«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 26 maggio 2013

Abbecedario XXV



Amiche dilette, amici fedeli, siamo alla fine del viaggio, alla meta, l'ultima lettera del nostro Abbecedario.
Non si tratta certo di un avvenimento, in sè, eppure sono emozionata. Arrivare alla fine di un lavoro durato alcuni mesi, tutto sommato, è sempre una sensazione un poco particolare, intensa e difficile da descrivere, ma che ognuno di voi ha di certo provato nella vita.
Ma oltre a ciò, questa composizione in particolare ha un significato speciale per me, segna un punto di svolta importante, anzi cruciale, nella mia vita.
Vedete, io ho iniziato a lavorare a quest'idea diversi mesi fa. Praticamente tutte le composizioni di questa piccola raccolta sono state scritte prima della fine dell'estate dell'anno passato.
Tranne questa (e tre aggiunte più tardi): la prima parte la scrissi effettivamente poco prima della crisi personale che mi avrebbe poi fatto scomparire - come scrittrice - per quasi sei mesi. La seconda parte e la conclusione è stata composta soltanto dopo, e quindi tra le due "sezioni" c'è una voragine di vita, in cui moltissimo per me è mutato.

Avevo deciso, a suo tempo, che questa avrebbe costituito una specie di epitaffio, in chiusura di una parabola che pensavo non avrei potuto portare oltre.
Tra la prima parte e la seconda, per dirla tutta e chiara, ho attentato alla mia vita due volte; la prima fui salvata per un soffio dal mio ex compagno, la seconda da due angeli infermiere - un po' sovrappeso, una delle due credo sudamericana, e ricordo con affetto che sembravano Fauna e Merrywether, due delle tre fatine di Sleeping Beauty di Disney... Flora era la psichiatra - nell'ospedale dove mi avevano ricoverata.
La prima parte quindi è stata intessuta attorno alla parola "fine" intesa come tale, mentre la seconda è stata un inizio, un ricominciare, un ritrovare quel "fine" che - come dico qui - ha questa curiosa completa assonanza con "la fine", appunto.

Dunque alla fine - ecco l'aggancio - la vita ha prevalso: l'amore, il bisogno, la voglia di vita ha battuto la tentazione dell'estinzione. Perché io in realtà la vita la amo immensamente: ho odiato me stessa, immeritevole di questo amore e di questa vita, per questo avevo pensato e tentato di attuare un'uscita di scena finale e definitiva.

Ma infine, alla soglia dei quarant'anni (che compio questo Luglio: pensate quanti anni di falsità, di vergogna, di negazione di me stessa ho vissuto!) ho trovato la forza e il coraggio di accettare me stessa per ciò che sono, e non per ciò che il mondo avrebbe preferito che fossi. In realtà questa è stata una delle ragioni della mia decisione di concedermi una "seconda chance". In fondo è giusto, tutti ne hanno il diritto, anche la vostra Marianna!
L'altra ragione è stata che sentivo che qualcuno in realtà mi amava, proprio per come ero e sono, e che avrei provocato dolore in queste persone, che non lo meritavano.
E infine sentivo che avrei voluto dire ancora qualcosa attorno alla mia vita, a me stessa, e che questo avrebbe potuto essere compreso infine, ed accettato dal mondo…

Eccomi dunque alla fine di questa piccola avventura, di questa raccolta nata come un gioco e poi mutatasi strada facendo quasi in un piccolo "testamento spirituale".
E il fatto che vi sia giunta, e possa ancora parlarvi, lo devo a tutti voi, amiche e amici cari, per cui non voglio concludere questo viaggio senza ringraziarvi, per la vostra presenza, la vostra pazienza, il vostro affetto.

Ecco, ringrazio prima di tutto Marco, il mio ex compagno, che è rimasto un amico vero, e che mi ha strappata, come dicevo, letteralmente dalle grinfie della nera mietitrice. E ringrazio anche Elisa e Carmen, i due angeli sovrappeso che mi hanno ridonato la luce la seconda volta.

Ringrazio poi tutte, ma proprio tutte le mie dilette #amichedelcuore - Sono tante, veramente, e non potrei citarle tutte, anche se amo ognuna di loro, singolarmente, poiché ognuna è una donna speciale: non ho mai premuto quel bottoncino per includere un nome alla lista senza essere ben certa che si trattava appunto di una persona - una donna - unica, preziosa.

Ringrazio Sonja e ringrazio Mara, amiche e sorelle prime, la cui vicinanza affettuosa, costante, appassionata mi ha aiutato, e continua ad aiutarmi in ogni minuto del mio faticoso a volte doloroso pellegrinaggio. E mi donano forza di vivere.

Ringrazio Alvaro, il Poeta al quale devo intera la scoperta della mia passione e l'idea che potevo condividerla con qualcuno. E ringrazio Rosanna, Donna e Poeta, che mi ha trasmesso la forza e il vigore giovanile del creare e dell'esprimere pensiero ed emozione da un'ottica profondamente e scopertamente femminile. Ringrazio Paola, che ad ogni incontro mi insegna - non invano come sembra - il valore della sintesi perfetta dell'equazione della bellezza.
Ringrazio Lauretta, che mi ha insegnato il valore della semplicità, serena o rabbuiata, ma sempre dolce e riflessiva.
Ringrazio @Surfiniae, Silvia, perché mi ha dato il senso di quanto a fondo si può esprimere la propria sensualità, e per il suo delizioso delicatissimo modo di amarmi.
E ringrazio Eleonora, giovanissima, geniale, che mi ha dimostrato come la Poesia non abbia assolutamente età.
Ringrazio Michela, che ho amato di amore pieno, riamata: per non soffrire entrambe, silenziosamente ci siamo lasciate, ma da lei ho ricevuto la percezione precisa dell'amore, spirituale e fisico, e del suo valore immenso, capace di superare ogni distanza. E ringrazio Ilaria, che con Cristina, la sua compagna stupenda, mi ha indicata la strada per una vita serena d'amore espresso e vissuto, al di là di ogni difficoltà e pregiudizio e timore: la vita che vorrei per me da ora in poi, semplicemente. Ringrazio Elena, per la sua sensibilità, tale da risentire immensamente del mio distacco. E ringrazio Carolina, che ogni giorno mi ricorda come la bellezza non abbia alcun valore se non illuminata dalla sensibilità, dall'eleganza, dalla bontà e dall'intelligenza. Ringrazio Stefania, anche se temo che non leggerà mai queste note, perché mi ha dato la prova di cosa significa la rettitudine e l'onestà di pensiero, e per la sua bellezza unica, sfolgorante.
Ringrazio @stini76 per la sua dolce, irrinunciabile, franca e sensibile presenza maschile, da fratello maggiore che mi protegge. Ringrazio Pier_41 per la sua immensa sensibilità, che mi dimostra come un uomo possa essere uno scrigno ineguagliabile di gemme, se solo libera il suo animo dagli schemi rigidi del potere maschile.
E poi Alessandra, per me come una sorella, saggia, comprensiva, paziente, che mi ha aiutato non poco nella mia scombinata follia...
Oddio, ma quante persone meravigliose mi hanno aiutato, con la loro presenza, non potrei davvero mai citarle e ringraziarle tutte, perdonatemi…
Ma ancora la mia Mimma, solare e bellissima e profonda, Caterina, Daniela, mia adorata, Livia, meravigliosa, Medea, oh Medea!!! Rosamaria, e Paoletta, Angela, Emiliana, dolcissima presenza, AnnaRita, Rossella, Anna, Elisa, Demetra, Eloisa donna appassionata e sensibilissima, Sabrina, dolcissima, trenera! Marta, Elisa B, Annamaria, Pamela "Terribile" e stupenda, Patrizia, Eva…
Grazie amiche dilette, e amici cari. Grazie. Ciò che scrivo è vostro, interamente, perché non ci sarebbe se voi non ci foste.

. . . . . .

Ora dunque questa avventura si conclude, e presto si aprirà un'altra, più impegnativa e intensa, più scoperta, più intima ancora, tutta ormai proiettata nella mia nuova esistenza.
Si tratta di una nuova raccolta tematica. Ve ne anticipo solo il titolo: "Sensi", e che cercherà di narrare i Sette Sensi della percezione del mondo da un punto di vista femminile e profondo…

A tutte voi, come sempre, con  amore

Milano, 26 Maggio 2013
Marianna




Abbecedario XXV

Z


Ultima lettera,
Come la Fine


Nell'idioma a noi noto,
quello che abbiamo udito
dalle labbra di mamma
intonato come un canto,
e quindi ci ha dato il modo
e la gioia, e il dolore,
e la pazzia di avere voce
e esprimere e comprendere
la donna e l'uomo
l'amico, il compagno,

la dolce compagna,
l'amante e il passante.

In questo idioma
bizzarramente, e saggiamente
questo breve modesto segno
di due sillabe appena,
FI-NE
ecco: accomuna il finire
e il fine,
il destino e la destinazione,
è il sottile, fragile, diafano diaframma,
la fine sottile organica membrana
che separa, e insieme accoppia
lo sperare dal disperare.

Per un'intera vita,
sia essa longeva e generosa
come un'oceanica onda,
ovvero breve e fulgida
come una saetta,
sia essa prodiga
come un campo di grano,
oppure misera e irta
come un riarso roveto,
che sia augusta,
oppure modesta:

ognuno di noi si chiede
perennemente,
se sia la nostra fine il suo fine estremo,
oppure se sia il conseguire un fine
la fine ultima e ultimativa
del nostro faticoso pellegrinaggio.



Milano, 18 Settembre 2012 - 20 Dicembre 2012
Fribourg, 01 Gennaio 2013
Marianna Piani


4 commenti:

  1. Marianna,mi fai commuovere ,un lungo caldo abbraccio.

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    1. Grazie, amica mia, grazie infinite per la tua dolcezza!

      Marianna

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  2. Il grazie a te... lo dobbiamo noi!.....

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    1. Rosanna, conosco bene il valore che dai alle singole parole, tu.
      Anche i tre puntini di sospensione hanno un loro peso, una luce propria, come un trittico di brillantini che illumina le parole che seguono o precedono.
      Per questo ti dico, sinceramente, sono commossa!

      Tua
      Marianna

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