poter dire di essere davvero vivi bisogna poter avere la libertà di fare ciò che amiamo e vogliamo.
Dove iniziano le imposizioni, finisce il "vivere" e inizia il "sopravvivere".
E "sopravvivere" non è una gran bella cosa.
Tu, mia cara, sicuramente qui nel tuo "spazio web" sei libera come una farfalla che svolazza in un prato.
Viva la libertà.
Un abbraccio,
Luca