«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

giovedì 12 aprile 2012

Bianconero



Bianconero
(sopra un'immagine di Paola Mancinelli)


...
Leggi. E sai, della natura corpuscolare della luce,
sai, e leggi, dell'equivalenze tra colore e calore,
conosci l'enigmatica continuità fisica del vibrare:
poichè vibrano i suoni, e i raggi di luce, e le onde.

Osservi, sai dell'immagine com'è: un caos ordinato
di pulviscolo, emulsionato d'argento, o zero e uno in silicio,
e rammenti la luce rossa nel buio e il liquido nascere
delle ombre ancora affogate nella placenta rivelatrice.

Eppure, ogni volta, ti sorprendi nell'assistere
al ripetuto sortilegio dell'immagine pura.
Che da null'altro che il variare della luce incidente,
come un prisma, esplode colore. e lussureggianti cromìe.

Perchè quei covoni, quei teli, hanno i toni dell'oro?
perchè quel cielo non è più ombra, ma blu vivo?
perchè il digradare delle colline all'orizzonte
trasmette il sapore della rugiada, e commuove?

Perché percepiamo distintamente il tepore
che emana quel prato; e perchè ci assale il frinire
delle cicale; e il sibilare del vento nei capelli che frustano
le orecchie; e il sapore estivo delle more di gelso?

Perchè, infine, l'argenteo silenzio del disco lunare, chiaro
come una promessa di pace, anzichè pace ci muove
a un sottile sgomento, con quel suo indugiare
in cima a un firmamento di solitudini esauste?

Eppure tutto questo è solo un modulare di toni
di bianco e di grigio, un vibrare contrasti,
una partita di forme, di tensioni, volumi, vuoti, pieni.
Non luce, non ombra: bianca carta, neri pigmenti.

È nella chimica, dunque - o nel processo - oppure nell'occhio -
che si celebra il rito, il tempio dove avviene il sortilegio?
È nello sguardo: nello sguardo di chi osserva,

e più nello sguardo che coglie, che ferma, che crea l'istante

e lo eterna.




Milano, 6 Aprile 2012
Marianna Piani



Ho preso spunto da questa meravigliosa, sognante immagine
della mia amica e artista Paola Mancinelli
per immaginare un'elegia appassionata
alla Fotografia come arte della luce,
esaltata in particolare nella sua autentica essenza
nella tecnica del bianco e nero.
È affascinante e sorprendente, sempre, come Artisti di talento
coma Paola sappiano restituire, interpretare, trasmettere, evocare
non solo la composizione, il ritmo delle forme, la qualità dei toni,
ma la vibrazione, la qualità stessa del colore, che ci appare più essenziale,
denso, parlante che in una fotografia a colori pieni, dove esso è scontato
e quindi, per entropia, meno memorabile, meno significante.
Personalmente, di certe immagini di Avedon, Cartier-Bresson, Capa,
non saprei dire se siano in Bianconero o a colori.
In questi casi il Bianconero non è una privazione,
ma un arricchimento. E Paola, col suo naturale talento poetico
mi ha impressionata per quanto, in un'immagine così povera, in apparenza,
quasi dimessa, ha saputo comunicare del suo mondo, delle sue emozioni,
del suo pensiero. Grazie ancora amica mia. M.P.

14 commenti:

  1. Le parole vibrano all'unisono con l'immagine!
    Brava!

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    1. Paola - ComeMusica - è una poetessa delicata, forte, che ha il dono per me invidiabile della sintesi, cioè la capacità di dipingere con pochi tratti di pennello, quasi impressionistico, una immagine, un'emozione.
      Le ho inviato un messaggio, nel suo blog, in questo senso, e lei, ascoltate come ha saputo reinterpretare la mia prima stanza, in punta di matita, si può dire.


      «Tu, oh luce,
      mi sorprendi!
      Sei corpuscolo
      eppur vibri
      come il suono.
      Sei un'onda.
      Enigmatica
      tua duplice natura»
      P.T.

      Certo, non sono io, è lei, col suo stile. Io sono certo come un fiume gonfio dopo un diluvio, che trascina schiumando zolle, rami, rocce. Ma lei, sentite che grazia, che tocco.

      Grazie amica mia, è un privilegio ospitare anche te in questo mio vascello.

      Con amore e ammirazione
      Mari

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    2. Ma grazie!!! Lo sai che non è arrivata la notifica della tua risposta al mio primo commento? :(
      Quei versi che ho scritto sono tuoi: sono le tue parole, scritte in modo diverso. ;)
      Il privilegio è mio!
      Questa tua composizione è ricca di immagini, intensa.
      I miei complimenti!
      Ti abbraccio forte!
      Ti voglio bene,
      Paola

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  2. ...come i tuoi versi, esultanti, ti esulto–in BIANCONERO!!
    Con questa, hai superato te stessa!

    Sincerely Yours, always...
    Alvato

    A Paola Mancinelli–Poetessa della Luce–My Congratulations!

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    1. ...quella "placenta rivelatrice", quel "sortilegio dell'immagine pura", quell'"argenteo silenzio del disco lunare"...un'autentica elegia del non colore, dell'essenza stessa dell'immagine, nella massima espressione di sè.
      Un mirabile accostamento degli opposti: bianco d'innocenza, sacralità, redenzione, pudore; nero, il lato nascosto, il mistero, il non detto, un viaggio spirituale nella dimora dell'inconscio, dove tutto è possibile, perchè immaginato; il grigio, metamorfosi del senso primordiale dell'essere, velo opaco, sottile, lievemente adagiato sui contorni netti delle certezze quotidiane.
      Meravigliosa Marianna, sei riuscita a cogliere in quella semplice immagine, una sinfonia di vibrazioni, di suoni, di sapori; l'hai dipinta dei colori accesi della tua sensibilità, donandole vita e parola. Un capolavoro di lettere e musicalità.
      Mi colpisce il rispetto e la devozione che esprimi nella parola, la tua fedeltà al suo uso cauto, rigoroso, magistrale.
      Amica mia adorata, artista appassionata, Marianna mia! Che spettacolo vivente di femminilità che sei, ti farei una foto, se potessi. Intanto mi limito a descriverti e a viverti.
      Infinitamente grata per le commoventi parole che mi hai dedicato in chiusura. Esse sono un dono per me, mi fanno traboccare di gioia!

      Con immensa stima e devozione,
      Tua Paola

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    2. Un sentito grazie a Altor per i suoi complimenti!

      Paola

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    3. Alvaro,
      Noi proseguiamo il nostro dialogo. Ho pensato a te quando stavo per "liberare" nel mondo questa composizione, e mi chiedevo come l'avresti accolta, e trepidavo, anche, un poco.
      Grazie, amico diletto, ma noi ci sentiamo presto, vero?
      Marianna

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    4. Paoletta, che posso dire che non ho già detto? Per me tu sei un'ispirazione, una gioia, una consolazione. Sono certa che prima o poi scoccherà un'altra scintilla, tra noi, quella che il mio amico Alvaro chiama la Musa ha già la mano sulla mia, pronta a guidarmi la penna. Ah, a proposito, sai che la primissima stesura di queste mie composizioni avviene sempre prima su un foglietto di carta, a penna, o a matita, MAI direttamente sulla tastiera del Mac. Per me è un modo per avere un contatto più intimo con ciò che scrivo, per avere il senso della "materia", del tatto.

      Con amore
      La tua Mari

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    5. Lo sai che faccio anch'io così? Prima su carta (per avere la percezione e la traccia delle modifiche, della ricerca della parola, delle cancellature, degli errori) e poi al pc :)
      Solo così vedo le mie poesie davvero nascere :)

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    6. Certo, amica cara, lo immaginavo.

      Scrivere per me, e così penso per te, è prima di tutto un atto d'amore, intenso e pieno. Chi non lo ha mai provato non può capire. Non è solo intelletto, è anche fisicità, umore, odore, tatto, sensualità, orgasmo.
      La penna che scivola sulla carta, la mano che non fa a tempo a seguire il turbine dei pensieri, il contatto della punta che incide la trama del foglio, il suono del suo scorrere affannoso, l'odore dell'inchiostro, o della grafite, il lato della mano che si sporca - impercettibilmente - di blu, o nerofumo, o rosso.
      Tutto questo, mia cara, è amore.
      L'ispirazione che ci fa scrivere, cantare, sognare.

      Nulla a che fare con la meccanica di una tastiera, quello viene dopo, al momento di tradurre i segni del caos in un ordine in grado di comunicarsi al mondo.
      Siamo così diverse: tu sintetica, elegante, essenziale, io, come vedi, torrenziale, barocca, forte. Ma siamo così simili, uguali nel nostro ostinato cercare, dentro noi stesse, un senso a noi stesse.

      La tua Marianna

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    7. Condivido in pieno il tuo pensiero!

      E' buffo il fatto che tu mi percepisca sintetica, quando io mi definisco come un fiume in piena, lontana dall'esser sintetica :D

      Io credo che siamo più simili di quanto tu immagini :) "Ma siamo così simili, uguali nel nostro ostinato cercare, dentro noi stesse, un senso a noi stesse." Siamo così, sì! ;)

      Ti abbraccio forte
      Paola

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    9. Cara Paola, non è così buffo, sai?
      Quando io dico "sintesi" non mi riferisco alla "brevità" (non necessariamente, almeno) ma alla "densità".
      Un componimento di pochi o tanti versi, non importa il loro numero, può essere più o meno "essenziale" nel dire, nel narrare.
      Tu hai questo dono, credo per dote naturale.

      Io tendo al ghirigoro, all'arabesco, a volte passo per diverse stesure prima di raggiungere la necessaria e agognata "essenzialità".
      Io tendo a "giocare" con le parole, mi piace un mondo, provo un piacere fisico nel farlo, per questo devo sempre sorvegliarmi, perchè non è l'abbellimento che conta, ma il contenuto. Comunicare emozione.

      La prodigalità, il fatto che sono (siamo?) "fiumi in piena" non mi preoccupa affatto, anzi. Penso a Emily Dickinson, a Keats, a Verlaine, a Tolstoj, a Bach... Nessuno considera negativa la loro prolificità, nella loro arte, anzi.

      Noi: "siamo così, si!"
      Ti abbraccio anch'io amica mia, ti stringo forte

      Marianna

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    10. Accomunate anche da questo: anch'io adoro giocare con le parole ed adoro i giochi di parole...

      "Comunicare emozione" :) E tu lo fai e io provo a farlo :)

      Ti abbraccio e ti stringo forte anch'io
      ¯\_(ツ)_/¯

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