«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»
«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)
«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)
«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)
«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)
«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)
domenica 28 aprile 2013
Abbecedario XXI
Amiche dilettissime, amici cari, stiamo giungendo vicini alla conclusione di questo nostro abbecedario ideale in poesia. In realtà mi sono resa conto, nel corso del progetto, che esistono delle lettere, pur presenti nell'alfabeto italiano, per così dire biricchine, sfuggenti: la X, la Y, e W…
Per loro non ho trovato ispirazioni significative, per ora, comunque non tali da sentirle sufficientemente spontanee, non forzate.
Per questo mi sono ritrovata con delle paginette disponibili nel mio taccuino, e ho pensato subito di approfittarne, aggiungendo delle voci che sentivo premermi dentro. Ve le propongo ora qui, nella collocazione sempre strettamente alfabetica che ho scelto per questo mio gioco.
Ecco qui subito la lettera U, come Urgenza, che mi ha dato il destro per parlare in qualche modo di ciò che mi spinge a scrivere: non ambizione, letteraria o mondana, di alcun tipo, non esibizione, o bisogno di presenza, o emulazione, o confronto. Nulla di tutto questo. Semplicemente un "bisogno", una necessità, una Urgenza, appunto, indefinibile e ineluttabile come la Forza che costringe un grave a cadere e vincola tra loro gli astri…
Come sempre, la dedico a voi, amiche care, e amici, a tutti coloro che sentono l'urgenza di scrivere, o di leggere (due attività di pari dignità, scrittura e lettura, perfettamente reciproche tra loro), con amore.
M.P.
Abbecedario XXI
U
come l'Urgenza:
Ciò che spinge l'acqua del torrente
a precipitarsi spumeggiando verso valle
per congiungersi al mare impaziente.
Ciò che alimenta il respiro del vento
che discende sfrenato dagli altipiani
per impigliare il suo canto sopra i rami.
Ciò che trascina le maree a violare
gli arenili, e le spiagge, e i litorali,
fino a lambire le alte dune di grigia sabbia
e di rimpianto. E divellere, strappare, eradicare
ogni germoglio nella loro incontrastata corsa
per restituire alla terra tutta la sua desolazione.
Ciò che spinge la luna neghittosa al tramonto
a iniziare la sua veglia, e la sua rincorsa
framezzo mille nubi, venate di sangue e spuma.
Ciò che spinge gli amanti a confondersi
tra le braccia uno dell'altra come la neve
alfine sè fonde in seno al ruscello rilucente.
Così, ineluttabile, è ciò che mi spinge
a rammendar parole, e a lasciare al mondo
ghirlande di versi, rosari di candide memorie.
È ciò che mi richiede di chiedere agli estremi raggi
dell'incipiente notte perdono per ciò che fummo
e per la nostra disperata resa nell'oscuro male.
È ciò che ci eleva sopra le onde del nostro fato
e ci detta parole come saette nella tempesta
per illuminare la nostra rotta, che è soltanto amore.
Questa dunque è Urgenza, sempre mia severa
inseparabile compagna…
Milano, 18 Gennaio 2013
Marianna Piani
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